Luciano Moggi a "Stile Juventus": "Possono continuare a scrivere ciò che vogliono, ma intanto il mio casellario giudiziario è pulitissimo"

15.01.2014 22:50 di  Mino Lombardo   vedi letture
Luciano Moggi a "Stile Juventus": "Possono continuare a scrivere ciò che vogliono, ma intanto il mio casellario giudiziario è pulitissimo"
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© foto di Micri Comunication

Intervenuto in esclusiva alla trasmissione radiofonica ‘Stile Juventus’ su Radio Manà Manà Sport, l’ex direttore generale bianconero, Luciano Moggi, ha fatto chiarezza sulla sentenza della V sezione della Cassazione, che ha annullato la condanna emessa per Moggi e il figlio Alessandro, nel processo d’Appello sulle presunte irregolarità legate all’attività della Gea.

Queste le dichiarazioni rilasciate da Moggi al microfono di Nicola De Bonis: “Io non ero presente fisicamente, i giornali possono scrivere ciò che vogliono anche perché in tanti rimangono male se io vengo assolto, non mi importa niente, ma l’importante è che il mio casellario giudizario è pulitissimo. Non si tratta di prescrizione, è stato assolto il punto d’accusa sulla violenza privata al calciatore Blasi, a me interessava uscirne fuori; pensate che si partiva da un’associazione a delinquere e invece cosa era rimasto: una violenza perché non avevo pagato lo stipendio ad un calciatore che veniva da 6 mesi di squalifica per un caso di doping. Dovrebbero vergognarsi tutti coloro che continuano a parlare a modo loro, e a scrivere le cose a modo loro. Della Juventus  mi sembra che la Gea avesse solo due calciatori, un nazionale italiano Tacchinardi e uno rumeno Mutu, preso a parametro zero e rivenduto dalla Juve a 9 milioni, quindi tutto sommato penso a tutti quelli che parlavano di un’enorme quantità di calciatori sotto contratto con la Gea, ennesima bugia tra le tante dette a quel tempo: io non voglio andare a presso a questa gente, che ora si mangia il fegato davanti  a queste sentenze e non do spiegazioni a nessuno di loro, anche perché queste persone non hanno il coraggio di guardarsi allo specchio mentre io certamente lo posso fare”.