live

- EVRA A JTV: "Con il Milan gara difficile, ma dimostriamo di essere i campioni. Champions? Rispettiamo storia Juve, dobbiamo vincere. Coman ha talento e futuro. Il papà mi ha detto..."

18.09.2014 15:41 di Redazione TuttoJuve Twitter:    vedi letture
LIVE  - EVRA A JTV: "Con il Milan gara difficile, ma dimostriamo di essere i campioni. Champions? Rispettiamo storia Juve, dobbiamo vincere. Coman ha talento e futuro. Il papà mi ha detto..."
TuttoJuve.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Patrice Evra è ospite a Filo Diretto, trasmissione di JTV condotta da Antonio Romano. Tuttojuve.com sta riportanto integralmente le sue dichiarazioni:

Ciao Patrice. Che partita vi aspettate contro il Milan?
"Una partita difficile. Tutte le partite sono difficili, ma noi siamo la Juve e quando ho firmato con la Juve volevo giocare questo tipo di partite. Allora non vedo l'ora di giocare contro il Milan. Però sarà una partita difficile, giocheranno in casa. Sta a noi far vedere che siamo i campioni e che vogliamo vincere questa partita".

Che contributo potete dare voi nuovi per la crescita della squadra in Europa. E cosa pensa di Coman?
"Da quando ho firmato per la Juve ho a cuore questa competizione. L'ho già vinta, sono stato quattro volte in finale. La Juve è forte come società, come storia, con tutto quello che ha vinto in passato con giocatori importanti, e secondo me dobbiamo rispettare questa storia: per rispettarla dobbiamo vincere in Champions. Io ho già parlato molto con Carlitos, gli ho detto: non capisco come una squadra come la Juve non vada più lontana. Lui mi ha detto che c'è mancanza di esperienza, di carattere, di personalità. Adesso cerchiamo di aggiungere questo, perchè la Champions è una competizione differente, tu devi sempre essere più concentrati che in campionato. Quando tu sbagli un gol, la squadra avversaria fa gol subito. Devi essere veramente al 100%. Però ho trovato davvero una squadra che ha grande voglia di fare qualcosa in Europa. Io non è che vendo i sogni ai tifosi, dicendo che andiamo a vincere la Champions. Prendiamo una partita per volta, la prima è sempre difficile, anche se la gente dice che era solo il Malmo, ma in casa è sempre difficile la prima partita. Sono veramente contento che abbiamo preso questi tre punti. Adesso andiamo in casa dell'Atletico Madrid e sarà ancora più difficile. Ma io ho molta fiducia in questa squadra, in questo gruppo, che secondo me è un bel mix di giovinezza ed esperienza. Quando parlo di giovinezza parlo anche di giocatori come Coman, che mi ha veramente impressionato. Non lo conoscevo, ha talento e futuro. E' un giovane che ha umiltà, voglia di lavorare e queste sono le caratteristiche di cui hai bisogno. Quando sei giovane la gente ti dice quanto sei forte, che fenomeno sei, però se non hai la testa, puoi avere la tecnica di Cristiano Ronaldo, nel calcio non andrai da nessuna parte. E da quello che ho visto in questi primi mesi la testa ce l'ha. Allora veramente sono contento per lui. Il suo papà mi ha anche dato l'ok di essere duro con lui se lui non ascolta (ride, ndr). Ho avuto l'approvazione dl papà, allora è perfetto". 

(Telefono un tifoso dello Juventus Club Marsala) Io venivo a prenderti al convitto dove eravate alloggiati, a corso Gramsci, dietro il rifornitore. La difesa a quattro è un discorso accantonato o la vedremo più avanti?
"Io non sono l'allenatore, sono solo Patrice Evra, il boss è Allegri. Secondo me, la difesa a quattro la vedremo un giorno. Però io non sono l'allenatore. Giocare a quattro o a tre... io ho voglia di giocare, anche se mi dicono di giocare portiere, non è un problema. Perchè qui si lavora e si lavora per vincere. Alla fine questa domanda era più per il boss che per me però è ovvio che nel Manchester ho giocato per 8 anni a quattro in difesa, qui ho già giocato due partite come il quinto di centrocampo. L'avevo già fatto in Nazionale con la Francia, perchè all'inizio quando c'era Domenech giocavamo con il 3-5-2. Non è un modulo che non conosco, dovevo fare qualche aggiustamento tattico con il mister per giocare in questo ruolo. Però se tu corri e metti il cuore, rispetti la maglia della Juve, puoi giocare dove vuoi".

Cosa hai provato quando sei sceso in campo la prima volta allo Juventus Stadium?
"In francese diciamo incroyable, incredibile. Io sono stato veramente sorpreso dell'atmosfera, dei tifosi, quando abbiamo fatto il riscaldamento, andare a salutarli. Quando entri in questo stadio, non è che è più grande dell'Old Trafford, però fa veramente un calore in credibile, ti dà veramente la forza. Appena sono entrato in questo stadio, ho detto questa gente è venuta per vederci vincere, in Italia è veramente il massimo per vincere. E' veramente uno stadio bello. Me ne aveva parlato Carlitos, Paul, Benzema quando è venuto con il Real, però nel giocare ti senti veramente a casa. Ti sembra che niente ti possa arrivare, anche se prendi un gol, tu lo sai che spingono, che sono con te, cantano dall'inizio alla fine".



E' veramente l'undicesimo uomo in campo...
"E' vero. Abbiamo bisogno di loro tutta la stagione, spero che nei momenti difficili saranno qua. Perònon ho dubbi. Un vero tifoso che ama la Juve, anche nei momenti difficili non fischia ma aiuta i suoi giocatori a fare bene per la sua squadra".

Un raffronto tra lo Juventus Stadium e l'Old Trafford. Poi come hai ritrovato Tevez?
"Lo stadio è tutto nuovo, tutto bello, come uno stadio inglese, coperto. Come ho detto l'atmosfera è veramente elettrica. Carlitos l'ho ritrovato meglio fisicamente, più maturo, più uomo di squadra, l'ho ritrovato anche che continua a fare gli stessi scherzi. La prima settimana era veramente difficile perchè non avevo mai lavorato così in allenamento e lui rideva sempre. Gli ho detto: Carlitos, quando ti ho chiesto... se vengo alla Juve è una grande società, tu non mi ha parlato di come si lavorava (ride, ndr). Facciamo un po' questi scherzi. Ho ritrovato un leone, perchè già quando era al Manchester era un leone. Quando era al City, non volevo più parlare con lui perchè per me era veramente un giocatore dello United. E per questo il fatto di averlo ritrovato alla Juventus è un aiuto per me, è molto importante".

Avevi altre richieste, perchè hai scelto la Juve?
"Sono andato via dal Manchester per problemi personali, alla fine c'era una sola squadra che mi poteva far lasciare Manchester ed era la Juventus, per tanti motivi: perchè una società che ha storia, che ha vinto tre volte il campionato di seguito; lo so che l'obiettivo è quello di vincerne ancora un altro e secondo me è il momento più difficile, perchè è più difficile vincere quattro volte di fila. Ho sentito l'ex allenatore Conte che mi ha chiamato tante volte per convincermi a venire alla Juve. Per questo oggi sono un giocatore della Juve e un uomo felice".

Cosa ti ha impressionato di più del mondo Juve?
"E' vero che sono andato via dal Manchester, ma alla Juve mi sembra che sto continuando con un grande club. Ma non è più il Manchester, è la Juventus. Non c'èun grande cambio, perchè la gente qui fa tutto il massimo. Infatti voglio ringraziare tutte le persone che lavorano alla Juve, dalla persona che si occupa della stampa, dal magazziniere, dallo staff medico, tecnico, ai miei compagni, perchè qui ti mettono nelle condizioni di dare il massimo. Non  c'è differenza, la cosa che si nota di più è l'impegno in allenamento. Come dicevo al mister, è stato un impatto veramente importante. Il primo mese, ho parlato con il mister e mi ha detto: Pat, come ti senti? Io gli ho detto, mister sono contento di essere ancora vivo (ride, ndr). Lui si è messo a ridere. Gli ho detto che non avevo mai lavorato così in tutta la mia vita. Lui ha detto che la preparazione in Italia è molto difficile. Gli ho detto, sì, non ho neanche energia per mettere la crema sulle gambe. E' stata completamente una sorpresa".

Preferisci più la parte offensiva o difensiva?
"Sono stato molto chiaro quando ho firmato qua. L'Evra del Manchester United  è il passato. La gente si ricorda solo del presente. Io nel presente sono un giocatore della Juve, per questo faccio il massimo in allenamento, ascolto bene il mister cosa vuole da me sul campo, cerco di dare il massimo per i miei compagni. Poi che sia offensivamente o difensivamente, tu devi trovare l'equilibrio quando fai il terzino sinistro o giochi nel 3-5-2. Io non ho preferenze, devo essere forte difensivamente e portare le mie qualità a livello offensivo".(redazione Tuttojuve.com)