POGBA: "Non abbiamo mai pensato che la Juve fosse morta. Sabato vogliamo vincere. È uno schiaffo non essere primi, non siamo abituati. L'importante è esserlo alla fine"

11.02.2016 19:07 di  Camillo Demichelis  Twitter:    vedi letture
POGBA: "Non abbiamo mai pensato che la Juve fosse morta. Sabato vogliamo vincere. È uno schiaffo non essere primi, non siamo abituati. L'importante è esserlo alla fine"
TuttoJuve.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Paul Pogba ha parlato ai microfoni di Paolo Aghemo di Sky Sport. Ecco l'intervista riportata da TuttoJuve.com: "Dobbiamo affrontare la partita come tutte le altre. Non siamo primi ed è un po' uno schiaffo per noi, perché non siamo abituati. Però la cosa più importante è la fine e per vincere lo scudetto si deve giocare fino alla fine. Adesso non siamo primi, ma noi non perdiamo la testa e vogliamo essere primi alla fine del campionato è questo che importa. Abbiamo avuto qualche pensiero, non negativo, però, ho pensato che dovevamo svegliarci, perché all'inizio non era facile e abbiamo iniziato non benissimo. Quindi per tornare al livello che possiamo fare è che stiamo facendo adesso dovevamo avere la testa e adesso la abbiamo. Siamo tornati come la grande Juve e dobbiamo continuare così.  Ma non abbiamo mai pensato che la Juve era morta. Ti senti un leader? Io mi sento importante per la squadra, perché adesso i giocatori mi danno ancora più fiducia e mi vogliono bene. Loro vogliono che aiuti la squadra con le qualità che ho. Io non sono un leader per il numero 10, sono leader della squadra se possiamo dire questo. Come abbiamo dei leader in difesa e in campo è questo che penso non sono un 10, sono leader della squadra. La Pokeball disegnata sulla tua testa? Volevo catturare tutto il Napoli ,vogliamo vincere contro di loro. Quindi se possiamo catturare tutti, sarebbe bello".

C'è un motivo particolare per cui hai scelto questo taglio?

"Si quando sono cresciuto ho sempre guardato i Pokemon. Ho voluto ricordarmi quei momenti, anche per i bambini, perché siamo tutti uguali. La gente pensa che ci vede in televisione, siamo calciatori, ma ho fatto le cose come tutti loro e l'ho fatto per ricordare questa cosa".