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TJ - MARCHISIO: "Giorno bellissimo, voglio continuare a vincere". AGNELLI: "Claudio nell'Olimpo dei nostri grandissimi. Allegri ha rinnovato. Juventus sempre casa di Pirlo. Su Pogba, Tevez e Calciopoli..."

06.07.2015 16:35 di Redazione TuttoJuve Twitter:    vedi letture
LIVE TJ - MARCHISIO: "Giorno bellissimo, voglio continuare a vincere". AGNELLI: "Claudio nell'Olimpo dei nostri grandissimi. Allegri ha rinnovato. Juventus sempre casa di Pirlo. Su Pogba, Tevez e Calciopoli..."
© foto di Foto Luca Cilli - Sportitalia

La Juventus e Claudio Marchisio insieme fino al 2019. Oggi, alle 17:00, nella conferenza stampa in programma allo Juventus Stadium, sarà annunciato il prolungamento del matrimonio tra il Principino e la Vecchia Signora. Accanto al numero 8 bianconero, ci sarà anche il presidente Andrea Agnelli. Tuttojuve.com seguirà in diretta l'evento, riportando integralmente e in tempo reale le loro dichiarazioni. La conferenza andrà invece in onda in diretta televisiva su Sportitalia, canali 153 del digitale terrestre e 225 della piattaforma di Sky.

AGNELLI: "Buongiorno a tutti quanti. Credo che oggi sia una giornata ricca di annunci ufficiali, non credo che sveliamo dei segreti. Però è una giornata importante. Vorrei dire due cose prima di parlare di questa giornata e di Marchisio. Da pochi minuti è stato trasferito ufficialmente Andrea Pirlo a New York, abbiamo letto tutti le prime parole che ha postato su facebook e sono state parole di un ringraziamento sincero per i 4 anni che ha passato qui con noi. Ha citato me, il presidente, ricordando ogni persona che ha lavorato con lui qui alla Juventus e credo che da parte mia verso Andrea vada rcambiato l'enorme affetto verso la persona e verso il giocatore. Sono stati 4 anni indimenticabili e lui sa che qui a Torino, qui alla Juventus, sarà sempre a casa. E noi tutti gli auguriamo le migliori fortune in questa sua nuova avventura in America. L'altro elemento è di oggi, fa sicuramente un grande piacere, poco fa ero in ufficio: Allegri ha rinnovato per un anno di più, quindi di questo siamo felici e orgogliosi. Ha avuto un primo anno straordinario, ne abbiamo già parlato, e sappiamo che abbiamo una guida decisa a fare altrettanto bene nei prossimi due anni di permanenza qui con noi. Ma la giornata di oggi è una giornata veramente dedicata a Claudio, una giornata importante anche per me. Claudio è il sogno che ogni bambino vorrebbe essere. Entra alla Juventus a sette anni e passa tutta la trafila delle giovanili, fino ad arrivare in prima squadra  e portare anche la fascia da capitano. Credo che se un bambino dovesse immaginare quello che è il suo percorso ideale in una società come la Juventus, credo che meglio di così sia difficile, credo sia un caso più unico che raro come percorso. Claudio è già leggenda, è già al museo, anche se non ha ancora 30 anni, ha già superato le 300 presenze con la maglia della Juventus, quindi è già nell'olimpo dei nostri grandissimi. Oggi Claudio è veramente il punto di contatto tra la Juve di ieri e la Juve di oggi e la Juve di domani. Anche prima di questa giornata credo potesse essere considerato un senatore, ma a questo punto per un rinnovo per i prossimi 5 anni, che lo portano veramente ad immaginare la conclusione della sua carriera alla Juventus, è a tutti gli effetti un senatore. Questo vuol dire un grande onore, ma vuol dire anche delle grandi responsabilità che vengono date a Claudio. Da questo punto di vista c'è stato un lavoro estremamente importante da parte di Marotta e di Paratici, nell'andare a ringiovanire gli effettivi della squadra e sono tanti i giovani che sono stati inseriti nel recente passato e in questa campagna: penso a Dybala, a Rugani, a Pereyra, a Morata, a Sturaro, abbiamo veramente ringiovanito la squadra e di questo dobbiamo fare un grande plauso al Direttore, a Fabio, a Pavel, di concerto, ad Allegri, perchè è evidente che hanno costruito la Juventus che giocherà 15/16 già in un'ottica di medio lungo periodo, con una serie di giovani di grandissima qualità e di grandissima prospettiva. Questo ci fa ben sperare per quello che sarà il cammino sportivo nei prossimi anni. In questo contesto di punto di contatto, ecco che il ruolo di Claudio e di altri suoi compagni che hanno un'anzianità all'interno dello spogliatoio, sarà determinante nell'andare a spiegare che cos'è la Juventus e che cosa rappresenta la Juventus. Noi quattro anni fa noi ci siamo trovati Claudio in ufficio, prima che iniziasse questo percorso, quando stiamo affrontando l'altro rinnovo contrattuale, ci siamo guardati negli occhi e Claudio mi disse con molta franchezza, in quello che era un momento non positivo, che non voleva essere uno dei pochi giocatori ad aver vestito la maglia della Juventus e non aver vinto niente. Io lo guardai con altrettanta franchezza negli occhi e gli dissi: io non voglio essere l'unico Agnelli, presidente di questa società, che non ha mai vinto niente. Poi il resto credo sia cronaca e siamo entrambi contenti di averla scritta assieme. Come Claudio sa e come tutti noi sappiamo, al di là di quelli che sono stati gli ultimi quattro anni, sappiamo perfettamente che dal 1 luglio di ogni stagione si riparte da zero. Abbiamo zero punti in campionato, non sappiamo chi sono i nostri avversari in Champions League e partiremo comunque da zero punti anche nel girone di Champions e siamo tutti alla pari. Questa è la consapevolezza che dobbiamo avere quest'anno, non sono i quattro Scudetti vinti in passato, le supercoppe, le coppe italia, il percorso di Champions, la semifinale di Europa League, noi dobbiamo sapere che partiamo da zero. E se vogliamo costruire una nuova stagione che ci porti a dei traguardi che sono in linea con la Juventus, quindi di vittorie, sappiamo che il lavoro in campo, come quello fuori, sarà tanto, duro, ci sarà da faticare, prima di arrivare a fine stagione e gioire. Claudio è partito all'età di sette anni alla Juventus, è in Juventus e nessuno meglio di lui sa che il successo più importante è il prossimo. Quindi Claudio, da questo punto di vista la responsabilità è tua, . Magari hai qualche parola da dire anche tu. Grazie".

MARCHISIO: "Ringrazio il presidente per queste bellissime parole, devo dire che è un giorno bellissimo, pieno di emozioni. E' un'emozione come quella del '93, quando mi presentai al primo allenamento. Sono passati tanti anni, l'ho sempre voluta questa maglia e ho la fortuna di continuare in questa grandissima società per altri 5 anni. Questo non è un punto di arrivo, anzi, ho veramente tanta voglia di ricominciare, di andare avanti, di continuare a vincere con questa grande squadra, con grandi compagni e come ha detto il presidente si riparte da zero, perchè arriviamo da quattro anni incredibili, dove non è mai stato semplice, sia dopo il primo Scudetto, il secondo, il terzo, perchè quando si comincia non si sa mai nulla. E' questo che abbiamo in testa noi che ora abbiamo l'esperienza giusta e deve essere quello che hanno in testa i nuovi arrivi. Sono davver felice di indossare la maglia che ho sempre voluto fino alla fine".

C'è stato un momento negli scorsi in cui sembrava che tu dovessi andare via. Non ti sei mai stufato di stare qui e cercare altro? Al presidente vorrei che spiegasse il senso del rinnovo di contratto di Allegri.
MARCHISIO: "
Devo dire che stando sempre in un luogo, in una squadra come la Juve e passare ad un'altra, non è mai facile. Però ho un carattere che mi porta sempre a cercare di migliorarmi ogni anno e questa è stata sicuramente la mia forza. In queste stagioni alla Juventus ho passato dei momenti stupendi e dei momenti meno belli insieme ai miei compagni. E non è mai facile sia quando le cose non possono andare bene, sia quando  - come da quattro anni a questa parte - riusciamo sempre a raggiungere obiettivi importanti. Però la cosa importante sia nel bene che nel male è trovare dentro se stessi la forza per dare sempre di più, anche se le cose possono andare sempre bene, come in questo periodo". 
AGNELLI: "Credo ci sia poco da aggiungere su Allegri, poco più di un mesetto fa eravamo qui e abbiamo ricordato il cammino di Allegri dal 16 luglio dell'anno scorso, come si è inserito, come è riuscito piano piano a plasmare la squadra, come si è integrato in maniera perfetta nei sincronismi tra il direttore, Paratici, e Nedved, quello che ha rappresentato per la squadra, il salto di qualità che ha fatto fare alla squadra prima di tutto, avendola portata dove dev'essere, competitiva a primavera, perchè poi la Juve ambisce a vincere tutti gli anni, ma quello che rileva è essere competitivi a primavera, poi qualcosa arriva. I risultati straordinari... ma quello che si rileva è come ha fatto crescere, credo che poi sia stato naturale proseguire in questo cammino assieme e siamo tutti pronti alla nuova stagione".

Raccoglierai l'eredità di Pirlo, come ti immagini questa nuova vita?
MARCHISIO:
"Non si può essere l'erede di Pirlo, perchè sono un giocatore completamente diverso da Andrea, al massimo l'eredità si può avere in campo se uno avrà la stessa posizione. Però sotto questo aspetto vorrei anche spendere due parole per Andrea, per tutto quello che ha dato in questi anni alla Juventus, per quanto ci ha fatto crescere, perchè è stato un giocatore veramente importante. E per me.... perchè comunque in questi anni non soltanto nell'ultimo periodo, provando questo ruolo davanti alla difesa, guardandolo ogni giorno, mi ha sicuramente aiutato tanto. Non ho le sue caratteristiche, però imparare da un campione come lui è stato ancora più semplice per me scendere in campo. poi queste sono domande che spetteranno all'allenatore, quindi vedremo lì".


Cosa dirai ai nuovi acquisti, soprattutto ai più giovani, per fargli capire lo spirito Juve. E cosa perdete senza Tevez?
MARCHISIO: "Non è che c'è tanto da dire a livello di parole, basta vivere il nostro spogliatoio. In questi ultimi anni, chiunque è arrivato, si è ambientato subito bene, perchè è un gruppo forte, entrano in un contesto già molto preparato, quindi non c'è molto da dire su questo. Carlos mancherà, è stato un giocatore anche lui molto importante, però andiamo a vedere chi è arrivato, soprattutto Khedira e Mandzukic che sono due giocatori di grande spessore, non soltanto in campo, ma anche fuori, quindi aumentano l'esperienza anche in campo internazionale, sono due giocatori che hanno vinto la Champions quindi portano un miglioramento nella rosa della squadra".

La tua è una storia di grandissima fedeltà. Quanto è contato il fatto che da bambino fossi anche tifoso della Juventus? Che Champions ti immagini l'anno prossimo?
MARCHISIO:
 "Come ogni anno, una Champions difficilissima. Quest'anno abbiamo raggiunto un grande obiettivo, la finale, però dobbiamo guardare il nostro percorso che ci ha portato piano piano a una crescita importante. Nel girone abbiamo avuto subito delle difficoltà pur facendo delle ottime prestazioni, ma quasi a metà girone abbiamo rischiato di uscire. Poi man mano la squadra, seguendo l'allenatore, con dei cambiamenti, ha fatto una crescita importante, arrivando a un consolidamento internazionale che dovrà proseguire da quest'anno in poi, arrivare sempre tra le prime otto, perchè ogni, a parte il Barcellona degli ultimi anni, tutte quante hanno fatto fatica ad arrivare alla vittoria. Lo stesso Real Madrid. Quindi il nostro obiettivo è quello. La prima domanda... non è stato facile perchè uscire da un grande settore giovanile come la Juventus non è facile, io ho sempre detto che sono tifoso juventino, ho sofferto per l'anno in Serie B, ma mi ha aiutato sicuramente. Ho fatto una crescita importante grazie a tutte quelle persone che sono state in un grande settore giovanile come quello della Juve, da tutti gli allenatori che mi hanno fatto crescere piano piano, mi hanno fatto arrivare pronto al palcoscenico più importante. E idem tutti gli allenatori che ho avuto in questi anni, cambiandomi ogni anno ruolo e dandomi fiducia, hanno portato al giocatore che sono adesso. Sempre disponibile in ogni ruolo con ogni allenatore per cercare  di dare sempre il meglioo di me stesso. Il fatto di avere la Juve nel cuore mi ha dato sempre quella energia in più per dare sempre tutto me stesso non soltanto in partita ma in ogni allenamento. E' quello che cerco di trasferire ai miei compagni, soprattutto i nuovi, queste miei caratteristiche, il fatto di non mollare mai, di tramandarle a chi arriva".



C'è un grazie particolare che vuoi dire a una persona? A presidente, c'è la sensazione che con Tevez ci sia stato uno strappo. Forse il Boca ha giocato un po' sporco?
MARCHISIO:
"ll grazie va a tutti quanti, come ho detto prima, da quando ho iniziato nel settore giovanile, da qualsiasi dirigente, persona, allenatore che ho incontrato, sino ad oggi, chi lavora anche solo nello staff medico, i magazzinieri, tutti quanti. E' un grazie a tutti, non ci può essere una persona in particolare. Sono in una grande famiglia, conosco tutti dall'età di sette anni in questa società e non c'è mai stata una persona a cui non posso aver detto un grazie".
AGNELLI: "Tevez ad oggi è ancora un giocatore della Juventus se non sbaglio. Il rapporto con Carlos è sempre stato un rapporto molto trasparente, abbiamo parlato con Carlos a gennaio e da gennaio Carlos ha manifestato la sua volontà, qualora ci fossero state le condizioni, di poter tornare in Argentina in quanto la sua situazione personale faceva sì che lui desiderasse poter terminare la sua carriera in Argentina, al Boca. Come tutti sapete, il presidente Angelici è venuto a trovarmi a febbraio, marzo, quindi quello è sempre stato chiarissimo. Con Carlos il rapporto è sempre stato trasparente, è un giocatore al pari di Pirlo a cui dobbiamo molto, E' chiaro che Pirlo ha due anni in più con noi ed è di oggi la notizia del suo trasferimento ufficiale. Il resto sono dettagli che seguiranno nei prossimi giorni. Poi con questo smetterei perchè ogni domanda successiva a quello che succederà andrà rivolta poi al nostro direttore Marotta".

Claudio, hai intenzione di tenere l'8? Al presidente se pensa che sia importante affidare il 10 a un leader in futuro. E' utopistico organizzare una conferenza analoga a questa per Pogba?
MARCHISIO:
"Sì, sono legato molto al numero 8 e per il numero 10 sono molto legato al valore dei numeri, come una volta, quindi il 10 è giusto che lo indossi un fuoriclasse che faccia divertire il pubblico con le sue giocate e ci porti tanti gol ed emozioni Sono legato all'8 e penso sia giusto continuare con questo numero".
AGNELLI: "Non che tu non sia un fuoriclasse a modo tuo. Sul 10, dobbiamo scindere la domanda: quello che rilevo è la forza della squadra per ottenere i risultati, i numeri sulla schiena lasciano il tempo che trovano, ci si abitua, ci si affeziona, sono importanti dal punto di vista commerciale, perchè il 10 ha sempre fatto sognare, è la maglia che vogliono i bambini. E' una maglia che però nella storia recente, dovendo essere assegnata in maniera permanente anno su anno, bisogna che trovi un giocatore che abbia le caratteristiche per portare una maglia come il 10 della Juventus. Al momento opportuno. E' successo che non sia stata assegnata e se non dovesse essere assegnata non ne faremo una tragedia perchè la differenza in campo la fa la squadra tutta. Conferenza per Paul come questa, di acqua sotto i ponti ne deve passare, è prematura qualsiasi tipo di riflessione. Oggi è la giornata di Claudio e Claudio sono 22 anni..... vediamo tra 22 anni dove saremo".

Ha sentito Pogba in questi giorni? Si sente di dire che è incedibile? Per Claudio: Cosa può avere la Juventus in più quest'anno?
MARCHISIO:
"La consapevolezza, soprattutto in Europa, di giocarcela con tutti. Il rispetto dei grandi club, perchè lo abbiamo dimostrato quest'anno e ora essendo arrivare a questo punto bisogna continuare, non fermarci, come è stato l'ultimo anno. Deve diventare la normalità per la Juventus andare a giocare delle partite così importanti in Europa. In Italia è lo stesso, perchè anche se sono 4 anni che abbiamo vinto il campionato, ogni anno quando si inizia è difficile, lo è sempre stato, anche se in questi ultimi anni uno scudetto lo abbiamo vinto qualche giornata prima, qualcuno qualche giornata dopo, ma quando si parte da zero è sempre difficile e durante l'anno può succedere di tutto. Per l'ennesima volta sarà difficile ripetersi".
AGNELLI: "Nel calcio di assoluto non esiste niente, anni fa c'era la ferma volontà di tenere Vieri alla Juventus, poi invece l'Avvocato, mio zio, chiamò Moggi e disse: 'Cosa succede?'. 'Non si preoccupi Avvocato, il ragazzo è incedibile', e due giorni dopo fu trasferito all'Atletico Madrid. Quindi i miei giocatori sono incedibili il primo settembre".

Quest'anno, visto come stanno operando Milan e Inter, sarà un anno un po' differente?
MARCHISIO:
"Non si può dire, anche perchè quest'anno, fino a un certo punto, la Roma e il Napoli erano lì per lottare. Poi il cammino durante l'anno è lungo e possono succedere tante cose. Ci sono le milanesi che stanno lavorando molto,  ma è ancora presto. Sono appena iniziati alcuni ritiri, c'è tanto da lavorare durante l'estate e anche i primi mesi  se si dovesse vedere qualche squadra che parte bene, ciò non vuol dire che possa arrivare alla fine. Lo abbiamo visto negli ultimi anni e quindi bisogna aspettare. L'importante è iniziare bene un altro anno con la stessa voglia, con la stessa fame, che questo gruppo è riuscito a mantenere negli ultimi anni per arrivare a vincere il 5° Scudetto di fila".

Presidente, è sorpreso dagli investimento dell'Inter? Poi Tavecchio ha detto che entro questa estate vorrebbe chiudere la vicenda Calciopoli. le risulta?
AGNELLI:
"Per quanto riguarda l'attività gestionale delle altre società, bisogna chiedere direttamente alle altre società. Il nostro compito, il compito del direttore, di Marotta, Paratici, eccetera, è di costruire una Juventus che possa ambire agli obiettivi che si è fissata, quindi sono sicuramente lo Scudetto, la Coppa Italia e cercare di confermarsi anno su anno tra le prime otto in Europa. Rimango fermo nel guardare le nostre attività. Per quanto riguarda le dichiarazioni del Presidente Tavecchio, le ha fatte anche in passato, prima voleva risolvere entro fine luglio, entro fine giugno, adesso l'inizio del campionato. Sappiamo perfettamente quella che è la situazione in essere per quanto riguarda le vicende del 2006, io continuo a ripetere che da parte nostra la posizione non è cambiata e finchè in primis non saranno depositate le motivazioni del terzo grado di giudizio, è difficile valutare quelle che potrebbe essere le tempistiche. Abbiamo come sempre rispetto per le istituzioni, e qualora ci debba o ci voglia essere un dialogo siamo disponibili. Ma questo non vuol dire che dall'essere disponibili si sia flessibili".

C'è qualcosa in cui pensi di poter migliorare?
MARCHISIO:
"Non si smette mai di migliorare, quindi ogni anno bisogna cercare di dare sempre di più, giorno dopo giorno con gli allenamenti. E' stata una stagione per me molto importante, ma non per merito mio, di tutta la squadra, perchè tutti insieme arriviamo a grandi obiettivi, a grandi risultati, lavorando giorno per giorno. Ed è merito di tutta la squadra, soprattutto di chi gioca meno, che è sempre stato disponibile nel lavoro quotidiano per fare crescere il livello della squadra, questa è la cosa più importante. Poi aiuta tanto avere anche delle stagioni con nessun infortunio".

Presidente, i tifosi devono aspettarsi qualche altro regalino?
AGNELLI:
"Queste sono domande che spettano al direttore, lui sa che ha la mia piena fiducia e sarà lui assieme a Paratici, Nedved e il mister a fare le valutazioni se la rosa attuale è quella definitiva o ci saranno ulteriori innesti".(redazione Tuttojuve.com)
 

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