UNA GRANDE PROVA DI FORZA, LA SOCIETÀ ALLA BASE

La Juventus si laurea campione per la 33esima volta e lo fa con una prestazione autoritaria a Genova con la Sampdoria, unendo cinismo ma anche doti di palleggio e rischiando pochissimo, una gara che è di buon auspicio per la sfida al Real Madrid. La vittoria con quattro turni di anticipo e' inaspettata, rispetto al giorno in cui Antonio Conte aveva abbandonato la squadra. In quei giorni tutto sembrava cadere sulla testa dei tifosi ma in quei giorni ci eravamo messi subito al fianco di Allegri, perché lo aveva scelto la società che in un certo senso aveva fatto da garante e aveva avuto ragione. Un applauso convinto a Marotta, Paratici, Nedved ed ovviamente al Presidente Agnelli per aver affidato la squadra al giusto allenatore dopo Conte. Allegri ha dovuto convincere tutti, superare lo scetticismo, la sfortuna degli infortuni al primo giorno (vedi Morata) o i reduci del mondiale (vedi Vidal), o Pirlo out poco prima del campionato. Non è' stato un anno facile per nessuno, i calciatori però hanno dimostrato grande professionalità ancora una volta e responsabilità. La società e' alla base di tutto, di questo titolo numero 33, titolo che a qualcuno può sembrare semplice ma che invece racchiude un livello di difficoltà altissimo. 

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