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TJ - MARCHISIO: "Si parla di gioco non bello, alla fine contano solo i risultati. Champions sempre nostro sogno. Sto bene, spero di rientrare dopo la sosta"

Fonte TMW: dall'inviato a Milano Antonio Vitiello
03.10.2016 18:27 di Marco Spadavecchia   vedi letture
Marchisio a Milano per Swisse
Marchisio a Milano per Swisse

Claudio Marchisio manca alla Juventus e la nostalgia è reciproca. Aspettandolo, Marotta ha cercato (invano) un suo sostituto fino al gong del mercato estivo. E il successivo il casting di Max Allegri per la regia, poi, non ha mai davvero convinto. Fuori da fine aprile per la rottura del crociato, il Prinicipino è ormai prossimo al rientro. "Sto molto bene, non solo fisicamente ma anche mentalmente. Mi sto allenando con continuità con la squadra. Ora c'è la sosta che mi permette di lavorare ancora un po' su alcune cose. E potrei tornare a disposizione del mister già dalla prossima di campionato" ha detto Marchisio poco fa a Milano, a margine di un evento Swisse. Tradotto: 15 ottobre, speranzoso della convocazione contro l'Udinese allo Stadium. A chiusura di un calvario lungo quasi sei mesi. "Sono i rischi del nostro mestiere - ha poi precisato il centrocampista - nella sfortuna di saltare premiazioni e Europeo trovo anche il lato positivo di essere stato fuori durante l'estate, a campionato fermo".

Sulla Juve attuale, guardandola da spettatore: "C'è molta attesa, anche in virtù dei grandi acquisti che sono stati fatti. Ci sono grandi pretese, a volte anche assurde: si parla spesso di un gioco non bello, alla fine contano solo i risultati. Tutti i giocatori che sono arrivati si sono ambientati molto bene. Siamo ai primi di ottobre e c'è tempo per trovare l'equilibrio giusto. La rosa si è ampliata ed è salita di qualità. Per poter migliorare, però, serve ancora tempo".

Sul centrocampo, e sul ruolo di Marchisio al suo rientro: "Il mister ha cambiato molto in quella posizione perché sono arrivati tanti giocatori nuovi. Si sta lavorando per cercare un equilibrio nuovo. Una nuova quadratura".

Sull'ambiente che circonda la squadra. Perché, si dice, che l'anti-Juve in fondo sia la Juve stessa: "Quando ci sono dei passi falsi a volte dipende dal nostro approccio alla gara, non solo dall'avversario. Bisogna essere pronti ogni partita, al di là dei big match. I punti di vantaggio sono una cosa buona, già in questo momento dell'anno. La differenza tra noi e gli altri è proprio legata al nostro modo di affrontare ogni gara".

Tra i "nuovi" c'è Gonzalo Higuain: "Mi auguro possa replicare lo splendido campionato dello scorso anno e segnare tanto. Abbiamo un reparto offensivo che ci permette di cambiare tanto, in base all'avversario e alla partita. Con Cuadrado, Pjaca, Dybala e Mandzukic il mister sa di poter contare su un reparto capace di offrire diverse soluzioni".

Sulla Champions, il sogno da trasformare in realtà: "Per noi la Champions League è sempre un sogno. E' una competizione troppo importante, la giocano tante squadra molto attrezzate proprio per vincerla. Ma non è mai un'ossessione. Per arrivare a raggiungere l'obiettivo bisogna lavorare. Siamo partiti con un mezzo passo falso, pareggiando in casa contro il Siviglia. Ottobre sarà un mese importante, non solo per la Champions ma anche per il campionato: ci saranno scontro importanti, con il Napoli e la doppia sfida contro il Lione. Fare punteggio pieno con i francesi vorrebbe dire passare il turno e poter pensare al campionato e alla Supercoppa di dicembre con più tranquillità".

Infine, ancora sul rientro. "Mi auguro di giocare già qualche minuto dopo la sosta, anche se non ho ancora avuto modo di scendere in campo, né in amichevole, né con la Primavera. Mi manca un test importante, ma so che ci sono ancora queste due settimane di lavoro per poter sperare di dare l'imput giusto al mister per una mia convocazione".