Ass. Frongia: "Sorpreso da non reazione di FIGC, Lega e CONI dopo inchiesta Report su Juve"

L'Assessore allo Sport del Comune di Roma Daniele Frongia, ha parlato ai microfoni di RMC Sport anche dell'inchiesta di report sulle infiltrazioni della 'ndrangheta nella curva della Juve. Ecco le sue parole. "L’aggressione del giovane arbitro. Siamo purtroppo all’ennesimo episodio, sono decine e decine ogni anno a Roma e nel Lazio. È un fenomeno in crescita, molto preoccupante. Secondo me serve una reazione maggiore dal sistema sportivo e da quello del calcio in particolare. Ci ritroviamo sempre a commentare episodi accaduti qualche settimana fa, qualche mese fa, o qualche anno fa. Da una parte - ha affermato - un maggior investimento nella prevenzione, nell'educazione, nell'incentivare i giocatori, le società e i tifosi che rispettano le regole. Sono state fatte iniziative del genere nel nord Europa, non sono utopia.

Funzionano: è un intervento a tutti gli effetti di natura culturale, di natura sociale ancor prima della cultura sportiva. Il calcio deve prendere esempio dagli sport minori: guai ad alzare la voce contro un arbitro, uno spettatore o un avversario. Un bagno di umiltà non sarebbe male. Voglio ritornare sulla gravità di quanto è accaduto qualche settimana fa e che poi è stata ripresa - ha sostenuto - dal programma Report. I collegamenti stabiliti da alcuni dipendenti della Juventus con degli ultrà, pregiudicati ed esponenti dell'Ndrangheta. La cosa che mi ha stupito è la non reazione del mondo sportivo nei giorni successivi. Dalla Lega, dalla Federazione, dal Coni un silenzio assordante: per molto meno succedono caos politici. il mio discorso non è legato alle sentenze, ma dei rapporti che erano ancora in corso tra la società e alcuni personaggi. Con un novità: hanno dimostrato che c'erano ancora delle bancarelle abusive tollerate".