Conte: "Affetto per Pirlo ma è avversario. Obiettivi? Cercheremo di fare del nostro meglio"

25.09.2020 16:30 di Giovanni Spinazzola Twitter:    vedi letture
Conte: "Affetto per Pirlo ma è avversario. Obiettivi? Cercheremo di fare del nostro meglio"
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© foto di Getty/Uefa/Image Sport

Antonio Conte, tecnico dell'Inter, ha parlato nella conferenza stampa di presentazione della stagione nerazzurra. Ecco quanto riportato da TMW. 

Come si approccia la squadra a questa Serie A: si può già fissare un obiettivo?

"Abbiamo lavorato molto bene e sono soddisfatto. Nonostante il poco tempo a disposizione, abbiamo fatto bene sotto gli aspetti dell'abitudine e della voglia. Siamo pronti per iniziare questo nuovo campionato, difficile per tanti aspetti per come abbiamo finito e per come stiamo iniziando. La nostra ambizione deve essere quella di confermare la nostra credibilità anche internazionale, dopo la finale di Europa League. Cercheremo di fare del nostro meglio".

Qual'è la sua sensazione in termini di crescita con i nuovi arrivi? Il gap con la Juventus si è accorciato? 

"Se parliamo di esperienza, Vidal e Kolarov ne portano sicuramente. Hakimi ha 21 anni e sta facendo una carriera importante. D'accordo con il club, abbiamo valutato e adottato una strategia che tiene conto dei costi-ricavi in questa particolare situazione che riguarda tutti i club. Siamo attenti alle opportunità, lavoriamo in totale serenità e sintonia, sapendo che vogliamo consolidare la nostra credibilità conquistata l'anno scorso che ci ha visti arrivare secondi in Serie A e in finale di Europa League. La strada intrapresa è quella giusta, il percorso continua facendo fronte anche a situazioni particolari com'è accaduto con la recente pandemia".

Abbiamo visto diverse foto che la ritraggono sorridente: lo stato d'animo recente è ormai superato?

"Non ci sono state incomprensioni, ma confronti. Ci sta che ognuno esponga vedute differenti, punti di vista che possono anche non convergere. Importante è la lealtà, l'onestà che con il club c'è sempre stata. Io continuerò a fare quello che so fare meglio con i calciatori. Ci aspetta una stagione molto più difficile della precedente".

A un mese di distanza da quel confronto, quanto ora l'Inter è vicina alla sua idea di club? 

"Nei percorsi di crescita è inevitabile si debbano fare delle valutazioni volte a migliorare le situazioni in essere. C'è da parte di tutti la volontà di migliorare in tutte le aree di competenza e di questo sono molto contento. In questo modo si trova sempre una soluzione, rimaniamo tutti quanti insieme per il bene dell'Inter".

In queste settimane di allenamento che Eriksen ha visto: è un valore aggiunto?

"Lo sono tutti coloro i quali sono qui. Da Christian a Pirola, tutti possono portare un valore aggiunto e sono molto contento di avere questo tipo di calciatori che sono anche ottimi ragazzi. Giocheremo 60-65 partite e tutti devono dare il loro contributo".

Come e dove lo vede Vidal in questa Inter?

"Sta bene e si è presentato in buone condizioni fisiche. Lo conosco, ma al tempo stesso ora facciamo cose nuove rispetto al passato quando era un mio calciatore. Arturo ha grande mentalità, può fare tutto: il centrale, l'interno, il trequartista, il play. Siamo contenti di averlo".

L'anno scorso parlava dell'1% di possibilità di vittoria: quanto è cresciuta questa percentuale?

"Difficile fare pronostici, l'anno scorso mi avete chiesto il motivo per il quale ho sposato il progetto Inter e la risposta verteva sulla percezione di poter vincere, seppur minima. Avevo ragione perché siamo arrivati molto vicini a vincere qualcosa. Comunque siamo stati protagonisti in Italia e in Europa League. Io sono molto duro con me stesso e capita che mi dimentichi di godermi un percorso che, per quanto mi riguarda, è stato ottimo. Chiaro che quando senti la possibilità di vincere, fai di tutto per riuscirci. Devo forse imparare a godermi di più il cammino. Il campionato lo vince solo una squadra, l'anno scorso non siamo stati noi, ma abbiamo comunque fatto qualcosa di straordinario".

Dopo il meeting a Villa Bellini, si è detto che l'obbligo di vittoria non c'è: manca ancora qualcosa o qualcuno perché vincere diventi obbligatorio?

"Penso che nessuna squadra abbia l'obbligo di vincere perché nessun allenatore può assicurare il cento per cento sulla vittoria finale. Squadre come l'Inter hanno l'obbligo di essere protagoniste e competitive fino alla fine, questo è certo. Tante volte è anche la dea bendata che porta a vincere o non vincere qualcosa, penso alla finale di Europa League. Un pizzico di fortuna in ogni caso c'è".

Hakimi sarà titolare contro la Fiorentina?

"Sicuramente affrontiamo una squadra secondo me forte e che ha operato molto bene sul mercato. Hanno confermato un allenatore molto preparato, perciò sarà una gara che richiede grande attenzione. Achraf ha potenzialità importanti, inevitabile ci voglia un po' di tempo per entrare in determinati meccanismi. Non dimentichiamo che noi siamo molto attenti anche alle dinamiche difensive: giocheremo tre gare ravvicinate, alcune le giocherà dall'inizio e altre magari no".

Qual è il suo pensiero su Andrea Pirlo il quale, senza esperienze passate in panchina, si appresta a guidare la Juventus campione d'Italia?

"Nutro grande affetto per Andrea, per l'uomo e per il professionista. Per il resto saremo avversari. Come detto, vedere che alcuni miei vecchi calciatori diventano allenatori, porta a pensare che il tempo per me sta passando. Sono contento per lui e per l'opportunità che gli è stata data".

L'idea sull'impiego e sull'adattabilità di Perisic è cambiata rispetto a un anno fa?

"Sono contento per le vittorie e i successi di Ivan al Bayern Monaco. Adesso è nuovamente con noi e ha grande voglia di aiutarci e giocare per la squadra. Di questo suo entusiasmo sono contento, semplifica il lavoro dell'allenatore".

L'anno scorso fece di tutto per avere Lukaku, ora sta facendo lo stesso per Kanté?

"Sono cambiati i tempi, tante cose. In quel momento Romelu era importante e non solo per me, ma anche per i direttori Marotta e Ausilio. Così siamo riusciti a convincere il presidente a prenderlo e penso che alla fine abbiamo avuto ragione. Diciamo che queste operazioni danno a noi maggiore credibilità. Sappiamo qual è la nostra strategia, ciò che la proprietà ci ha comunicato. Penso che quando si è chiari e diretti, non si può far altro che trovare giovamento da questa situazione che conosciamo alla perfezione. Siamo uniti e coesi, pronti a cercare nuove soluzioni per il bene di questo club".