LIVE - CHIELLINI: "Con i viola ancora tutto aperto, ce la giocheremo al 100%. Scirea un esempio". MARIELLA SCIREA: "Oggi i giovani non riconoscono più i valori di Giorgio e Gaetano"

14.03.2014 14:59 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
LIVE - CHIELLINI: "Con i viola ancora tutto aperto, ce la giocheremo al 100%. Scirea un esempio". MARIELLA SCIREA: "Oggi i giovani non riconoscono più i valori di Giorgio e Gaetano"

Oggi pomeriggio Giorgio Chiellini e Mariella Scirea sono ospiti di "Filo Diretto", il programma di JTV che dà la possibilità a tutti i tifosi bianconeri di "intervistare" i campioni juventini.  TuttoJuve.com sta trascrivendo integralmente ed in tempo reale le loro dichiarazioni, rilasciate nella trasmissione condotta da Cristina Chiabotto. 

Giorgio, parliamo subito del tuo libro "C'è un angelo bianconero". Scirea, un maestro di vita per te...
CHIELINI:
"Sicuramente, spero che in questo libro venga fuori l'emozione che ho provato a scriverlo e a rileggerlo, perchè alla fine devo ringraziare Mariella che è qui accanto a me: appena mi è stata proposta questa opportunità, ho sentito anche Mariella e Riccardo che erano entusiasti, e per me è stato davvero un grande onore poter anche conoscere tanti dettagli che purtroppo non avevo neanche avuto modo di conoscere, in quanto Gaetano morì che io avevo cinque anni. E come si legge nel libro, non ri rendi conto di quello che sta succedendo. E poi, crescendo, quando sono arrivato alla Juve l'ho conosciuto tramite gli altri, ho sentito tanto parlare di lui e diciamo che è rimasto sempre qualcosa di lui dentro questa città, dentro questa società, dentro un po' tutti i tifosi. Spero che venga davvero fuori una bella cosa e si possa davvero percepire l'emozione che ho provato a scrivere questo libro".

Mariella, è davvero bello che un campione di oggi come Giorgio possa raccontare di Gaetano.
MARIELLA SCIREA:
"Sì, lui ha fatto praticamente un parallelo della vita di un ragazzo di periferia che arrivava a Torino, la sua prima esperienza a 21 anni, e in tempi diversi, confrontati con la sua esperienza di ragazzo giovane che veste per la prima volta la maglia della Juventus e che comincia a vincere e ad avere delle grandi soddisfazioni dalla sua carriera. E' solo agli inizi per lui, quindi questa esperienza di Gaetano potrà essere sicuramente un consiglio e una forza per dire 'andiamo avanti'". 

Gaetano è un grande esempio anche per i giovani di oggi, a livello umano...
CHIELLINI
: "Sì, ma poi è stato un esempio per tutti, una persona che ancora è ricordato e a cui si deve cercare di ispirarsi, di trarre ispirazione dai suoi principi che lo hanno condotto non solo alla carriera calcistica; l'umanità che ancora viene ricordata oggi. Nel mondo di oggi, frenetico, tante volte ci si dimentica le linee guida da seguire. Credo sia importante cercare di richiamare queste persone che hanno fatto la storia e cercare di seguirle il più possibile, sperando di fare il massimo".

Un libro che ripercorre anche la tragedia di Gaetano. Che effetto ti ha fatto Mariella rivisitare certe cose?
MARIELLA SCIREA
: "Devo dire che io mi emoziono spesso, quelle immagini in televisione mi danno una sensazione di vuoto anche perchè ormai sono 25 anni che Gaetano è mancato. Ma anche questo libro è la dimostrazione che le persone non l'hanno dimenticato, come non lo abbiamo dimenticato io e mio figlio, la nostra famiglia. Quindi ci dà la forza per poter dire che è stata una persona indimenticabile".

Come è nata questa idea?
GIORGIO CHIELLINI:
"Me ne ha parlato il mio agente la prima volta, perchè io non sono mai stato molto propenso all'editoria, alle biografie, in quanto uno non riesce a raccontare bene il presente di quello che sta vivendo. Appena mi è stato proposto questo libro, la prima cosa che ho detto: sono entusiasta, però voglio parlare prima parlare con la famiglia, perchè deve partire da loro. Ci siamo incontrati con Mariella a casa sua, mi ha offerto anche un caffè con i biscottini. Una volta parlato con lei, è nato tutto e credo che sia venuto molto spontaneo. Ormai sono tanti anni che ci conosciamo. Credo che sia davvero nato tutto con quei biscottini (ride, ndr)...".

Difficile raccogliere la storia di Gaetano in un libro...
MARIELLA SCIREA:
"Sì, però raccontata sicuramente con serenità e facendo anche riferimento ad un mondo di 30-40 anni fa, che oggi è completamente diverso, essendo passato poco tempo. Non sono secoli, ma sono anni. C'è stata però un'evoluzione nella società in cui viviamo e di conseguenza anche nel mondo del calcio. Quindi un parallelo di come si viveva allora il calcio e come si vive oggi. Non so se era meglio allora o meglio oggi, però chi leggerà questo libro potrà dare la propria opinione". 

Il libro sarà anche in versione ebook...
CHIELLINI
: "Sicuramente, bisogna stare al passo con i tempi. Tanti sono amanti del cartaceo, io quando posso sinceramente preferisco l'ebook".
MARIELLA SCIREA: "Quelli della nostra età preferiscono ancora il cartaceo (ride, ndr)".

Giorgio, cosa vorresti trasmettere nel nome di Gaetano ai giovani di oggi?
CHIELLINI
: "Io credo innanzitutto l'umiltà e la semplicità che ha sempre avuto e che lo ha sempre contraddistinto. Questo è solo un piccolo gesto, ma tutto quello che viene raccontato nel libro lo si può notare. La bontà di una persona che comunque nonostante il lavoro, la professione che ha fatto, che lo ha portato in cima al mondo, è rimasta sempre quella persona che è partita dal niente ed è venuta su con tanto sacrificio e con tanta umiltà".

Mariella, che cosa trovi in Giorgio, ripensando a Gaetano?
MARIELLA SCIREA:
"Lo dico spesso, intanto entrambi giocavano più o meno nello stesso ruolo, entrambi difensori. Un ruolo però diverso perchè una volta c'era il libero e oggi non esiste più il libero, si gioca a quattro in difesa. Ma io credo che le similitudini siano caratteriali, la grande capacità di essere umili. Nei primi anni, dopo il suo arrivo alla Juventus, ho visto in questo sguardo la sua consapevolezza di essere un grande, ma un grande sotto l'aspetto umano. E poi la semplicità l'umanità che sprigiona Giorgio, ma che aveva sicuramente anche mio marito, i valori che oggi probabilmente i giovani non riconoscono più. Esempi come Gaetano e Giorgio oggi fanno bene e fano ben sperare per il futuro".

Come la vedi la partita di ritorno contro la Fiorentina?
CHIELLINI:
"Io credo che ancora sia tutto aperto. Sicuramente dispiace perchè ci sentivamo di meritare la vittoria ieri e invece siamo stati sfortunati. Sono stati bravi loro a trovare il pareggio e sicuramente è un risultato importante per loro. Ma credo che ancora sia tutto aperto. Adesso abbiamo la partita di domenica col Genoa che per noi è importante per riuscire a mantenere questo vantaggio sulla Roma e consolidare il nostro primato. Poi ce la giocheremo al massimo, al 100%, nella partita di giovedì, che sarà sicuramente una partita tosta e speciale per tutti".

Un guerriero come te, è riuscito a raccontare una storia come quella di Gaetano con il cuore...
CHIELLINI:
"Portando avanti il libro, mi sono accorto che ci sono tante persone in comune nella nostra vita, che sono state compagni o persone importanti nella vita di Gaetano e poi lo sono state anche nella mia. Queste cose non le sapevo neanche, a partire da Zoff, Trapattoni, Gentile... persone che sono state importanti anche nella mia carriera e nella mia vita. Trovi tanti punti di incontro, anche un po' la storia, l'età in cui siamo arrivati, io ero tifoso del Milan e non l'ho mai nascosto, e Gaetano dell'Inter, due squadre rivali; poi diventare parte di una società e di colori partendo da basi lontane".
MARIELLA SCIREA: "C'è proprio una similitudine sotto questo aspetto, a parte il ruolo, a parte il fatto di voler realizzare di vincere nella squadra della Juventus. E tutti e due hanno realizzato questo sogno. Giorgio finirà la carriera come ha fatto mio marito, nella Juventus. Mio marito non ha mai accettato di andare a giocare in un'altra squadra, è stato cercato sia dalla Roma, sia dalla Lazio, sia dall'Inter, ma diceva: 'Il mio sangue ormai è bianconero, non è granata. Quindi io voglio finire qui la mia carriera'. Lui aveva ancora tanto da dare alla Juventus, perchè ha finito giovanissimo la sua carriera. Allora superati i 30 anni eri già all'apice, in declino, ora si arriva anche ai 40. Lui però ha preferito smettere la sua carriera piuttosto che giocare in un'altra squadra".

Hai fatto il terzino sinistro, il centrale in una difesa a tre e il centrale in una difesa a quattro. Che differenze hai riscontrato nei passaggi che hai dovuto affrontare per adattarti ai tre moduli di gioco?
CHIELLINI
: "Le differenze ci sono. Il mio inizio, inizio, inizio, era da difensore a tre, come sto giocando ora. Dai 15-16 anni fino a 20, sono cresciuto in quel ruolo. Gli ultimi anni è stato un po' come tornare all'antico, dove avevo iniziato. Ci sono delle piccole differenze, ma credo che poi allenandosi, imparando, lavorando ogni giorno con l'allenatore, sono cose che uno fa senza problemi. Ora non sarebbe un problema poter cambiare di nuovo, ma solo un adattamento della squadra; basterebbe fare un lavoro quotidiano e non ci sarebbero problemi".

In un momento così delicato della stagione, è meglio concentrarci sulla squadra e non ascoltare quello che ci circonda. Concentriamoci sulla gara di domenica e soprattutto su quella di giovedì prossimo.
CHIELLINI
: "Sicuramente. Tutti i rumors esterni fanno parte del gioco e siamo abituati a concentrarci solo sul campo e di partita in partita. Quindi l'errore più grave sarebbe quello di pensare ora al ritorno con la Fiorentina, perchè prima c'è una partita importante domenica. Lavorando giorno dopo giorno, sicuramente faremo molto bene".

Cosa ti piace fare nel tempo libero?
CHIELLINI: "Leggere, scrivere... (ride, ndr). Alla fine, come tutti i ragazzi della mia età, quando posso vado a mangiare un bocone fuori con la mia fidanzata e i miei amici, internet, la playstation come tutti i bimboni cresciuti. Poi sto finendo gli studi all'Università, anche se studio più in ritiro che a casa a dire la verità, perchè in ritiro sono più tranquillo, più concentrato. Ma niente di particolare".

Tu che sei nato nell''84, cosa ti ha spinto a scrivere un libro su un grande uomo e un grande giocatore come Scirea?
CHIELLINI
: "Sai cosa? Il fatto di non averlo potuto conoscere perchè ero troppo piccolo per vederlo giocare, per poterlo conoscere come persona. Ma proprio tutto quello che ho capito stando qui: ormai sono dieci anni che sono a Torino e vivo questo ambiente, che veramente ti trasmette tanto di quello che è stato Gaetano. Conoscere Mariella e Riccardo.... è stato anche bello conoscere dei particolari che fino a qualche tempo fa ignoravo, particolari che ti emozionano ancora di più e ti fanno capire la persona che era Gaetano. E' stato questo raccontare da una persona che l'ha conosciuto tramite gli altri, tramite le emozioni che ti raccontano gli altri, Gaetano è un personaggio che ha fatto la storia del calcio italiano, sia in campo che fuori".

Cosa sceglieresti di vincere tra Europa League e Mondiale?
CHIELLINI
: "Mi è stata fatta una domanda simile anche con la Champions. Non si può scegliere una cosa, si vorrebbe vincere tutto e si proverà a vincere tutto. L'importante sarebbe vincere qualcosa, che non èuna cosa così scontata, che è una cosa molto difficile. Poi quello che viene viene. Chiaro che il Mondiale è qualcosa di unico, che va oltre i colori di un team, perchè riguarda tutta una Nazione e sarebbe una cosa ancor più storico, ma mi accontenterei di vincere qualsiasi cosa (ride, ndr)".
MARIELLA SCIREA: "Io opterei per i Mondiali. In un Mondiale tu sei il rappresentante di una Nazione, quindi tutti si identificano in te, anche chi non ama i colori bianconeri. Poi con la Champions hai più opportunità di raggiungerla, vincendo i campionati. Il Mondiale è una volta ogni quattro anni, poi si invecchia e non è più possibile"(redazione Tuttojuve.com).

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