Moby Dick - Sfida contro il Bayern esame di maturità per molti giocatori. L'obiettivo è fare ricredere Vidal. Il problema del gioco e la possibile tattica vincente

Editorialista del mensile "Calcio 2000" fondato da Marino Bartoletti, collaboratore de "Il Riformista". Vincitore del premio "Miglior giornalista di Puglia". Autore delle biografie di Paolo Montero e Antonio Conte.

16.12.2015 00:46 di Alvise Cagnazzo Twitter:    vedi letture
Moby Dick  - Sfida contro il Bayern esame di maturità per molti giocatori. L'obiettivo è fare ricredere Vidal. Il problema del gioco e la possibile tattica vincente
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

L'urna, questa volta, non è stata benevola. La logica imposta dal destino avrebbe potuto ripresentare il Barcellona, in attesa di esser riaffrontato per regolare definitivamente i conti dopo la sconfitta in finale dello scorso anno. Di tedesca, la Juventus avrebbe di gran lunga preferito il Wolfsburg del sogno sin troppo proibito Draxler, non esattamente la periferia del calcio ma, a conti fatti, nemmeno l'anticamera dell'inferno. I bianconeri non possono fermarsi agli ottavi di Champions League, soprattutto dopo aver conquistato la finale soltanto qualche mese addietro.

 

Il Bayern Monaco è forse l'avversaria più ostica, per struttura tecnica ed anche per gli ultimi, insidiosi, intrecci di mercato. Vidal e Coman, trasferiti in Baviera per un totale di circa sessantasette milioni, rappresentano il valore aggiunto di una squadra che non ha cambiato molto, per uomini, schemi e tempi di gioco, la propria fisionomia nell'ultimo triennio. Il 3-5-2 rispolverato da Allegri alle pendici di una crisi che avrebbe rischiato di compromettere l'intera annata sarà utile per arginare l'euforia degli esterni di Guardiola.

 

La Juventus non ha un gioco, Allegri questo lo sa e, fatalmente, pare averne preso atto con molta civiltà. La gara con la Fiorentina ha evidenziato una serie di lacune difficilmente colmabili nel giro di poco tempo, soprattutto per quanto riguarda il possesso palla. Il nuovo valore tattico e tecnico espresso da Marchisio e soci è fatto di strappi e ripartenze, oltre che di un Alex Sandro capace di solcare la fascia in lungo ed in largo senza mai soffrire marcature e raddoppi.

 

Questa nuova Juventus dovrà difendersi, in maniera ordinata, con un 5-3-2 dal sapore nostalgico, chiudendo le linee di passaggio per poi aggredire nelle transizioni, come ama definirle Josè Mourinho, offensive...

 

 

 

I VIDEO DI ALVISE CAGNAZZO

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CHI E' ALVISE CAGNAZZO - Alvise Cagnazzo (1987) è nato a Bergamo e vive a Bari. Giornalista, scrittore, autore e conduttore televisivo, è il più giovane vincitore del premio “Miglior giornalista di Puglia” sezione carta stampata -sport, istituito dall’Odg. È autore dei libri “Tutti zitti, parlano loro”, (2007), “Semplicemente Rafa” (2010) e, “Montero, l’ultimo Guerriero (2010) e, sempre per Bradipolibri, "Antonio Conte, l'ultimo gladiatore" (2011). Ha collaborato con Carlo Nesti. Ha condotto, per centosessantaquattro puntate, il programma televisivo “Parliamo di calcio”, in onda su Rtg Puglia in prima serata. È firma di Calcio2000, mensile nazionale e internazionale fondato da Marino Bartoletti, diffuso in trentadue paesi. Collabora con il giornale “Puglia”, fondato da Mario Gismondi, ex direttore del “Corriere dello Sport”. Collabora con “Il Riformista”. Editorialista per “Tuttojuve.com con la rubrica Moby Dick”. Ha partecipato come opinionista tv a “Quelli che il calcio” su Rai 2 e “La giostra dei Gol” su Rai International.