Collina "scagiona" Agnelli: "Nessuno ha chiesto le mie dimissioni, è stata una mia scelta"
Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l'ex arbitro Pierluigi Collina ha negato che la sua scelta di lasciare il ruolo di designatore Uefa sia legata alle dichiarazioni rilasciate dopo Real Madrid-Juventus da Andrea Agnelli, che chiese di fatto le dimissioni in diretta tv. Dopo il comunicato di Nyon, nel quale si parlava di addio per «ragioni personali», Collina ha anche ricevuto diversi messaggi di chi temeva ci fosse altro dietro questa formula: "Sto benissimo, è stata semplicemente una mia scelta perché era arrivato il momento di cambiare", ha chiarito Collina ai microfoni della rosea. Qualcuno ha chiesto le mie dimissioni? Il contrario, all’Uefa mi hanno chiesto di rivalutare la mia decisione e cambiare idea. Com’è il rapporto con i presidenti Infantino e Ceferin? Con Infantino abbiamo condiviso l’idea e il progetto di cambiamento dell’arbitraggio in Europa. Ricordo ancora le lunghissime telefonateainizio 2010 in cui discutevamo su cosa fosse necessario fare per migliorare le “performance” degli arbitri. E quando è diventato presidente della Fifa mi ha voluto nella sua squadra. Poi, la sera della finale è venuto a festeggiare in albergo con gli arbitri.
A Ceferin sono grato per la fiducia che mi dato confermandomi nel ruolo quando è arrivato alla Uefa. Non c’è futuro nel calcio senza Var? Credo proprio di no, anche perché la gente non capirebbe. Viviamo in un’epoca in cui tutto quello che facciamo si basa sull’uso della tecnologia. Abbiamo provato anni fa a diminuire gli errori con l’occhio umano, con gli arbitri di porta, ma allora la tecnologia non permetteva la precisione di oggi. E continua a migliorare. Prima del Mondiale siamo passati da una valutazione in 2D del fuorigioco ad una in 3D, indispensabile per valutare con più precisione la posizione di un piede rispetto ad una testa".