Sentenze all'Italiana

03.09.2015 13:40 di  Enrico Fattizzo   vedi letture
Sentenze all'Italiana
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Il popolo italiano conferma ad ogni piè sospinto, la sua proverbiale inclinazione a cambiare idea e giudizio ad ogni spiffero di vento. E' solo calcio d'agosto, ma arrivano puntuali le prime sentenze perentorie, altisonanti, incredibili. Fino a pochi giorni fa, nei pronostici per la vittoria dello scudetto, quasi all'unanimità si affermava che la Juve fosse ancora decisamente avanti rispetto alle altre e che solo la Roma potesse impensierirla. Poi, due partite e, come d'incanto, le favorite diventano la Roma e, addirittura, l'Inter! La Juve lotterà per il terzo posto; e non è detto che ci riesca...I colpi dell'ultimo giorno dei nerazzurri hanno ribaltato la griglia di partenza. Chi sono i tre giocatori che permetteranno all'Inter di puntare al titolo? Alex Telles (un terzino pressoché sconosciuto che giocava in Turchia), Felipe Melo (un trentaduenne cacciato in malo modo dall'Italia e che può vantare ben 4 anni nel prestigiosissimo campionato turco) e Adem Ljajic (un'eterna promessa molto dotato tecnicamente ma mai incisivo e continuo, tanto da essere relegato sempre in panchina nelle squadre in cui ha militato). E sì, sono questi tre "fuoriclasse" a cambiare l'orizzonte! La Juve, invece, è già in crisi. Tutti a far sfoggio di statistiche che fanno risalire al 1912 l'ultima volta che i bianconeri persero le due partite iniziali. Ma nessuno si prende la briga di andare a controllare se nel passato sia mai successo, e se sì quante volte, che alla seconda giornata la Juve dovesse incontrare fuori casa la rivale scudetto. E pazienza che in queste due partite non abbia potuto schierare Marchisio, Khedira, Alex Sandro, Asamoah, Cuadrado e Morata (che hanno giocato pochi minuti ma in condizioni assai precarie). Il vizio di esprimere giudizi sempre superficiali, senza analizzare i motivi di un risultato, si perpetua e si conferma imperante. Poi leggo di un mercato della Juve da 6-6,5. Mi chiedo come si possa definire un mercato appena sufficiente, se non deludente, quello che ti porta Neto (miglior secondo portiere del campionato), Rugani (che tutti definiscono un grandissimo difensore per i prossimi dieci anni), Alex Sandro (da molti definito uno dei migliori terzini sinistri del mondo), Khedira (che, al di là dei problemi fisici, rimane uno dei migliori centrocampisti a livello internazionale), Cuadrado (fino a sei maesi fa considerato un campione assoluto in grado di "spaccare" le partite), Lemina, Hernanes, Dybala (da molti considerato un attacacnte che nel giro di due-tre anni diventerà uno dei migliori al mondo), Mandzukic (efficace ed esperto ai massimi livelli), Zaza. E' vero che le partenze sono molto pesanti (e comunque, se guardiamo alla passata stagione, solo quella di Tevez risulta un'assenza pesantissima), soprattutto in termini di personalità e carisma, ma non mi sembra che i nuovi siano poca cosa. E sono gli stessi che criticavano l'Inter per il mancato rinnovamento dopo il triplete, a criticare adesso la Juve per le perdite registrate. Nell'undici titolare la Juve è più debole, ma nella rosa dei venticinque è sicuramente più forte dell'anno scorso. E nel calcio di oggi conta di più la rosa in virtù di impegni multipli, infortuni, turnover, ecc. A giugno il mercato della Juve (Neto, Rugani, Khedira, Dybala, Zaza, Mandzukic) fu giudicato da tutti da 9. Quindi quello successivo (Alex Sandro, Cuadrado, Lemina, Hernanes) vale un voto che oscilla tra il 3 ed il 4? Sembra pochino...Il problema è che si giudica solo quello che si è fatto negli ultimi giorni. Se la Juve avesse fatto ad agosto gli acquisti messi a segno a giugno, avrebbe preso almeno un 8 pieno.E tutto questo succede in quanto rimane negli occhi, e nella mente, il ridimensionamento subìto in relazione al trequartista. Ora, Hernanes non entusiasma ma non è certo un brocco: conosce già il campionato italiano, è forte tecnicamente, è baravo sui calci piazzati (e dopo Pirlo si avvertiva tale necessità) e nei tiri da fuori, può garantire 7-8 reti e un po' di assist. E non crediammo che il gap con Draxler sia paragonabile a quello riscontrato tra Platini e Prandelli. E per dirla tutta, a parte David Silva, Hazard e Reus, gli altri trequartisti in circolazione non sono ad oggi dei campioni con la C maiuscola. I vari Oscar, Isco, Nasri, Pastore, Draxler e De Bruyne (sulla cui cifra pagata è meglio stendere un velo pietoso) sono ottimi giocatori, tecnicamente molto validi, in grado di sfoderare prestazioni maiuscole, ma discontinui ed incostanti, e, nell'arco di una stagione, ancora poco incisivi. Comunque, se la Juve prende Hernanes, che è una seconda scelta, viene criticata, mentre se l'Inter prende Ljajic, anch'esso una seconda scelta, viene incensata. Se la Juve prende Lemina si storce il naso (come si era fatto con Pogba e Coman), invece se l'Inter prende Telles viene elogiata per il grande colpo. Se la Juve prende Khedira, a rischio infortuni, è scellerata, se l'Inter prende Jovetic (per adesso tutto ok da questo punto di vista) è lungimirante. Ieri, sulla mitica rosea, ho letto un editoriale che posizionava l'Inter in pole position. Mi sembrava uno scherzo, ma proseguendo nella lettura, scopro che già, dopo due giornate, si fanno i conti in merito ai punti di vantaggio sulle rivali e si parla già della possibilità di amministrare tale vantaggio! Anche qui, non si analizza il perché di quel vantaggio. Non si considera che, mentre le altre squadre hanno dovuto affrontare almeno una partita difficile, l'Inter ha giocato contro Atalanta in casa (in dieci nell'ultima mezz'ora) e contro il Carpi che, nella partita precedente contro la Samp, aveva incassato 5 goals in mezz'ora! E, nonostante tutto, le vittorie sono arrivate in maniera poco convincente, fortunosa (vedi primo goal contro il Carpi), grazie ad un aiutino arbitrale (rigore negato al Carpi), grazie ad un rigore al novantesimo (peraltro, con l'Atalanta la vittoria era giunta al minuto 93 con Jovetic lasciato tutto solo). Ma non conta questo. Anzi, di più: viene considerato un ulteriore punto di forza, nel senso che, proprio perché si tratta di prestazioni scialbe, e di vittorie per il rotto della cuffia contro avversari modestissimi, significa che si può solo migliorare e quindi...Naturalmente, viene ignorata l'altra lettura: se contro  queste squadre si vince in questo modo, con molta fatica e con un po' di fortuna, non si vince il titolo perché il valore della sqaudra è relativo. E non si considera affatto la difficoltà di creare una "squadra" con otto o nove titolari nuovi (al di là del valore degli stessi). La rosea poi si contaddice nel momento in cui assegna un 7 al mercato della Juve ed un 7,5 a quello dell'Inter. A questo punto, si deve pensare che quel mezzo punto di differenza sia sufficiente a colmare un gap di oltre 30 punti rispetto alla stagione appena trascorsa? Mah...Ciò che fa specie è che questi giudizi strampalati provengano non dal tifoso della strada, ma da egregi opinionisti, esperti, giornalisti del settore, e via di seguito...Intanto, tutti i bookmakers, che ci mettono i soldi e quindi evitano accuratamente di sparare cazzate a vanvera, danno ancora la Juve nettamente favorita per la vittoria finale!