Cannavaro: "Isolamento sacrificio che vale la pena fare. Sulla finale del 2006..."
Nel corso di una diretta Instagram assieme a Marco Materazzi, l’ex difensore della Juventus Fabio Cannavaro ha detto la sua sull’emergenza sanitaria in Italia: “Questa è l’ultima sera di isolamento, poi da domani mattina posso uscire. È un sacrificio che vale la pena fare, capisco che la gente sia arrabbiata e delusa, però in questo momento bisogna fare così. Qui in Cina sono abituati all’emergenza, l’hanno gestita in modo esemplare. Rispettare le regole alla fine dà i suoi frutti, la gente deve capire che il governo cerca di velocizzare gli aiuti, ma bisogna rispettare le regole. C’è gente che perde il lavoro, che ci va senza protezione. Non è semplice, nessuno sa quando finirà, io ormai sono quattro mesi che scappo da questo virus, e mi sembra di averlo sempre dietro a seguirmi. Bisogna avere molta pazienza e sperare che il prima possibile tutto finisca”.
Sulla finale Mondiale del 2006: “Io finita la partita mi tolsi tutto, lo misi in una busta e lo portai al responsabile del museo di Coverciano. Un giorno io andai al museo e dissi al direttore che mi sarebbe piaciuto avere qualcosa di mio, anche perché al museo c’erano solo elementi di persone che ormai non ci sono più. La testata di Zidane? Mamma mia, fortuna che non l’ha data a me, altrimenti non so dove sarei ora (ride, ndr). Ero due passi davanti a Marco, ho sentito un rumore terribile”.