Undici leoni a Lione

18.10.2016 11:22 di  Caterina Baffoni   vedi letture
Undici leoni a Lione
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Cara Juve, ora è arrivato il momento di mettere il turbo anche in Europa. Da Lione inizia il bello di questa Juve nella competizione, con in testa un solo obiettivo: conquistare i tre punti per mettere in discesa la strada verso gli ottavi di finale, evitando brusche battute d'arresto o addirittura brutte sorprese per poi dover sudare fino alla fine. Gli avversari sono sono sì crisi, dilaniati da molte polemiche ma al tempo stesso conservano e trasmettono un tipo diverso di timore in quanto hanno la chance di rimettere in piedi l'avvio di stagione deludente, e quindi guai a sottovalutare una gara del genere, soprattutto se la posta in palio è elevata.

Che Lione sia una tappa fondamentale è chiaro da tempo. Non a caso a Vinovo si è parlato di ottobre come mese di svolta dell'anno, indicando nella doppia sfida con i francesi e nei confronti con Milan e Napoli i momenti clou di questo finale di 2016. Sbagliare, renderebbe tutto più complicato anche perché le prestazioni dell'ultima Juve sono state vincenti ma non troppo convincenti dal punto di vista estetico del gioco. Vincere stimolerebbe la Juve stessa dal punto di vista della consapevolezza nei propri mezzi: elemento fondamentale per chi vuol fare strada in Champions.

La squadra francese ha cominciato la sua 14esima stagione nella fase a gironi con una vittoria per 3-0 in casa contro  la GNK Dinamo Zagreb prima di perdere 1-0 in trasferta con il Siviglia.

In Francia si aspettavano più continuità della squadra dato il potenziale tasso qualitativo di alcuni giocatori che tanto hanno dimostrato nella scorsa stagione , e pensare che paradossalmente con un punto in più i francesi farebbero già meglio della passata stagione quando, al ritorno in Champions League dopo tre anni di assenza, hanno perso tutte e tre le partite giocate in casa segnando appena un gol. L'unica vittoria è arrivata alla sesta giornata (2-0 in trasferta col Valencia )

Statistiche alla mano, i vicecampioni della Ligue 1 hanno perso le ultime tre partite contro le squadre italiane. Il loro bilancio nei 18 incroci contro formazioni di Serie A è di 7 vittorie, 7 sconfitte e 4 pareggi. 
 Madama tuttavia, vanta tre vittorie e in pareggio nelle ultime quattro partite contro formazioni del massimo campionato francese. Il bilancio totale bianconero in 24 partite contro i "cugini" francesi è per l'appunto di 14 vittorie, 5 pareggie e 5 sconfitte. Un bottino niente male che fa ben sperare gli uomini di Allegri. 

Sappiamo bene come i campioni d'Italia attivano a questo appuntamento molto importante: hanno cominciato questa avventura europea con uno striminzito e bugiardo 0-0 in casa con il Siviglia, corollato da non una brillante prestazione, e poi vinto 4-0 in trasferta contro la Dinamo Zagabria dell'ex Pjaca, segnando due gol per tempo ed evidenziando il netto divario tecnico e di qualità tra le due formazioni .

Pensate che tra i molteplici motivi per cui la Vecchia Signora deve vincere per passare il turno e quindi qualificarsi come primi, prestigii e quant'altro, vi sono delle curiosità che rendono ancor più interessante questa sfida. Infatti dopo aver fatto il suo esordio da professionista con il Metz nella stagione 2007/08, Miralem Pjanić ha giocato con il Lione per tre stagioni dal 2008 prima di approdare alla Roma, dove si è fatto notate da tutto il mondo per il gran talento che ha in serbo.

È bene sottolineare nuovamente come il Lione non stia vivendo un bel momento dal punto di vista del gioco e dei risultati, tant'è che ha vinto una sola delle sei gare esterne giocate in questa stagione fra tutte le competizioni, perdendone ben quattro. In particolar modo, è andato in gol in tutte e 15 le gare giocate nel nuovo stadio, vincendone 12 e perdendone solo una, 3-1 contro il Bordeaux e, dato da non sottovalutare, nella sconfitta per 2-0 di venerdì contro il Nizza, Lacazette (autore di sei reti nelle prime tre gare stagionali di Ligue 1) è sceso in campo per la prima volta dal 10 settembre dopo un infortunio alla coscia. È lui il potenziale pericolo numero uno tra le fila francesi, e ciò rende ancor più affascinante un duello tutto inedito tra il francese e il Pipita.