La doppietta di Tevez abbatte il muro svedese

16.09.2014 22:55 di Antonio Guerra   vedi letture
La doppietta di Tevez abbatte il muro svedese
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E’ una doppietta di Tevez ad abbattere il muro eretto dagli svedesi. Prima con un’azione perfetta con il compagno Asamoah, poi con una deliziosa punizione a giro. Fatica nel primo tempo la Juventus a trovare il varco giusto, la retroguardia scandinava si  chiude a riccio e non permette ai bianconeri di trovare la rete del vantaggio. Nella ripresa, stesso leit motiv, la Juve sciupa, il Malmoe regge, la gara non si sblocca. Poi sale in cattedra Carlitos Tevez, cinque anni e cinque mesi dopo, l’Apache fa secco Olsenj per bene due volte e permette alla Signora di cominciare nel migliore dei modi il cammino in Champions.

 

Undici dicembre 2103, minuto numero ottantacinque, un diagonale di Sneijder fa esplodere il pubblico turco e condanna la Juventus alla retrocessione in Europa League. A distanza di quasi un anno i bianconeri tornano a sentire quella magica sinfonia, il Malmoe assapora la Champions dopo trentacinque anni di assenza. Pirlo e Vidal ai box, i due centrocampisti provano a bruciare le tappe per rientrare nel più breve tempo possibile nel centrocampo bianconero, Barzagli è quasi pronto ma non figura nell’elenco dei convocati, Morata parte dalla panchina. Allegri si affida al collaudato 3-5-2, ritorna nel terzetto difensivo Giorgio Chiellini, a centrocampo il ruolo di mediano accanto a Pogba e Marchisio viene affidato ad Asamoah, il ghanese ha già ricoperto questo ruolo ai tempi dell’Udinese, Evra ancora a sinistra, in attacco il duo Llorente – Tevez. Stesso schieramento per la formazione svedese con Rosenber e Thelin pronti a sfruttare eventuali errori bianconeri. L’avvio di gara è di marca Juventus, al 4’ Pogba effettua un cross basso, il pallone attraversa tutta l’area di rigore senza che nessun bianconero riesca ad intervenire. Al 10’ si fa vedere il Malmoe su calcio d’angolo, bravo Buffon ad allontanare il pericolo con i pugni. Passano cinque minuti e Asamoah scarica un gran sinistro verso la porta svedese, pallone alto sulla traversa. Gran passaggio di Marchisio al 16’ per Pogba, il francese controlla prima con il petto, poi è Helander a toccare il pallone con una mano prima che quest’ultimo termini sul braccio di Pogba. Marciniak assegna il calcio di punizione al Malmoe, in questo caso il penalty per i bianconeri poteva starci. I bianconeri cercano il gol, gli svedesi si affidano alle ripartenze e rischiano seriamente di andare in gol al 18’, eccellente l’intervento di Buffon in uscita su Eriksson, il centrocampista guadagna solo l’angolo. Nella prima mezz’ora il bianconero più pericoloso è Asamoah, al 19’ colpisce alto di testa su cross di Lichtsteiner, al 28’ è ancora il ghanese a provarci con il sinistro, conclusione alta sulla traversa. Ci prova anche Tevez al 21’, conclusione centrale, facile per Olsen. Si chiude il Malmoe, in fase difensiva chiudono in sette, difficile per Tevez e soci individuare il pertugio giusto. Al 33’ ancora Eriksson, il suo sinistro a giro esce abbondantemente alto sulla traversa. Un minuto dopo Llorente in versione panzer prova a sfondare, tiro deviato in corner.  Al 43’ la Juventus ha la possibilità di andare in vantaggio, Tevez inventa, Lichtsteiner però sbaglia il passaggio per Pogba appostato in area di rigore pronto a spingere il pallone in rete. Nei minuti finale i bianconeri tentano l’assalto alla porta svedese, il fortino però è chiuso a tripla mandata, tentativo di Bonucci al 47’, Olsen si accartoccia e blocca a terra. Non basta il 60% do possesso palla, la prima frazione di gioco termina 0-0. Gara complicata per Tevez e compagni, si chiude a riccio il Malmoe, difficile trovare varchi.

 

Stesso copione nella ripresa, la Juventus cerca di scardinare la difesa scandinava, il muro regge. Al 49’ di testa Llorente su corner, parata semplice di Olsen. Al 50’ Lichtsteiner viene servito in maniera perfetta da Pogba, lo svizzero cerca il passaggio invece di concludere direttamente a rete. Al 54’ è il sinistro di Asamoah a trovare la porta, Olsen blocca. Trascorrono quattro minuti e le linee nemiche vengono abbattute, Tevez da il là, gran tacco di Asamoah per l’Apache che dopo cinque anni e cinque mesi ritrova la via del gol. Una rete importante per i bianconeri che sbloccano una gara complicata. Al 60’ Juve ancora in gol, altra azione da manuale, il duo Pogba – Lichtsteiner confeziona un assist d’oro per Llorente che insacca, il direttore di gara annulla su segnalazione del secondo assistente. Poco visibile il Malmoe, il tecnico degli svedesi è costretto a rinunciare a Rosenberg per infortunio, al suo posto l’ex Palermo e Novara, Mehmeti. Funziona la corsia destra bianconera, nella seconda frazione di gioco Lichtsteiner puntualmente mette in difficoltà Konate, al 69’ lo svizzero anticipa di testa l’avversario ma schiaccia troppo. Al 73’, seconda sostituzione per gli scandinavi, Kroon prende il posto di Thelin. I bianconeri cercano il raddoppio per chiudere definitivamente la gara, è il minuto numero settantasette, cross basso di Evra, Llorente sul primo palo e Pogba sul secondo ci provano in spaccata ma nessuno dei due impatta sulla sfera. Terza ed ultima sostituzione per Age Hareide, out Eriksson, in il diciottenne Rakip. Resta aperta la gara, Buffon si esibisce in alcune uscite, tutte semplici per il numero uno bianconero. Occasione per Llorente ben imbeccato con l’esterno da Lichtsteiner, prima di testa, poi di tacco, El Rey Leon le tenta tutte, si esalta Olsen. E’ l’ultima azione dello spagnolo, all’84’ entra Morata, dopo i quattro minuti finali disputati dall’ex Real con l’Udinese, Allegri lo inserisce in chiusura di gara anche contro il Malmoe. Si presenta benissimo Morata, azione tutta in velocità, Johansson lo abbatte e rimedia anche il giallo. Sul pallone Carlitos Tevez, uno sguardo al portiere, pallone a giro proprio sul palo di Olsen che è costretto ad assistere alla doppietta e al balletto dance dell’argentino. Allegri gli riserva la standing ovation, Giovinco prende il suo posto, rifiata anche l’inesauribile Lichtsteiner, fa il suo esordio in Champions l’italo-brasiliano Romulo. Dopo quattro minuti di recupero arriva il fischio finale. Ventidue tiri in porta, paradossalmente ne entrano solamente due, Tevez finalmente si sblocca in Champions, i bianconeri ottengono i primi tre punti nel girone. Serata perfetta.