Condò su Repubblica: "La Juve risale perchè oggi è la squadra a dover aiutare la società. Allegri comincia a riscuotere dividendi da alcune scelte"
Nel suo editoriale per La Repubblica Paolo Condò si è espresso su Juventus e Roma: "Roma e Juve hanno affidato progetti di ristrutturazione profonda a due allenatori famosi per i risultati ottenuti con squadre “pronte”. Scelte che hanno radici diverse — la ricerca di un totem nella capitale, il recupero di un grande passato a Torino — e che tengono i due club in un’altra dimensione. Sabato Mourinho ha fatto l’esatto contrario di Spalletti: frustrato dalle troppe assenze, si è consegnato all’Inter senza tentare nulla. José è un uomo astuto, pensiamo tutti che in questo modo abbia voluto sottolineare ai proprietari la povertà dell’organico. Ma anche il pelo sullo stomaco deve avere un limite.
La Juve sta risalendo in silenzio, perché contrariamente al solito oggi è la squadra a dover aiutare la società. La (facile) vittoria sul Genoa la issa al quinto posto: ancora distante dal quartetto di testa, ma la difesa è la terza del campionato e soprattutto Allegri comincia a riscuotere dividendi da alcune scelte. Bernardeschi è molto più attivo di Rabiot, Pellegrini è un’interessante alternativa ad Alex Sandro, Locatelli ha arretrato il raggio d’azione per aprire l’intero spazio davanti a lui alle iniziative di Dybala. Senza un prodigioso Sirigu, sarebbe finita tanti a pochi"