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TJ - AGNELLI: "Continueremo a crescere. Avanti con Tavecchio. La Serie A tornerà al top". MAROTTA: "Ho parlato con Rizzoli ma non abbiamo alibi"

25.10.2016 14:30 di Marco Spadavecchia   vedi letture
LIVE TJ - AGNELLI: "Continueremo a crescere. Avanti con Tavecchio. La Serie A tornerà al top". MAROTTA: "Ho parlato con Rizzoli ma non abbiamo alibi"
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Comincia alle 14.16 la conferenza a margine dell'assemblea degli azionisti Juve. Presenti nella sala stampa dello Stadium Andrea Agnelli, Aldo Mazzia, Beppe Marotta e Pavel Nedved.

Domanda sulla competitività con le altre d'Europa ad Andrea Agnelli: qual è il limite della Juventus?

"Scontiamo un paio di cicli. Nel 2006 i ricavi italiani erano simili a quelli degli altri campionati. Poi è successo quello che è successo. Il calcio italiano si ferma in quel momento. Noi ripartiamo tra il 2010 e il 2011, siamo indietro di 5 anni. Il livello di salute del calcio italiano è diverso da quello del campionato tedesco, di quello spagnolo o di quello inglese. Per i prossimi 2 o 3 anni da soli continueremo a crescere, sempre con quei 5 anni indietro. Dobbiamo paragonarci al livello delle grandi europee di 5-6 anni fa. Poi servirà una riforma della serie A".

Domanda ad Agnelli: Tavecchio reputato inadeguato, due anni fa. Oggi? Vede candidati all'orizzonte? 

Domanda a Marotta: Rizzoli giustificato a San Siro. Ha l'impressione che senza proteste il gol non sarebbe annullato? 

Marotta: "Non abbiamo alibi, dobbiamo vincere nonostante gli errori arbitrali. Con Rizzoli ho rimarcato il parere di tutti noi, entrando nel merito della casistica".

Agnelli: "Le riforme di cui il calcio aveva bisogno non sono ancora state fatte. Tavecchio ha una conoscenza della macchina amministrativa migliore rispetto a quella di due anni fa. In questo contesto, in assenza di alternativa, quella esperienza è un ticket che può fornire maggiori garanzie. Al di là del peso politico di una società". 

Per Marotta: considera il Milan un competitor per lo scudetto?
"Ritengo che il risultato finale sia aperto a diverse squadre. Il Milan ha dimostrato di poter recitare un ruolo importante. I tanti giovani la fanno giocare 'con leggerezza'. Noi ci riteniamo i più forti ma non sempre vince il più forte. Noi naturalmente puntiamo a vincere".

Per Agnelli: gestione diretta merchandisig, crescita prevista? Per Marotta: nel futuro utilizzo della clausola rescissoria?
Marotta: "E' uno strumento moderno. Tra Pjanic e Higuain molte differenze. Abbiamo l'obbligo di monitorare e sfruttare tutte le occasioni. La clausola su Higuain era congrua con il suo valore. In Spagna lo strumento della clausola è maggiormente utilizzato".

Agnelli: "Per i prossimi 3 o 4 anni la Juve ha margine di crescita come le grandi d'Europa. Tengo a sottolineare l'investimento italiano della Juve: circa 350 milioni negli ultimi anni".

Per Nedved: Juve margini di miglioramento? Higuain: come fa un grande giocatore ad allenarsi a una grande squadra?
"Credo di sì, siamo sulla strada buona. Ora serve migliorare il gioco di squadra. Higuain? In tanti giocatori nel passato hanno avuto difficoltà a inserirsi. Siamo contentissimi di lui, anche per l'impegno che mette. Penso sia il miglior finalizzatore al mondo".

Per Agnelli: da tifoso, le piace questa Juve?
"Sono più giornalista in questo senso. Preferisco vincere, mi basta quello e valuto i risultati sotto quell'unico punto di vista".

Per Agnelli e Marotta,  riguardo all'inchiesta tesa a far luce sulla presenza della 'ndrangheta nel mondo del tifo bianconero. 

Agnelli: "La procura ha inviato un'indagine. Nessun dipendente Juve è indagato. Non abbiamo mai dato biglietti omaggi né fatto regali di alcun genere. Per il processo eventuale? Ci avvaleremo degli strumenti più idonei".

Marotta: "Nessun dirigente della Juventus ha mai dato biglietti omaggio ad alcun tifoso".

Domanda sull'incidenza dei procuratori nel calcio di oggi.

Marotta: "Oggi sono agenti, intermediari e altro. I familiari diventano procuratori e gli ex procuratori diventano intermediari. E sono indispensabili, perché si sanno porre bene".

Per Agnelli: calcio italiano limitante, verso una Superlega o investimenti possono cambiare quadro italiano.

Agnelli: "Limitante è una parola vostra. In Italia i tifosi ci sono, il calcio è di livello e la passione c'è. Con qualche correttivo il nostro calcio può tonare ai vertici, come un tempo. La dimensione del calcio italiano è enorme, c'è spazio per fare bene. Sicuramente avremo 4 squadre garantite. Nulla vieta che tra qualche anno si riescano ad avere due squadre italiane nei quarti di Champions. Lo spazio per crescere e recuperare è enorme".

Finisce la conferenza alle 14.51.