LIVE - PARLA MAROTTA: "Sfogo Conte? Una società deve andare oltre i sentimenti. Ho parlato con lui. Cessione Matri dolorosa, ma andava fatta. La Juve non si è indebolita"

LIVE - PARLA MAROTTA: "Sfogo Conte? Una società deve andare oltre i sentimenti. Ho parlato con lui. Cessione Matri dolorosa, ma andava fatta. La Juve non si è indebolita"TuttoJuve.com
© foto di Valeria Bittarelli
sabato 31 agosto 2013, 20:35Primo piano
di Redazione TuttoJuve

Il direttore generale della Juventus, Giuseppe Marotta, ha parlato è intervenuto ai microfoni di Sky Sport, prima della gara con la Lazio. Tuttojuve.com sta riportando integralmente le sue dichiarazioni:

Antonio Conte è in forma. Vi aspettavate il suo sfogo?
"Diciamo che è in splendida forma in termini di motivazioni e di tensioni, questa è assolutamente una prerogativa importante per gli allenatori e i giocatori. Devo dire che questa va letta come un'esternazione di un allenatore quando perde un giocatore che ha dato un contributo in questi anni al raggiungimento di obiettivi importanti. Ma il sano realismo di una società di calcio è di andare oltre il sentimento e di guardare con realismo a quello che accade. Quindi il compito del management di una società è quello di raggiungere l'optimum sportivo - l'ho già detto a inizio di mercato e lo ripeto nel finale -, che vuol dire tentare di vincere tutte le competizioni a cui partecipa, che vuol dire allestire una squadra competitiva. E devo dire che da questo punto di vista noi abbiamo fatto delle operazioni in entrata che sicuramente hanno alzato il livello qualitativo del gruppo. E tutto questo è correlato naturalmente ad un optimum aziendale, che significa in sostanza tenere un equilibrio dal punto di vista patrimoniale e finanziario. Questo lo dobbiamo fare al di là dei sentimenti e quindi direi che è quello che abbiamo fatto".

Vi siete parlati dopo  la conferenza di ieri? Anche lei pensa che il Milan si sia rinforzato con Matri?
"Noi ci parliamo sempre con Antonio, ieri sera ho cenato con lui, come consuetudine nella sede del nostro ritiro. Ho parlato, ho affrontato vari temi, tra cui questo dell'intervista. Per quanto riguarda la cessione, è una cessione che, pur togliendomi il sentimento, ho fatto con sofferenza, perchè poi si trattava di un ragazzo molto bravo attaccato alla nostra maglia. Ma bisogna farle. Queste sono le logiche del calcio, le logiche dello sport, sono cose dolorose ma da farsi". 

Lei ha parlato di giocarsela con il Galatasaray, non con il Real Madrid...
"Bravo, mi fa piacere che mi hai dato questo assist, perchè anche qui c'è stata una domanda un po' capziosa da parte di un giornalista che non ha riportato l'essenza del discorso che ho fatto. Io ho fatto un discorso dicendo che ce la giocheremo con il Galatasaray, dicendo che il primo posto dovrebbe essere ad appannaggio del Real Madrid. Poi in un contesto generale di analisi viene proprio dalla Champions League dello scorso anno, dove il Borussia Dortmund ha eliminato il Real Madrid, ha vinto con il Real Madrid; e il Borussia Dortmund è una squadra fatta da ragazzi, che ha un bilancio in attivo. Ho detto che l'equazione, chi più spende, più vince, nel calcio e nello sport non sempre esiste. Quindi noi andremo a giocarcela a Madrid e ce la giocheremo a Torino ad armi pari, perchè queste sono le leggi dello sport, ci mancherebbe solo che andiamo a giocarcela con la sudditanza di dover lasciare spazio agli avversari".

La Juventus si è indebolita o no con queste cessioni?
"Direi assolutamente di no. Ma questo non è solo la mia valutazione, è la valutazione vostra, dei critici. Noi abbiamo fatto delle operazioni in anticipo, quindi diciamo che il nostro mercato è assolutamente un mercato in cui è stato alzato il livello qualitativo. Chiaramente se l'indebolirsi di Conte significa perdere dei pezzi che comunque fanno parte di un gruppo vincente, da questo punto di vista, dal punto di vista dell'amalgama, il sentimento, sicuramente ci dispiace. Però io sono sicuro che abbiamo preso altrettanti professionisti, come Tevez, Llorente e il giovane Ogbonna, che sanno già cosa vuol dire indossare la maglia della Juventus. Quindi diamo tempo a tutti di inserirsi nel modo giusto e sono certo che questo gruppo che ha vinto meritatamente due Scudetti, due Supercoppe,  in un elenco di meritocrazia vede assolutamente al primo posto Antonio Conte, questo lo dobbiamo riconoscere, lo riconosce la società, lo riconoscono gli addetti ai lavori e i tifosi. Però tutti i giocatori che sono oggi nella Juventus sono stati selezionati proprio perchè nel loro dna c'è questa voglia di vincere e questa juventinità che deve essere l'anima vincente".