Maicon con Branca nello spogliatoio dell'arbitro

Accusavano Moggi di frequentare lo spogliatoio dell'arbitro di turno, ora invece si scopre che a bussare alla porta del direttore di gara sono proprio quelli che si professano "onesti". L'Inter ha paura che Maicon non possa giocare la partita con la Juve. I nerazzurri temono che il brasiliano abbia due turni di squalifica e possa saltare la gara di Torino con i bianconeri. Da Milano si sono subito mossi per "influenzare" le decisioni del giudice sportivo. E' evidente il loro "modus operandi": mettere le mani avanti per non sbattere. Così come fa Mourinho con gli arbitri prima di gare importanti, così fanno i dirigenti. Ha cominciato Massimo Moratti che è sceso subito in campo a difesa del suo giocatore e ha dichiarato: "Mi dicono che dalla bocca del ragazzo non siano uscite parolacce. Ha soltanto discusso, sarebbe davvero antipatico se questo equivoco portasse pure una squalifica".
Anche lo stesso Maicon appare molto sicuro su come siano andate le cose: "Sono stato nello spogliatoio dell’arbitro accompagnato dal mio direttore tecnico e non per scusarmi con il guardalinee - ha candidamente e ingenuamente ammesso il brasiliano -. Volevo solo salutarlo e ribadire che non avevo offeso nessuno.
Ho detto due volte 'Vai tu', perché Ayroldi per due volte mi aveva invitato ad andare via io. Questo è successo e questo ho ripetuto nello spogliatoio dell’arbitro. Io non sono un maleducato".
A confermare la versione di Maicon è lo stesso Branca: "Sono sceso negli spogliatoi piuttosto seccato, pronto a fare una bella ramanzina a Maicon, ma il ragazzo mi ha spiegato subito il tutto - ha riferito il dirigente dell'Inter -. All'assistente Ayroldi avrebbe solo detto 'vai tu', due volte, nient'altro. A quel punto l'ho portato nello spogliatoio dell'arbitro Rosetti e ho chiarito alla terna arbitrale che credevo nella sua totale buona fede. Mi interessava però che emergesse la verità".
Chissà cosa ne pensa il procuratore federale Stefano Palazzi....