Moby Dick - Juve non meno forte di quella passata. Hernanes, l'hombre vertical. Lemina ricorda Makelele

Editorialista del mensile "Calcio 2000" fondato da Marino Bartoletti, collaboratore de "Il Riformista". Vincitore del premio "Miglior giornalista di Puglia". Autore delle biografie di Paolo Montero e Antonio Conte.
02.09.2015 00:40 di  Alvise Cagnazzo  Twitter:    vedi letture
Moby Dick - Juve non meno forte di quella passata. Hernanes, l'hombre vertical. Lemina ricorda Makelele

Passi pure l'irragionevole confusione che ha tormentato le ultime settimane del mercato bianconero. O il “lento pede” con il quale la dirigenza ha prima costruito, e poi parzialmente smontato, il giocattolo perfetto lasciato in eredità da Conte. Questa Juventus, orfana di Tevez, Pirlo e Vidal, non è meno forte di quella passata. Per lo meno, non lo è in prospettiva. Giusto, se non giustissimo, fare a meno di Pirlo e Vidal quando, a conti fatti, le sfide in infermeria hanno superato quelle in campo. Doveroso accettare il rientro in patria di Tevez, ultimo romantico in un calcio di mercenari.

 

Dybala, Rugani, Zaza e, soprattutto, Lemina, rappresentano il presente ed anche il futuro. Se qualche scellerata scelta tecnica non avesse rovinato la ripresa del campionato forse, già oggi, si sarebbero versati ettolitri di inchiostro per lodare la ricostruzione di una squadra assolutamente solida. Il 3-5-2 con Padoin regista ed i reduci di guerra Lichsteiner ed Evra non ha ragione di esistere. Senza regista e senza ali uno schieramento simile non è tecnicamente sopportabile, nemmeno per la linea Maginot meno perforata dello scorso torneo. L'arrivo di Lemina e di Hernanes conferisce senza dubbio uno spessore diverso a tutta la linea mediana, rabberciata ed un po' scarica in tema di corsa ed inventiva. Il francesino originario del Gabon possiede la falcata e l'aggressività del primo Makelele.

 

Può giocare da difensore centrale come da terzino ma, di fatto, occuperà il ruolo di mezz'ala o di mediano davanti alla difesa. In questa Juventus in cerca di nuova linfa potrebbe presto conquistare lo scettro della titolarità. Il vero colpo d'agosto, al netto di tutte le svariate operazione abbozzate e non concluse da Marotta, è però Hernanes. Sino a dodici mesi fa uno dei pezzi più pregiati del mercato italiano. Ed oggi il giocatore perfetto per garantire ordine e qualità in mezzo al campo. Un vero “hombre vertical” fra regia difensiva ed offensiva. Utile sia nel ruolo di volano che di rifinitore. Senza particolari esborsi la Juventus ha così portato a Torino un giocatore a lungo inseguito sino ad un anno fa. Il 4-3-1-2 o il 4-3-2-1, sino a giungere al più classico dei 4-4-2 non può prescindere dalla presenza del brasiliano, capace di indossare qualsiasi abito tattico.

 

L'Inter se ne è privata con un pizzico di sufficienza, preferendogli Felipe Melo, che steccò in Piemonte proprio in quel ruolo, in cabina di regia. Ad oggi, in questa Juventus, non si rischia di scivolare sul terreno della fantasia ipotizzando un 4-3-1-2 con l'ex interista affrancato da ogni vincolo tattico e protetto da Lemina e Pogba a centrocampo. Hernanes, secondo centrocampista più prolifico in Italia dopo Marek Hamsik, è fra i pochi giocatori capaci di disimpegnarsi indistintamente in tutti i ruoli in mezzo al campo. La nuova Juventus riparte dunque da un vecchio obiettivo di mercato. In fondo i registi non hanno età, come insegna Pirlo...

 

 

 

I VIDEO DI ALVISE CAGNAZZO

 

http://www.youtube.com/user/wlarai?feature=results_main

CHI E' ALVISE CAGNAZZO - Alvise Cagnazzo (1987) è nato a Bergamo e vive a Bari. Giornalista, scrittore, autore e conduttore televisivo, è il più giovane vincitore del premio “Miglior giornalista di Puglia” sezione carta stampata -sport, istituito dall’Odg. È autore dei libri “Tutti zitti, parlano loro”, (2007), “Semplicemente Rafa” (2010) e, “Montero, l’ultimo Guerriero (2010) e, sempre per Bradipolibri, "Antonio Conte, l'ultimo gladiatore" (2011). Ha collaborato con Carlo Nesti. Ha condotto, per centosessantaquattro puntate, il programma televisivo “Parliamo di calcio”, in onda su Rtg Puglia in prima serata. È firma di Calcio2000, mensile nazionale e internazionale fondato da Marino Bartoletti, diffuso in trentadue paesi. Collabora con il giornale “Puglia”, fondato da Mario Gismondi, ex direttore del “Corriere dello Sport”. Collabora con “Il Riformista”. Editorialista per “Tuttojuve.com con la rubrica Moby Dick”. Ha partecipato come opinionista tv a “Quelli che il calcio” su Rai 2 e “La giostra dei Gol” su Rai International.