TJ - ALLEGRI: "La Juve sta cambiando pelle, guardiamo avanti". MAROTTA: "Situazione Vidal sta per essere definita. Rosa da completare. Via solo chi ha chiesto cessione. Pogba non trasferibile. Su Gotze e Alex Sandro..."

Vinovo, ore 16:00. Massimiliano Allegri e Giuseppe Marotta, allenatore e amministratore delegato della Juventus, incontrano i giornalisti nell'attesissima conferenza stampa di inizio stagione. L'occasione soprattutto per parlare del sensibile rinnovamento della rosa, delle partenze eccellenti, di chi è arrivato e di chi potrebbe arrivare. Tuttojuve.com seguirà in diretta l'evento, riportando integralmente e in tempo reale le dichiarazioni dei protagonisti.
Volevo chiedere al mister se ha avuto nostalgia nel rivedere Pirlo e al direttore il punto sulle trattative per Gotze e Draxler.
ALLEGRI: "Innanzitutto buonasera a tutti e ben trovati. Se ho ho avuto nostalgia di Pirlo, è andato via un campione, un giocatore che ha fatto straordinarie cose alla Juventus, in Italia, per la Nazionale, e quindi credo che il calcio italiano perda un giocatore che difficilmente sarà sostituibile. E' un giocatore che con le sue qualità difficilmente è da ritrovare, però la vita va avanti, Andrea ha fatto una scelta di vita, sua personale, e credo anche per il suo futuro visto che ormai non è più un ragazzino. Stamattina mi ha fatto molto piacere rivederlo e salutarlo prima che partisse per l'America per questa sua nuova avventura".
MAROTTA: "Anche da parte mia un saluto a tutti voi, buon lavoro. Inizia una nuova stagione, speriamo che sia sulla falsariga di quella precedente. Nelle questioni di mercato, chiaramente, siamo in piena attività. Non mi addentro più di tanto, perchè voi sapete che si nomi attorno a noi ne sono stati fatti tanti, sappiamo che dobbiamo completare la rosa e questo è il primo obiettivo che abbiamo in testa e che sicuramente dobbiamo fare il più in fretta possibile".
Mister, ha già in testa una Juve col 4-3-3, con un giocatore dietro le due punte? Direttore, questo è un processo di continuità? Molti hanno parlato della fine di un ciclo...
ALLEGRI: "Per quanto riguarda i sistemi di gioco, sono arrivati dei giocatori che sono andati a sostituire giocatori con caratteristiche diverse, quindi dovrò mettere tutti in condizione di esprimersi al meglio. Abbiamo due sistemi di gioco consolidati, uno che ho ereditato e l'altro che abbiamo inserito l'anno scorso con buoni risultati. Quindi sotto questo punto di vista credo non ci sia nessuna preoccupazione. Poi che si giochi con i tre davanti, con uno più due, questo dipende sempre dalle caratteristiche dei giocatori, l'importante oggi è iniziare, iniziare bene, perchè credo che quello che è stato fatto l'anno scorso, ma diciamo negli ultimi quattro anni, sono state fatte cose importanti, attraverso prestazioni, gioco e risultati. Però quello che è stato fatto fino al 6 giugno di quest'anno fa parte ormai della storia, come quando l'anno scorso sono arrivato io: tutti mi dicevano... quello che è stato fatto l'anno prima... quello che è stato fanno l'anno prima... quest'anno siamo al punto dell'anno scorso. Quello che è stato fatto l'anno scorso rimanere nella storia della Juventus. Oggi inizia una nuova stagione, abbiamo degli obiettivi importanti da raggiungere, difficili, le altre squadre si stanno rinforzando, la Juventus sta cambiando pelle, abbiamo messo dentro grazie all'ottimo lavoro svolto e che sta svolgendo la società, dei giovani italiani e non, forti. Credo che arriveremo a fine mercato con dieci ragazzi che sono nati dal '91 fino al '96, questo credo che sia una scelta giusta, importante, ponderata, da parte della società, da parte mia, per dare anche un futuro e una programmazione giusta alla Juventus".
MAROTTA: "Che si tratti di processo o di rinnovamento, per dare continuità, questo è certo. Oggi ci ripresentiamo nella griglia di partenza sapendo che quello che è stato fatto fa parte ormai della storia della Juventus, che è andata ad arricchire il suo palmares. Oggi noi abbiamo un obbligo, continuare su questa scia. Scia di vittorie che la storia della Juventus ci insegna a rispettare, quindi da parte nostra c'è il massimo dell'impegno da parte del management, c'è il massimo dello sforzo per raggiungere questi obiettivi. Per raggiungere questin obiettivi bisogna rafforzare il nostro modello. il modello è stato un modello vincente, dobbiamo darne atto, che è costituito anche da componenti più variegate nel loro interno, quindi chiaro che ci si ritrova ad affrontare giorno dopo giorno delle dinamiche che sono magari diverse tra di loro. Come sapete il calcio è un'attività, un settore, che brucia tutto con una velocità estrema. Quindi ci siamo dovuti trovare con delle situazioni magari inaspettate, quella di Tevez, quella di Pirlo, quella di Vidal, che sta per essere ancora definita, non è ancora definita; quella di Ogbonna, di Storari, di tanti giocatori che ho l'occasione di ringraziare per tutto quello che hanno fatto. Noi abbiamo l'obbligo di guardare avanti, con il nostro modello, che è fatto da un mix di due componenti: quella di allestire una squadra competitiva per raggiungere gli obiettivi che ho detto prima, cercare di vincere tutte le competizioni a cui partecipiamo, e dare un occhio anche a quelli che sono degli equilibri di bilancio e quindi patrimoniali, economici e finanziari. In questa ottica abbiamo agito, abbiamo rinnovato. E' un rinnovamento che ha tenuto in considerazione due aspetti: uno del made in italy. E' lo dico con grande orgoglio perchè nel momento in cui la Juventus è sempre stata all'avanguardia da questo punto di vista, attuando una politica soprattutto nella persona del presidente di riforme, di innovazione, per far sì che il movimento calcistico italiano possa ritornare a essere quel movimento competitivo che è stato negli anni Novanta. Quindi anche da questo punto di vista dico con orgoglio che tutti gli introiti, dei diritti televisivi della stagione passata, circa 90 milioni, sono stati reinvestiti da noi in Italia attraverso l'acquisizione di giocatori provenienti da società italiane. Questo è un motivo di orgoglio, credo possa essere preso da esempio da tante altre società, perchè così facendo non solo si crea un denaro circolante all'interno del sistema, ma credo che poi coloro i quali ricavano questi soldi, se sono intelligenti e li spendono bene, possono investire in strutture, come il nostro stadio e il centro sportivo, e magari anche attuare un modello e una politica che possa valorizzare i propri settori giovanili o comunque il fenomeno della prima squadra, del made in Italy. Ci tenevo a sottolineare questo perchè è un dato importante, non è irrilevante, perchè credo che possiate anche voi rilevare; mi riferisco alle acquisizioni dei vari Dybala, di Sturaro, di Rugani, di Pereyra, di Zaza, quindi sono tutti giocatori che arrivano da squadre italiane. Il nostro contributo noi l'abbiamo dato e siamo contento di avere abbassato la media. Certo sostituire giocatori, icone, come Pirlo, coem Tevez, non è facile, io credo siano giocatori insostituibili, ma coloro i quali sono arrivati hanno dalla loro una forte motivazione. E credo sia questa una prerogativa di questa squadra, una caratteristica che mister Allegri sarà in grado di trasmettere, quella di una forte motivazione che ci deve spingere a far sì che i sogni dell'anno scorso, che poi si sono realizzati, si mantengano tali fino a un certo punto, per poi trovare una grande realizzazione".
Lei mister giocava al Milan con Boateng trequartista, mentre alla Juve con Vidal e Pereyra. Preferisce un giocatore con quelle caratteristiche o un trequartista puro? Al direttore: su Gotze, dalla Germania arrivano segnali contrastanti. E' una pista praticabile?
ALLEGRI: "Per quanto riguarda il trequartista, la società si sta muovendo per cercare di mettee un giocatore che abbia delle qualità offensive, perchè alzare il tasso tecnico di questa squadra bisogna avere tanti giocatori bravi. Quindi credo che in quel ruolo ci voglia un giocatore molto tecnico e allo stesso tempo non bisogna andare a rompere certi equlibri nella squadra. E soprattutto il mercato cosa offre. Da questo lato sono sereno, stiamo valutando cosa possiamo prendere e soprattutto cosa ci serve".
MAROTTA: "Direi che la risposta l'ha già data il mister, noi siamo alla ricerca di un profilo con queste caratteristiche. Gotze rappresenta sicuramente questo profilo, però è un giocatore del Bayern Monaco a tutti gli effetti per cui evidentemente noi non abbiamo avviato una trattativa concreta. Chiaramente nei nostri compiti, nella nostra attività, c'è anche quella di fare dei sondaggi. Quindi posso solo limitarmi a questa analisi, considerando che i rapporti che il Bayern Monaco sono buoni, quindi nel momento in cui la società o il giocatore manifestassero l'intenzione di vivere un'esperienza diversa, chiaramente siamo i primi a cercare un confronto più concreto per vedere e valutare se ci saranno le opportunità per arrivare alla conclusione".
Pr Allegri: con Tevez, Pirlo e Vidal perdi tre giocatori importanti, ma ti lasciano un deficit soprattutto di personalità. Come pensi di colmarlo? Ti serve anche un centrocampista per rimpiazzare Vidal? A Marotta: i diritti della Champions pensa di investirli sul mercato internazionale? Quanti soldi ha da spendere?
ALLEGRI: "Per quanto riguarda i giocatori che abbiamo perso, oltre a livello tecnico, è normale che parliamo di giocatori di spessore, a livello di personalità. Però quelli che sono arrivati... è arrivato Khedira, che ha giocato cinqueanni nel Real Madrid, Mandzukic che è un giocatore di grande livello europeo, sono arrivati dei giovani che hanno grandissime qualità. E' normale che tanti giocatori che l'anno scorso si sono presentati come giovani e sono migliorati sotto l'aspetto tecnico, quest'anno devono migliorare sotto l'aspetto della leadership. Non scordiamoci che è rimasto il capitano, è rimasto Bonucci, è rimasto Chiellini, Marchisio, lo stesso Padoin, tutti giocatori che all'interno dello spogliatoio sono importanti e hanno personalità. Lo stesso Evra. Io sono molto contento, abbiamo tempo da qui al 31 agosto, la società ha tempo per fare mercato e rifinire la squadra. Due giocatori di grande livello internazionale sono stati messi dentro e gli altri sono giovani, con caratteristiche tecniche da grande squadre, che possono solo migliorare e soprattutto quelli che l'anno scorso sono arrivati e hanno capito la Juventus, quest'anno sotto l'aspetto della leadership è normale che possano solamente migliorare. Con la società abbiamo le idee chiare. Il primo passo è di prendere un giocatore più offensivo, poi dopo vediamo".
MAROTTA: "Noi abbiamo un obbligo, l'ho detto prima, di allestire una squadra competitiva. Questo è il nostro obiettivo, siamo certi che già oggi sia una squadra compettiiva. Ci sono ancora delle piccole lacune che dobbiamo colmare e lo faremo nel migliore dei modi secondo le opportunità che si presenteranno in questo mercato. E le opportunità non nascono esclusivamente dalla tua disponibilità economica, ma anche da situazioni che possono essere positive, vedi quella di Khedira, un giocatore svincolato che ha un palmares di sicuro successo e che noi abbiamo avuto la fortuna di mettere sotto contratto in modo velocissimo. Di sicuro noi abbiamo fatto giò dei grandi investimenti perchè abbiamo speso una cifra notevole, circa 100 milioni, a fronte di ricavi che sono la metà, quindi è evidente che da questo punto di vista dobbiamo agire con grande equilibrio, ma credo che una squadra non sia vincente solo ed esclusivamente per gli investimenti che fa, lo è se crea un modello vincente che è legato a una grande società, a una grande area tecnica, a una grande solidità, a grandi programmi, a un forte senso di appartenenza che i giocatori hanno. E credo che questo senso di appartenenza sia molto forte in alcuni giocatori, soprattutto quelli che hanno fatto la storia, come Buffon, Chiellini, Marchisio, Bonucci, i quali davanti anche a delle richieste di altre squadre hanno assolutamente manifestato la propria voglia di continuare la loro esperienza e forse anche concluderla in questa società. Questo è l'elemento fondamentale per poter competere ancora una volta ad alti livelli".
Ad Allegri: cosa cambia da allenare Pirlo e Tevez, a Dybala e Rugani. Hai degli stimoli particolari nell'allenare tanti potenziali titolari? A Marotta: negli ultimi giorni si è parlato di Gotze e di Draxler. Uno dei due è ragionevole aspettarsi che arrivi?
ALLEGRI: "La differenza tra allenare Pirlo, Tevez e Vidal, rispetto a questi ragazzi che sono arrivati adesso, giovani talentuosi. è normale che questi ragazzi hanno bisogno più di una guida, di insegnamenti, delle malizie. Anche se tanti hanno già giocato molte partite. L'esperienza non è che si compra, l'esperienza i giocatori se la fanno giocando. Come al solito, con grande equilibrio, ci sarà la crescita graduale da parte di tutti. I giovani non si devono buttare allo sbaraglio, bisogna capire il momento quando vanno inseriti, quando vanno tolti, perchè altrimenti si richia di bruciarli, soprattutto quando sei in una grande squadra, dove c'è l'obbligo del risultato e soprattutto il giovane magari attraverso alcune prestazioni negative, che ci possono stare durante il percorso, rischiano di essere bruciati. Io sono molto contento della squadra che è stata allestita. E' normale che dopo quattro anni giocatori come Tevez, Pirlo, che hanno scelto una squadra diversa, lo stesso Vidal... non si può rimanere ancora su delle cose che poi dopo vanno cambiate. Sono giocatori straordinari che hanno deciso di prendere un'altra strada, ma il calcio non finisce. Per noi, per me, per tutti, deve essere uno stimo importante, soprattutto perchè la Juventus con la costruzione di questa squadra ha la possibilità di costruire una squadra che per quattro o cinque anni può primeggiare in Italia e soprattutto confermarsi in Europa, perchè credo che la finale di Champions dell'anno scorso non debba essere solamente un'eccezione, ma ci si debba confermare almeno tra le prime otto, deve diventare una regola. Poi ci può essere l'ottavo di finale che trovi difficile da affrontare o meno, però questa deve essere la regola. Però per noi l'obiettivo numero uno deve essere quello di migliorare noi stessi. Per migliorare, i risultati si possono migliorare solo vincendo campionato, Coppa Italia e vincendo la Champions. Migliorare noi stessi vuol dire giocare meglio, migliorare i singoli giocatori, mettersi in discussione e avere grandi motivazioni. Questo lo abbiamo, lo dobbiamo avere, anche perchè ripartiamo da un punto zero, dove sono arrivati tantissimi giocatori nuovi e quindi c'è la ricostruzione attraverso un gruppo solido di anziani con questi inserimenti giovani. Poi quando si hanno giocatori bravi, tecnici, è più facile. Perderemo qualcosa in esperienza, ma credo che Khedira e Mandzukic sotto questo aspetto ci diano molto. Io di questo sono molto contento, di avere questa squadra a disposizione, che andrà rifinita entro il 31 agosto. Però intanto lavoriamo con questi che abbiamo in vista del primo obiettivo stagionale che è la Supercoppa in Cina".
MAROTTA: "Io non so quali saranno le percentuali di arrivo, di questo o di quel giocatore, di sicuro il mister e noi assieme abbiamo tracciato un identikit di quello che è il profilo necessario. Il grande lavoro è stato fatto da parte nostra come mercato, il resto è la conferma di uno zoccolo duro di cui ho parlato poco fa, quindi ora siamo alla ricerca di queste due pedine. Lo faremo cercando di metterle a disposizione il più in fretta possibile, ma dobbiamo farlo con molta oculatezza e con molta convinzione, considerando anche che certi obiettivi non sono facili da raggiungere, perchè non dipende da noi ma dalla volontò degli stessi giocatori o delle squadre che detengono i diritti sportivi. E' evidente che non credo che a brevissimo riusciremo ad acquisire questo o quel giocatore".
Teme qualche avversaria in particolare mister? A Marotta, le grandi partenze sono finite? La società può dire che Pogba è fuori dal mercato?
ALLEGRI: "Per quanto riguarda al momento le avversarie della Juventus, stanno facendo un ottimo mercato. L'Inter si è rinforzata molto, il Milan lo stesso e non è ancora finito il mercato. Io credo che le due milanesi ce le ritroveremo quest'anno a lottare per il campionato. La Roma stessa ha già una squadra forte e dipenderà dai giocatori che metterà dentro. Il Napoli sta cambiando un po' di giocatori e anche fisionomia di gioco. Quest'anno sarà un campionato molto più equilibrato dell'anno scorso, spero di no, ma credo che sarà così. Anche perchè ci ritroveremo quest'anno due società coem Inter e Milan, abituate a vincere e quindi col mercato che hanno fatto ci daranno del filo da torcere sicuramente".
MAROTTA: "Noi abbiamo sempre detto che non trasferiamo i giocatori a meno che gli stessi giocatori ci indichino la strada che vogliono intraprendere. E così è stato. Tevez ha chiesto di poter tornare nel suo habitat naturale in Argentina. Andrea Pirlo ha fatto delle sue valutazioni legittimi e compresibili di un'esperienza nuova. Ogbonna ha chiesto di poter trovare spazio e continuità nel giocare; Vidal, da me interpellato ancora prima di andare a Monaco e confrontarmi con i dirigenti del Bayern Monaco, mi ha confermato la voglia di vivere un'esperienza diversa. Sottolineo anche che con noi il giocatori aveva un contratto che sarebbe terminato tra un anno, questo più un altro anno, quindi nel 2017, mentre con loro dovrebbe aver chiuso un contratto di cinque anni molto molto importante per il suo futuro. Questo per dire che noi non siamo una società cedente, anzi, siamo attenti a quelli che gira attorno perchè può aiutare a incrementare il livello qualitativo. Su Pogba, vale la stessa cosa. E' evidente che è un giocatori nel quale crediamo molto, un giocatore giovane, che si è formato qua, che ha dimostrato di avere grande voglia e rispetto per questo sua habitat naturale, quindi noi siamo sì nella condizione di ascoltare gli interessamenti da parte di altri club, che ci sono stati in questo periodo. Non ci siamo seduti con nessuno a intavolare una trattativa, perchè riteniamo che Pogba sia un elemento importante per la nostra economia di squadra e solo nel caso in cui lui dovesse manifestare disappunto nel continuare la sua esperienza con la Juventus, potremmo entrare nell'ottica eventualmente di valutare alcune offerte. Oggi non ci sono per niente queste condizioni".
Domanda ad Allegri. Come sta Khedira? Per Marotta: entro quando Pogba può chiedere di andare via? Quali giocatori mancano?
ALLEGRI: "È in buone condizioni. Ha un grande entusiasmo. Ha voglia di riprendersi quello che ha perso l'anno scorso. È un acquisto importante, pesante e carismatico. Ha dimostrato grande professionalità, ma non solo lui. La squadra si è presentata in buone condizioni e tra 18 giorni abbiamo la Supercoppa".
MAROTTA: "Il mister sa come lavorare. Manca ancora un mese e mezzo alla fine del mercato. Siamo già contenti. Qualcosa manca e questo qualcosa va identificato e comprato. Ci servono giocatori eclettici. Non prendiamo neanche in considerazione che vada via Pogba. Non è trasferibile. La Juve non è inferiore a nessuna delle altre europee".
Per Marotta, quanto è reale la trattativa per Alex Sandro? Per Allegri? Qual è la collocazione ideale per Coman? Se avesse vinto a Berlino, avrebbe salutato la Juventus prima dell'inizio del ritiro estivo?
MAROTTA. "Per quanto riguarda Alex Sandro è un altro giocatore interessante, e abbiamo la certezza che su di lui ci siano gli occhi di tanti club importanti. Noi oltre che manifestare queste grandi qualità, non abbiamo approcciato una trattativa. Riteniamo che i profili che ci servono ora non siano riconducibili a lui, ma è un buon giocatore, mi limito a questo".
ALLEGRI: "Non mi sono mai posto il problema perchè purtroppo non abbiamo mai vinto la Champions. Però credo che sarei rimasto perchè alla fine quest'anno le idee con la società sono uguali, il fatto di cercare di cambiare, di rinnovare, visto che giocatori importanti hanno preso la decisione di andare via. E' uno stimolo importante per me e per tutti noi. Non sarei andato via lo stesso. Coman ha grandi qualità, tanti lo vedono veloce ma per me conosce i tempi di gioco oltre ad avere grande qualità fisiche. Potrà fare molto meglio quest'anno. lo ritroverò molto più grande. Il parco attaccanti è un buon mix tra giovani e più esperti".
La Juve deve essere ancora considerata la favorita?
MAROTTA: "La Juve deve essere considerata la favorita e la squadra da battere perchè la squadra è ancora forte, perchè sono andati via tre giocatori importanti e oltre questi tre sono andati via altri giocatori, tra cui Storari, Pepe, Ogbonna, che hanno fatto molto l'anno scorso. Storari è stato titolare in Coppa Italia, Ogbonna ha fatto un inizio di campionato con Chiellini squalificato e con Barzagli infortunato di spessore. Lo stesso Pepe, pur giocando poco dopo due anni che non giocava, ha fatto degli spezzoni importanti. E' risultato determinante in alcune partite che abbiamo vinto 1-0, con l'Empoli, col Genoa o col Sassuolo.La Juventus è ancora favorita, ma quest'anno tra le avversarie non ci sara solo la Roma, ma ci saranno anche le milanesi, che quando lottano per il campionato sono molto più pericolose".
Che impressione le ha fatto mister, il giovane Vadalà? Per Marotta, si aspetta un finale di mercato con tanti esuberi a basso costo per via del limite delle rose a 25?
ALLEGRI: "L'ho visto solo una volta e ha avuto una distorsione alla caviglia, è giovane e non posso giudicare. Sa giocare a calcio e le prerogative ci sono".
MAROTTA: "Mercato dinamico fino ad oggi. L'Inter con gli investimenti fatti deve considerarsi una protagonista. Ci saranno ancora movimenti. Le squadre forti però non devono stabilire la loro rosa nella prima fase di mercato. Ci mancano ancora un paio di pedine, ma il grande è stato fatto anzitempo"(redazione Tuttojuve.com)
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