Balague: "Ronaldo piange perché si sente un Dio. Alla Juventus cercava un amore incondizionato che al Real Madrid aveva perso"

21.09.2018 17:10 di Alessandra Stefanelli   vedi letture
Balague: "Ronaldo piange perché si sente un Dio. Alla Juventus cercava un amore incondizionato che al Real Madrid aveva perso"
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Guillem Balague, autore della biografia non autorizzata su Cristiano Ronaldo, parla del portoghese, dell’addio al Real Madrid e anche dell’espulsione ricevuta contro il Valencia: Ha provato un grande senso di ingiustizia perché era sicuro di non aver fatto nulla di grave ma i motivi sono anche altri”, ha detto al Corriere dello Sport.

Hai detto che i motivi di quel pianto disperato sono altri. Prego...
E' stata una reazione affascinante perché ha messo in evidenza come i club tengano i propri campioni in una bolla meravigliosa, una zona franca dove questi giocatori si sentono degli Dei in terra. E gli Dei non sono punibili per definizione. Quando questo accade, ecco che la reazione è esagerata e violenta. Il problema di questi 'marziani' è che non hanno avuto una crescita normale. Anagraficamente procedono ma mentalmente restano adolescenti perché non devono pensare a nient'altro se non a giocare. A loro viene chiesto solo il gol, al resto pensano altre persone che soddisfano tutte le loro esigenze.
Quindi Ronaldo si sente una divinità...
E' così. E' dura per un ragazzo di 33 anni essere considerato un Dio in ogni circostanza, ogni volta che scende in campo, ogni volta che saluta i propri fan, ogni volta che entra in un negozio. Le aspettative sono enormi e a questo status ci si abitua velocemente. Lui vuole la devozione di tutti, vuole che tutti abbiano fiducia in lui e questo a Madrid nell'ultimo periodo non accadeva più. Questa ricerca della devozione assoluta lo ha portato in Italia assieme ad altri aspetti, anche economici. Ronaldo in Serie A non è stato accolto con gioia solo dai tifosi della Juventus ma da tutto il movimento.
Parlavi di un motivo economico. E' facilmente intuibile...
L'agevolazione fiscale della quale ha beneficiato è stato un traino importante. Lui è un marchio e il suo passaggio alla Juventus è convenuto a tutti, giocatore e club bianconero. La sua immagine si è indubbiamente rilanciata. E poi, come ho già detto, guadagnerà la stessa cifra che prendeva a Madrid. Però c'è un terzo aspetto importante da considerare...
Quale? 
L'amore. Parlavamo prima del suo restare un perenne tennager: cos'è che cerca disperatamente un ragazzo? L'affetto, ovviamente. Lui non ha avuto un padre al suo fianco e lo ha sempre cercato durante il suo percorso professionale, da Ferguson a Mendes. Adesso in Italia il ritrovato calore dei tifosi gli ha permesso di colmare questa assenza. Lui ha sempre cercato l'affetto incondizionato e unanime. A Madrid Perez glielo aveva negato, alla Juve lo ha ritrovato.
Il club bianconero in questo senso lo coccola parecchio, giustamente...
L'emblema è il presidente Agnelli che per brindare alla firma di Ronaldo questa estate è volato in elicottero nell'isola greca nella quale Cristiano stava passando le vacanze. E' un gesto che il giocatore ha gradito molto. Come molto avrà apprezzato anche le parole del presidente della Juventus dopo il rosso di Valencia: "Uno per tutti, tutti per uno". E' proprio questo ciò che ricerca Ronaldo.
Le prime partite alla Juventus non sono state però in linea con il campione che tutti ammirano.
Sì ma Ronaldo in Italia farà la stessa valanga di gol che ha fatto in Spagna. Se il fisico lo sosterrà come ha fatto per tutta la sua carriera, ne sono certo. La sua intelligenza è stata la capacità di adattarsi in campo al tempo che passa. Ha capito che non poteva più correre come prima e allora si è avvicinato alla porta. Lì, in quella posizione, con la sua classe e la sua determinazione ha cominciato a segnare molto più di prima. Ora corre meno ma fa molte più reti.
Quindi la Juventus vincerà la Champions a mani basse...
Questo non dipende solo da un giocatore ma da tante altre variabili e dal modo in cui i suoi compagni di squadra lo aiuteranno. Una cosa è certa: l'arrivo di Ronaldo ha reso la Juventus più forte.