Moby Dick - Troppe “palle” scudetto sbagliate. Juve, così rischi. Errori, sbavature e imprecisioni tattiche. Pereyra ballerino di tango

Editorialista del mensile "Calcio 2000" fondato da Marino Bartoletti, collaboratore de "Il Riformista". Vincitore del premio "Miglior giornalista di Puglia". Autore delle biografie di Paolo Montero e Antonio Conte.
04.03.2015 00:20 di Alvise Cagnazzo Twitter:    vedi letture
Moby Dick - Troppe “palle” scudetto sbagliate. Juve, così rischi. Errori, sbavature e imprecisioni tattiche. Pereyra ballerino di tango

Avessero adottato anche per il sistema calcio la metodologia dei “punti” al fine di determinare vincitori e vinti su di un rettangolo di gioco, forse ogni elucubrazione sulle sorti del campionato avrebbe assunto meno interessa. I secondi in classifica si sono dimostrati tali, legittimando una superiorità, quella della Juventus, indiscutibile. Eppure, a conti fatti, la supremazia dei bianconeri è stata pressoché totale. Per assurdo, dall'espulsione del terzino Torosidis l'equilibrio della gara è mutato in favore della squadra rimasta in inferiorità numerica.

 

La gestione del risultato è figlia di una serie di piccole sbavature. L'errore, l'ennesimo, di Chiellini è una spia da analizzare con estrema attenzione. Il tackle in scivolata su Iturbe, a malapena sfiorato, ha determinato la svolta dell'incontro. Il Giorgio nazionale non è più in forma come ad inizio anno, sbaglia palle docili e non è più in grado di utilizzare la propria fisicità per sopperire ai limiti tecnici. L'autorete di Marchisio, poi, è un maquillage di tensione, stanchezza e poca lucidità. Buffon non può nulla, Claudio mette in bacheca un harakiri che in altri tempi sarebbe costato un campionato. La scelta di sostituire Morata con Coman, poi, è la ciliegina su una torta fatta di imprecisioni tattiche.

 

Di Mourinho ce ne è uno solo, per fortuna. Sostituire il corazziere iberico con il piccolo Coman non è parsa la soluzione più corretta. La Juventus non è stata più in grado di tenere la palla oltre la linea di centrocampo. Si è abbassata pericolosamente a ridosso della propria area rischiando, peraltro in superiorità numerica, di patire il colpo del ko definitivo. In quel caso, la carta Llorente non avrebbe avuto il valore di una “pinella” al gioco del burraco ma avrebbe quanto meno dato da fare ai centrali della Roma. Con un Pogba al massimo della condizione probabilmente non ci sarebbe stata partita anche se, a conti fatti, Pereyra non ha deluso le aspettative.

 

Un ballerino di tango, l'argentino. Piacevole scoperta primaverile dopo le panchine di inizio anno, il centrocampista acquistato dall'Udinese, bottega assai cara quanto buona, si è reso protagonista di numerosi slalom fra gli avversari. L'uomo della superiorità numerica in fase di contropiede, anche grazie alle sovrapposizioni di Lichsteiner, molte, ed Evra, poche. Al netto di ogni considerazione, però, resta il fatto che la Juventus siede sul trono del campionato. A più nove sulla Roma. Con una giornata in meno da giocare...