Moby Dick – Juventus, tutto su Morata. Presto rinnovo ed adeguamento. Allegri punta su di lui

Editorialista del mensile "Calcio 2000" fondato da Marino Bartoletti, collaboratore de "Il Riformista". Vincitore del premio "Miglior giornalista di Puglia". Autore delle biografie di Paolo Montero e Antonio Conte.
01.04.2015 00:40 di Alvise Cagnazzo Twitter:    vedi letture
Moby Dick – Juventus, tutto su Morata. Presto rinnovo ed adeguamento. Allegri punta su di lui

Le storie dei numeri nove, quantomeno a Torino, hanno sempre avuto una genesi particolare. Sotto certi aspetti romantica. Atterrato a Caselle senza particolare enfasi, Alvaro Morata è l'uomo nuovo capace di conquistare un ruolo da inamovibile nella prima Juventus post Conte. I malpensanti, in affetti dalla sindrome del bornout, ricorderanno la grande stima dell'attuale ct azzurro nei riguardi di quella punta così atipica da rendere camaleontico qualsiasi modulo offensivo. Un centravanti moderno, chirurgico con i piedi e potente di testa.

 

A dispetto di Llorente, oltre a qualche anno in meno, dato non trascurabile, possiede una velocità di gran lunga superiore. Che gli consente di duettare in un tandem tutto muscoli e tango con l'argentino Tevez. Così, nel giro di qualche mese, Morata è riuscito nell'impresa di scavalcare il basco nelle gerarchie di Allegri. Un po' come fece Vieri con Boksic, per intendersi. O come fece Trezeguet nell'anno della convivenza con Inzaghi. La nuova Juventus può e deve esser costruita attorno a questo “nueve” assolutamente atipico, dotato di una visione di gioco, e polmoni, da centrocampista. Il suo particolare modo di approcciarsi alle partite lo rende indispensabile in quell'opera, oramai vetusta, di pressing sui difensori avversari.

 

Sarà la freschezza atletica e la spregiudicatezza degli anni migliori, come raccontava Oriana Fallaci sui temi di gioventù, ma la verve di Morata è una delle sorprese più belle di una campagna acquisti finalmente saggia. In ragione di un cammino europeo molto lungo, la disponibilità economica per la prossima campagna acquisti non risentirà di alcun tipo di bisogno. I soldi per trattenere Pogba, irrobustendo l'organico, tanto per esser chiari, ci sono. Il tesoretto derivante da qualche cessione non illustre, come quella di Llorente al Barcellona o all'Arsenal per una quindicina di milioni,

 

Una somma di tutto rispetto che se abbinata al risparmio d'ingaggio, circa sedici milioni lordi in due anni, consentirebbe di incassare un plusvalenza di moggiana memoria. Assestando ancor di più il bilancio. Strappato al Real per una cifra tutt'altro che elevata considerando l'attuale valore del giocatore, i bianconeri hanno così messo le mani su uno dei “punteri” più promettenti del calcio europeo. E se la favola dovesse volgere per il lieto fine già a partire dalla sfida con il Monaco...




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CHI E' ALVISE CAGNAZZO - Alvise Cagnazzo (1987) è nato a Bergamo e vive a Bari. Giornalista, scrittore, autore e conduttore televisivo, è il più giovane vincitore del premio “Miglior giornalista di Puglia” sezione carta stampata -sport, istituito dall’Odg. È autore dei libri “Tutti zitti, parlano loro”, (2007), “Semplicemente Rafa” (2010) e, “Montero, l’ultimo Guerriero (2010) e, sempre per Bradipolibri, "Antonio Conte, l'ultimo gladiatore" (2011). Ha collaborato con Carlo Nesti. Ha condotto, per centosessantaquattro puntate, il programma televisivo “Parliamo di calcio”, in onda su Rtg Puglia in prima serata. È firma di Calcio2000, mensile nazionale e internazionale fondato da Marino Bartoletti, diffuso in trentadue paesi. Collabora con il giornale “Puglia”, fondato da Mario Gismondi, ex direttore del “Corriere dello Sport”. Collabora con “Il Riformista”. Editorialista per “Tuttojuve.com con la rubrica Moby Dick”. Ha partecipato come opinionista tv a “Quelli che il calcio” su Rai 2 e “La giostra dei Gol” su Rai International.