TASTIERA VELENOSA: ORA TROPPO FACILE PARLAR MALE DI TAVECCHIO!

27.07.2014 14:30 di Massimo Pavan Twitter:    vedi letture
TASTIERA VELENOSA: ORA TROPPO FACILE PARLAR MALE DI TAVECCHIO!

L'Italia e' fatta così, un paese dove la polvere c'è, ma va messa sempre sotto il tappeto. Un paese dove magari sfoggi l'abito nuovo, ma poi non ti cambi le calze e le mutande da mesi. Dove si vuole l'innovazione e la modernità, ma poi a dirigere il traffico sono sempre gli stessi. Dove la poltrona la gente non molla nemmeno sotto tortura, dove la conoscenza e i rapporti  contano di più della professionalità e soprattutto dove il "l'avevo detto" arriva sempre dopo.

E' così anche per Tavecchio, l'infelice Tavecchio, perché quello che ha detto si commenta da solo. A volte conviene sempre scriversi un discorso e condividerlo con il proprio ufficio stampa prima di parlare. Ovviamente e chiaramente Tavecchio ha detto cose che magari non pensa (ce lo auguriamo...), tuttavia ha fatto un autogol pazzesco, che danneggia lui (ma questo ci importa poco, o meglio sono fatti personali), danneggia la figura della federazione e dell'Italia. Non sappiamo se Tavecchio sia un  navigatore di internet, speriamo di si, perché il mondo e' global e non e' più local da un pezzo. Detto questo le sue parole hanno fatto e faranno il giro del mondo e non sono un bel biglietto da visita. Se Tavecchio si fosse dimostrato il miglior dirigente in assoluto lo avremmo criticato, ma quanto meno avremmo difeso per i suoi programmi, ma anche su questo punti possiamo dire che sono carenti e poco convincenti. Il calcio italiano deve svegliarsi, deve innovare, deve diventare globale, deve tutelare i giovani e i vivai ma non facendo proibizionismo ed evitando l'integrazione. I giovani italiani non giocano, ma quanti di loro hanno voglia veramente di emergere? Ci vuole spirito nuovo, voglia di viaggiare e di sfondare e non solo in Italia. Il mondo di oggi e' globale, devi sapere almeno una lingua straniera, devi viaggiare, devi confrontarti con culture diverse e essere pronto al dialogo. Il teorema di Tavecchio andava bene nella "Repubblica delle banane", quella che forse qualcuno ha in mente ma che andrebbe superata. Tavecchio si è fatto fuori con le sue mani, o meglio con il suo discorso inopportuno, ma si era già fatto fuori con il suo programma modello "ole style" e soprattutto avendo avuto in questi anni la possibilità di cambiare il calcio e non avendolo fatto. Qui sta l'errore di fondo. Le rivoluzioni non si fanno a 70 anni, ma l'età non conta perché se ne avesse avuto 100 ma si fosse impegnato per 90 per cambiare il calcio, lo avremmo sostenuto, e' fondamentale il ruolo. Se una persona nei precedenti 15-20 anni non ha fatto nulla per cambiare le cose, perché dovrebbe farlo ora? Questo non lo capiamo, il resto sono chiacchiere e parole al vento, in ogni caso il diretto interessato farebbe bene a scusarsi, il resto conta poco...ora tutti parlano male di Tavecchio, ma cari amici dovevate svegliarvi prima!

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