Beccantini: “McKennie da esubero a pedina utile”

Beccantini: “McKennie da esubero a pedina utile”TuttoJuve.com
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di Redazione TuttoJuve

Il collega Beccantini su Corsport parla di MCKennie: "Casinò Texas, anche casino, centravanti e i guanti dei portieri lo yankee della Continassa riassume il cliché dell’apolide ora eclettico ora generico, dalla dimora mobile, nevrotica. Non c’è mercato che non lo annoveri tra i probabili esuberi. Non c’è tecnico che a taccuini chiusi - «para amigos», nel gergo carbonaro di Luis Carniglia - non lo piazzi in coda alla rosa. Della Signora in grigio, così volubile e precaria, McKennie rappresenta un lancio di dadi, una mano di poker, un cowboy in sella a un puledro imbizzarrito.
Da Andrea Pirlo a Massimiliano Allegri, da Thiago Motta e Igor Tudor a Luciano Spalletti pedala sempre lì, tra color che son sospesi, ma poi eccolo o «rieccolo», il soprannome che Indro Montanelli dedicò ad Amintore Fanfani, dinosauro della Democrazia Cristiana. Terzino, laterale, «braccetto», mezzala e persino trequartista o sotto punta: «Mc» si traveste, utile o futile in base ai temi che gli infliggono e alla forma primitiva con cui li svolge. Dà l’idea del relatore che, invitato a presentare un libro, sale sul taxi, lo sfoglia, sorteggia una pagina, la memorizza e su quella ci monta l’intera prolusione.


Pagliuzza non marginale, ha il fiuto del gol. L’ultimo, nella lotteria polare di Bodø: di testa, schiacciando i vichinghi. Non una specialità, non una rarità. Al Milan, all’Inter, al Toro, al Barcellona (in acrobazia, addirittura), al Manchester City del Pep. Insomma: non male, per un «ambulante» che sulla destra e sulla sinistra conserva opinioni esclusivamente territoriali e non viscerali.(...)".