Undici metri - Da una tragedia annunciata a una vittoria insperata. Onore ad Allegri. In Spagna già brindano, meglio così. E intanto si pianifica il mercato...

Brian Liotti è una delle voci più popolari e apprezzate del panorama radiofonico nazionale, nonchè grande appassionato ed esperto di calcio. Attualmente è voce e coordinatore artistico di Radio Kiss Kiss Italia
02.05.2015 01:35 di  Brian Liotti   vedi letture
Undici metri - Da una tragedia annunciata a una vittoria insperata. Onore ad Allegri. In Spagna già brindano, meglio così. E intanto si pianifica il mercato...
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Cari amici per la Juve manca un metro al traguardo, manca un solo punto per rivincere il campionato. Genova potrebbe essere la partita del tricolore. Sampdoria - Juve è la partita dello scudetto.  Partiamo da questo: sarà per il fatto che la Juve vince da 4 anni, sarà per il fatto che è subentrata una certa abitudine a veder festeggiare i bianconeri ma sembra quasi agli occhi dell’opinione comune che vincere lo scudetto per la Juve sia una cosa normale. Non è così ! Vincere il quarto scudetto di fila è un qualcosa di straordinario, di eccezionale e di non preventivabile ad inizio stagione. Non  c’era nessuno che a Luglio avrebbe scommesso su Allegri e sulla Juve, si pensava che la squadra fosse cotta, “spompata”dopo i tre anni “contiani”, che fosse distratta e (diciamolo pure) in molti pensavano che Allegri fosse un allenatore non idoneo per una piazza come la Juve. Si diceva che non avesse carisma, che fosse incapace di gestire certi campioni, molti dicevano che con Allegri e il suo staff ci sarebbero stati una marea di infortuni. Tutte stupidaggini !

Fate un simpatico e divertente esercizio, andatevi a rileggere i titoli dei giornali, gli articoli, le dichiarazioni di tanti ”guru”, opinionisti, addetti ai lavori e non,  a luglio e agosto. Si pensava che lo scudetto lo avrebbe vinto la Roma o l’ambizioso Napoli di Benitez. Conte aveva abbandonato in modo traumatico la truppa. La squadra si trovava orfana del suo “condottiero”. Quasi tutti annunciavano tragedie! Guardate dopo nove mesi  la Juve dove sta e cosa sta facendo. Onore ad Allegri, semplicemente un grande, fantastico nel saper entrare in punta di piedi nel mondo “Juve”, bravissimo nel  sopportare le pressioni e l’ingombrante paragone con Antonio Conte e addirittura capace di migliorare ulteriormente questa squadra liberandola da certi paletti e rendendola più matura e in certo senso più “europea”. 

Adesso viene il bello, se la Juve vince lo scudetto stasera, ci si potrà concentrare solo ed esclusivamente sulla Champions e la finale di Coppa Italia e una stagione già straordinaria potrebbe diventare leggendaria. Contro la Samp scenderà in campo una formazione che cercherà almeno il punto per la matematica. E’ chiaro che la testa della squadra sia già a martedì, a Torno arriva il Real con i suoi campionissimi. Sulla carta partono favoriti loro. In Spagna già brindano. Per i loro giornali siamo poca roba e già vedono una finale “spagnola”.  Meglio così. Gli uomini di Allegri arrivati a questo punto non hanno niente da perdere.  La semifinale di Champions è un traguardo straordinario e paradossalmente il fatto cha la Juve sia “libera” da pressioni perché il suo lo ha fatto, potrebbe far giocare i bianconeri ancora più tranquilli e mentalmente liberi. Chissà….Comunque occhio a Cr7 è lui il pericolo numero uno.

Intanto il mercato impazza, questo è il periodo delle trattative intavolate, dei contatti. E’ il momento in cui si mettono a fuoco gli obbiettivi e si disegna la nuova rosa. La Juve si trova di fronte ad un’impresa non da poco, migliorare una squadra già forte, cercare di svecchiarla e innestare giovani e nuovi “campioni” affamati. Tutto ruota intorno a Tevez che dovrebbe tornare in Argentina al Boca ma solo nel 2016, uso il condizionale perché ancora non si ha la certezza assoluta che l’Apache resti a Torino. Perdere Tevez oggi per la Juve sarebbe drammatico, Carlitos numeri alla mano, rappresenta il 70% del potenziale offensivo della Juve, è un uomo squadra capace di giocare a tutto campo, di trascinare i compagni e segnare tanti goal alcuni dei quali bellissimi, insomma è un degno numero 10 bianconero. Sostituirlo sarebbe quasi impossibile visto quel che c’è sul mercato. La Juve cercherà di tenerlo e di affiancargli Cavani (il vero obiettivo di bianconeri). In rosa rimarrà anche Morata . Allegri ha chiesto un trequartista (occhio a Sneijder). Si cerca poi di potenziare la difesa e la fascia destra con una valida alternativa a Lichsteiner. Quindi a conti fatti la Juve prenderà un secondo portiere (Neto?),un terzino, un centrale difensivo (oltre a Rugani visto che Ogbonna probabilmente sarà ceduto..), un trequartista e un grande attaccante. Potrebbe anche arrivare un centrocampista ma dipende da Paul Pogba. Se il francese resta, la Juve si troverà in rosa un grande campione e non avrebbe bisogno di nuovi centrocampisti,  se dovesse essere ceduto entrerà una pioggia di milioni che saranno reinvestiti sul mercato. Insomma anche se la Juve dovesse trionfare su più fronti, molti giocatori cambieranno. E’ questa la strada,  la vera abilità di chi disegna le squadre forti non è cambiare quando si arriva a fine ciclo ma integrare giocatori e cambiare strada facendo, cercando di prolungare il ciclo vincente il più possibile. E’ l’errore che fece l’Inter post- triplete.  Quasi per una forma di riconoscenza furono confermati  tutti i protagonisti. Fu un errore, bisognava in quel momento cambiare molto approfittando anche del buon mercato che avevano i vari Milito, i Cambiasso, i Maicon e compagnia bella. La Juve non farà questo errore o cercherà di non farlo. Di mercato comunque parleremo tra una settimana.  Adesso testa alla Samp, al punto che manca per vincere lo scudetto e poi alla sfida contro i “galacticos”di Ancelotti. Non succede ma se succede ….. Fino alla fine fino al prossimo successo.