Bergomi a TMW Radio: "La vera Juventus è quella che ha vinto contro il Barcellona"

22.01.2021 20:00 di  Benedetta Demichelis   vedi letture
Bergomi a TMW Radio: "La vera Juventus è quella che ha vinto contro il Barcellona"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Beppe Bergomi ha parlato a Stadio Aperto su TMW Radio: 

Qual è la vera Juventus?

"Secondo me quella che ha vinto a Barcellona, lì si è visto quello che vuole Pirlo, un calcio non banale e ambizioso. La rosa non è completa, e vedo una Juve che fa fatica contro delle concorrenti molto credibili, le due milanesi su tutte".

Il centrocampo di oggi può tramutare nella pratica le idee di Pirlo?

"Se attacchi con un 3-4-1-2 e difendi con un 4-4-2 c'è sempre il trequartista di turno che deve recuperare, e infatti è sempre da lì che arrivano i pericoli. Non la metterei solamente sugli uomini, seppure il centrocampo della Juve sia cambiato negli ultimi anni. Ma credo che tutto giri intorno agli attaccanti, un maestro come Bagnoli mi diceva che sono loro a decidere il gioco di una squadra, e infatti penso stiano guardando sul mercato".

Bernardeschi può fare il terzino?

"La vedo più difficile rispetto a Zambrotta, che aveva altre caratteristiche. In Supercoppa è entrato bene, mi piacerebbe rivederlo ad alti livelli, con continuità nella Juventus. Un tentativo lo farei, per provare a recuperarlo al 100%".

L'Inter dovrà indirizzare l'euforia post-Juve.

"L'Udinese è squadra che può dare fastidio all'Inter: è molto fisica e difende bene. L'Atalanta avrà creato tre palle gol, eppure segnano molto... L'Inter avrà pochi spazi, non dovranno snobbarli e attaccare nella maniera giusta. Se batti la Juventus e non dai continuità di risultati, non vai avanti. Udine è una partita-trappola, perché la squadra di Gotti sa resistere molto bene a certe situazioni, in mezzo ha De Paul che mi piace molto e con uno come Lasagna, se c'è campo, si rischia di soffrire".

Potrebbe vincere lo Scudetto anche senza mercato?

"Io la metto sullo stesso livello di Napoli, Milan e Juventus: tutte hanno rose imperfette. Così potrebbe andare bene, perché l'Inter ha una squadra forte, che risale il campo appoggiandosi sui giocatori d'attacco, che dribbla poco e quindi ha bisogno di campo per liberare Hakimi e gli inserimenti dei sufficienti. Per lottare può essere sicuramente sufficiente chi c'è".