Moby Dick - Il tridente non offre equilibrio. Ma quanto occorrerà aspettare per un fantasista? Chi stara' fuori tra Dybala, Morata e Mandzukic?

Editorialista del mensile "Calcio 2000" fondato da Marino Bartoletti, collaboratore de "Il Riformista". Vincitore del premio "Miglior giornalista di Puglia". Autore delle biografie di Paolo Montero e Antonio Conte.
29.07.2015 00:55 di  Alvise Cagnazzo  Twitter:    vedi letture
Moby Dick -  Il tridente non offre equilibrio. Ma quanto occorrerà aspettare per un fantasista? Chi stara' fuori tra Dybala, Morata e Mandzukic?
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Le prime indicazioni non sono certo state positive. Con soli cinque giorni di allenamento nelle gambe, e contro un Borussia Dortmund con ben oltre trenta giorni di allenamenti, una brutta sconfitta sembra entrare a far parte del consueto rodaggio. Semmai, a destar preoccupazioni, è l'imminente sfida di Supercoppa Italiana contro la Lazio, in programma l'otto agosto. I muscoli sono ancora imballati, le lunghe ferie non hanno certo favorito un pieno e rapido recupero dell'efficienza atletica dell'intera gruppo. Che, fatta eccezione per Dybala ed Evra, è per lo più composto da corazzieri dal metro e ottantacinque in su. Un'altra pecca, emersa fra un crampo e l'altro, è quella del modulo.

Allegri, cresciuto a pane, amore e tridente al fianco di Galeone, essendone una naturale estensione in mezzo al campo, ha provato e riprovato il 4-3-3. Con esiti preoccupanti. Al netto di una condizione fisica ancora scadente, il tridente offensivo non pare offrire le dovute garanzie in termini di fraseggio ed equilibrio tattico. La necessità di un fantasista va di pari passo con il bisogno di non sguarnire eccessivamente il centrocampo. L'inizio ad handicap di Khedira, subito fermato da un piccolo risentimento muscolare, non può che mettere in preallarme un reparto già di per sé provato dalla partenza di Vidal e dall'iniziale ritardo di condizione di Asamoah.

La sensazione è che questa nuova Juventus, soprattutto senza un fantasista di valore e non con la pesante zavorra di un centrocampista offensivo non all'altezza, ovvero Draxler, non possa prescindere dalla presenza in campo di Dybala. L'argentino rappresenta il perno intorno al quale costruire quel minimo di imprevedibilità necessaria per rendere meno meccanico il circuito offensivo. La coppia formata da Mandzukic e Morata, questo è certo, non rappresenta di per sé un aborto tecnico. Tuttavia, il tandem tutto fisico, scatti e muscoli necessita di un miccia in grado di innescare quella dinamite offensiva che altrimenti rischia di rimanere inesplosa. 

L'arretramento di Dybala, e magari dello stesso Morata, in favore di un 4-3-2-1 non svilirebbe il coefficiente di pericolosità dell'attacco. E forse risolverebbe il problema, al momento passato sotto traccia, della convivenza fra i tre giocatori offensivi sui quali la Juventus ha investito molti milioni in questa lunga estate...

I VIDEO DI ALVISE CAGNAZZO

 

http://www.youtube.com/user/wlarai?feature=results_main

CHI E' ALVISE CAGNAZZO - Alvise Cagnazzo (1987) è nato a Bergamo e vive a Bari. Giornalista, scrittore, autore e conduttore televisivo, è il più giovane vincitore del premio “Miglior giornalista di Puglia” sezione carta stampata -sport, istituito dall’Odg. È autore dei libri “Tutti zitti, parlano loro”, (2007), “Semplicemente Rafa” (2010) e, “Montero, l’ultimo Guerriero (2010) e, sempre per Bradipolibri, "Antonio Conte, l'ultimo gladiatore" (2011). Ha collaborato con Carlo Nesti. Ha condotto, per centosessantaquattro puntate, il programma televisivo “Parliamo di calcio”, in onda su Rtg Puglia in prima serata. È firma di Calcio2000, mensile nazionale e internazionale fondato da Marino Bartoletti, diffuso in trentadue paesi. Collabora con il giornale “Puglia”, fondato da Mario Gismondi, ex direttore del “Corriere dello Sport”. Collabora con “Il Riformista”. Editorialista per “Tuttojuve.com con la rubrica Moby Dick”. Ha partecipato come opinionista tv a “Quelli che il calcio” su Rai 2 e “La giostra dei Gol” su Rai International.