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MAROTTA A MP: "POGBA NON E' SUL MERCATO. REAL? NON SOLO MORATA. AVANTI CON ALLEGRI. GOMES? CI INTERESSA"

04.05.2016 20:31 di Marco Spadavecchia   vedi letture
LIVE MAROTTA A MP: "POGBA NON E' SUL MERCATO. REAL? NON SOLO MORATA. AVANTI CON ALLEGRI. GOMES? CI INTERESSA"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Beppe Marotta parla a Premium Sport, di presente bianconero e di mercato. 

Sulla Champions: Volevamo esserci noi. Ma sono le leggi del calcio e vanno accettate. L'imprevedibilità è il bello di questo sport. Spiace, ma guardiamo al futuro. La componente arbitrale non è stata decisiva e di certo ha inciso, ma gli arbitri possono sbagliare. Anche il mio amico Rummenigge ha parlato dell'arbitro come feci io in occasione della sfida contro di loro. Siamo riusciti ad arrivare ad un ottimo livello. Certamente il finale con il Siviglia e quello con il Bayern sono le immagini più di sconforto della nostra Champions. Credo che la Juventus valga assolutamente l’Atletico che quest’anno va a giocarsi la Coppa: siamo a un livello ottimo e complice il fatto che alcune squadre siano in involuzione, Barcellona e Bayern a esempio, sono sicuro che potevamo giocarcela fino in fondo".

Sul mercato: "Questa squadra ha raggiunto un livello qualitativo alto. E' migliorabile ma non è facile. I nostri competitor si chiamano Real Madrid, Psg e Barcellona". 

Su Pogba: "C'è l'ha chiesto il City, l'anno scorso. E abbiamo educatamente rispedito al mittente l'offerta. Insieme a Dybala, il francese è uno dei più richiesti. La Juve ha nel suo dna di non cedere i suoi giocatori migliori. C'è stato Zidane tempo fa e Vidal l'anno scorso. Ma non è ancora ora di cedere Pogba. Non è sul mercato. Ce lo vogliamo tenere molto stretto, è un ragazzo del 1993, ha 23 anni, è nella condizione di poter rimanere con noi per molto tempo".

Su Morata: "Aspettiamo anche l'esito della gara di questa sera (Real-City, semifinale di ritorno di Champions, ndr). Nelle prossime settimane, credo nel giro delle prossime tre, dobbiamo per forza arrivare a una definizione. Quanto vale Morata? E' un giocatore importante, qualche decina di milioni. Andremo a trattare il calciatore con il Real Madrid, anche pensando ad altre situazioni... Vi ho dato una chicca, senza volerlo (ride, ndr)".

Come Isco?: "E' un ottimo giocatore ma credo che a Madrid se lo tengano stretto. Credo".

Sul rinnovo di Allegri: "Ci vedremo in questi giorni, sia noi che lui siamo contenti. Il 'vil denaro' viene in secondo piano, troveremo sicuramente un accordo. Era importante sapere da lui il suo gradimento. Noi, riconosciamo a Max Allegri grandi meriti. La Juve va avanti con Allegri e viceversa. Il contratto rappresenta un atto formale. Andremo ad allungare l'accordo almeno di un anno, rispetto a giugno 2017. Con il nostro allenatore abbiamo un rapporto splendido, di stima per le sue caratteristiche tecniche e umane. Ci si vede e si pranza insieme quotidianamente, non abbiamo mai avuto il sospetto che potesse lasciarci. Nel calcio ci sono cicli, quello di Allegri non è finito, anzi. Ci sono ancora dei traguardi importanti da raggiungere insieme".

Bonucci, piace a Guardiola? "Bonucci è un ottimo giocatore, nessuno però ci ha cercato come noi non abbiamo cercato nessuno. E' arrivato in sordina dal Bari, tra lo scetticismo di molti. Ora è un leader dello spogliatoio".

C'era un po' di scetticismo all'inizio anche su Dybala (Sabatini, conduttore della trasmissione, ammette le sue perplessità iniziali sull'argentino)... "Io ho la mia responsabilità, alla conclusioni sugli acquisti ci siamo arrivati attraverso le giuste valutazioni. Sapevamo che Dybala arrivava da una squadra di provincia. Sapevamo, anche, che avrebbe dato qualcosa di molto importante al gruppo. E ora è un punto fermo, ha soli 23 anni e sta scalando le gerarchie della Juve e del calcio europeo".

Quanto incidono le indicazioni di un allenatore nella campagna acquisti? "Il modello italiano è diverso da quello inglese, dove si hanno più responsabilità. Nel modello ideale della Juventus c'è un'unione di intenti, di solito. Sia che la segnalazione arrivi dall'allenatore, sia che arrivi dalla dirigenza. E' un mix che deve funzionare in maniera completa".

Il futuro di Cuadrado? "Cuadrado è in prestito temporaneo, che scadrà il 30 di giugno. Si è inserito bene e ha dato impressioni molto positive, ci incontreremo durante le prossime settimane con il Chelsea per cercare di capire il suo futuro in base alle loro intenzioni".

André Gomes: "E' un giocatore importante, di prospettiva e che starebbe bene in un grande club. Al momento non è vicino a noi, se non in termini di gradimento".

Bernardo Silva: "E' un profilo interessante, duttile e utile: un centrocampista con propensione offensiva. Lui, però, non l'abbiamo ancora trattato. E' presto (a differenza di Andre Gomes?, ndr)".

Per la difesa, avete pensato a qualcuno in particolare? Il nostro obiettivo è quello di trovare i nuovi Buffon, Barzagli e Chiellini. Uno zoccolo duro di italiani, di italianità e di made in Italy. Ci stiamo allenando a inserirli, come abbiamo fatto con Bonucci. E come stiamo facendo con Rugani: giocatori che ci diano garanzie per il futuro. O giocatori come Evra, profili esperti e di carisma. La Juve ha bisogno di campioni.

Pastore con Dybala? "Bisogna cogliere tutte le opportunità che arrivano, anche se da quando è iniziata l'intervista abbiamo già rifatto tutta la squadra (sorride, ndr)".

Sull'appeal internazionale della Juventus: "Porto sempre l'esempio di Di Natale, che rifiutò di venire da noi all'inizio della mia avventura alla Juve. Oggi è cambiato, l'appeal è tornato come negli anni '90 e 2000, consono all'importanza di questa società".

Lei come Galliani, soprattutto nelle esultanze: "Certo, ci lasciamo trasportare. Io come Andrea Agnelli, un presidente giovane che ama esultare come me. E l'assuefazione non è certamente finita...".

Termina l'intervista alle 20.31.