TJ - ALLEGRI in conferenza: "Non siamo i favoriti della Champions per il ko del Barça"
Massimiliano Allegri risponde alle domande dei cronisti in conferenza. Tuttojuve.com riporta le sue dichiarazioni:
La Champions è difficile, ma la Juve quest'anno è entrato nel gotha del calcio europeo. Anche le altre cominciano a preoccuparsi della Juve...
"Non è che la sconfitta del Barcellona fa sì che la Juventus diventi la favorita della Champions, perchè innanzitutto abbiamo da giocare contro il Porto, una squadra abituata a giocare questo tipo di partite. Giocare lì non è assolutamente semplice e poi ci sono squadre di alto livello. La componente fortuna e il momento in cui ci arriviamo fanno sì che vada avanti o ci si possa fermare. E' importante che la squadra abbia interpretato bene la partita stasera nel migliore dei modi. A parte dopo l'1-0 dove abbiamo staccato un pochino la spina e dove Buffon insieme ad Asamoah hanno messo una pezza importante per non subire, la squadra si è comportata bene, con grande senso di responsabilità. Dispiace per il gol che abbiamo preso alla fine perchè andavamo a 6 partite senza prendere gol che era un traguardo importante".
Si sente più vicino alla Scudetto?
"Con 63 punti a mala pensa credo si arrivi in Europa League, quindi ne mancano ancora tanti, Roma e Napoli continuano a vincere, quindi ci sono dietro. A noi mancano ancora tante vittorie per la vittoria dello Scudetto. potenzialmente la Roma può arrivare a 95 punti, quindi bisogna continuare di partita in partita. Ora i ragazzi hanno battuto il Palermo, poi dovremo pensare al Porto e poi abbiamo l'Empoli e la Coppa Italia con il Napoli. Quindi un passo alla volta, va affrontato con tutta la serenità del caso".
Non si è capito quale era il problema con Bonucci...
"E' semplice, perchè avevo Pjaca che mi aveva chiesto il cambio, Sturaro che era un po' in difficoltà, non avevo capito che Marchisio avesse il problema al flessoree che era stanco. Avevo due sostituzioni, perchè se ne facevo tre si perdeva la partita, quindi c'è stato un disguido ma niente di che".
Dopo Lichtsteiner, dopo Dybala, dopo Bonucci, c'è una soglia in cui un allenatore dice basta e chiede rispetto?
"Il rispetto ci vuole sempre. Dybala si è accorto di aver sbagliato, è un ragazzo giovane. Con Lichtsteiner c'era stata un'incomprensione perchè Lichtsteiner prima mi chiede il cambio e mi dice che stava bene. E con Leo niente di che, che poi il rispetto ci voglia sempre e ci siano i modi per dire le cose questo fa parte dell'educazione, ma in momenti di tensione magari qualcuno può sbagliare".
Quante possibilità ci sono che Barzagli e Chiellini recuperino per la Champions?
"Hanno lavorato in differenziato, ora vediamo domani come stanno. Io oggi non li ho visti, quindi ci saranno possibilità, però vediamo. Sicuramente se c'è una possibilità di rischio sicuramente staranno fuori, perchè è una partita di alta intensità e devono giocare quelli che stanno bene senza che ci sia un rischio che possa bruciarmi le sostituzioni. Ma al momento il cammino prosegue nel migliore dei modi. Speriamo di averli a disposizione".
Senti nell'aria, nel mondo Juve, che si dia per fatto il passaggio col Porto?
"La cosa che mi fa sorridere è che tre anni fa quando sono arrivato c'era la paura di non battere il Malmoe. Ora siamo passati all'opposto, che la Juventus diventa la prima favorita della Champions. Io credo ci voglia molto equilibrio nelle cose. Bisogna andare in campo, battere il Porto. Il Porto è una squadra che ha eliminato la Roma nei playoff, è una società abituata a giocare questo tipo di partite, che in Champions conta. Quindi bisogna andarci con i piedi di piombo, prepararla per bene, sapendo che per passare il turno c'è da pedalare e da soffrire. Il Psg ha fatto una grande partita e il Barça non ha fatto una partita ai suoi livelli. Ma non ci sono solo intensità e corsa, c'è anche la tecnica, come c'è stata tecnica nel Real e nel Bayern. La cosa importante è che non dobbiamo andare dall'altra parte e dire che la Juve è la prima favorita della Champions. Noi ci sentiamo all'altezza delle altre e dobbiamo giocare per arrivare a vincere, ma come tutti gli anni la Juve deve giocare per arrivare a vncere, tutte le volte che c'è una competizione bisogna sempre alzare l'asticella. Poi se gli altri sono più bravi perchè magari hanno un pizzico di fortuna e vanno avanti, questo fa parte del gioco. Non possiamo passare da una depressione totale, prima di Malmoe, perchè io me lo ricordo, a un'esaltazione ora, altrimenti siamo fuori di cervello, ve lo dico. Con tutta serenità".
Marchisio ha un problema al flessore, preoccupa?
"Stanchezza".
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