Il Terzo tempo - Si alzano le speranze di tenere Morata. Marotta tratta con Perez e lavora per sfoltire gli esuberi

Arrivata l'ufficialità di Pjanic, trasferitosi a Torino per 32 milioni di euro (secondo acquisto più oneroso dell'era Agnelli dopo Dybala), la Juve aspetta Dani Alves. Il brasiliano (ormai ex Barcellona) è pronto a firmare il biennale, con opzione per il terzo, che lo legherà ai colori bianconeri. Probabile ufficialità nella prossima settimana, complice la prematura uscita del Brasile dalla Copa America, versione Centenario. Un altro ingaggio da “prima classe” che completa il comparto degli esterni, orfano di Cuadrado, e forte delle conferme di Evra e Lichtsteiner. Quello dei centrocampisti è certamente il reparto più affollato della squadra di Allegri e toccherà a Marotta sfoltirlo e renderlo idoneo per i parametri UEFA del prossimo anno. Padoin è ad un passo da Cagliari, per una cifra vicina ai due milioni: il gregario che Conte volle fortemente quasi cinque anni fa lascia Torino con un palmares ricchissimo, e si godrà gli ultimi anni di carriera potendo giocare da titolare. Hernanes è l'altro esubero di lusso. Acquistato la scorsa estate per ben 11 milioni dall'Inter, ha giocato 22 partite con un gol all'attivo, ma non ha convinto Allegri che ha dato il suo benestare alla cessione. Il riscatto di Lemina è un altro indizio in questo senso e per il brasiliano si aprono le porte dei ricchi mercati degli Emirati Arabi o della Cina. Il giocatore ha storto il naso di fronte alle ipotesi del calcio d'oriente ma queste sembrano le uniche soluzioni a diposizione dei bianconeri per recuperare, almeno parzialmente, l'investimento non proprio roseo di 12 mesi fa. L'ultimo indiziato a lasciare Torino potrebbe essere Pereyra, o in alternativa Asamoah qualora Conte dovesse mettere (pesantemente) mano al portafogli di Abramovic. L'argentino è reduce da due stagioni in chiaroscuro, costellate di infortuni e di prestazioni altalenanti e per lui c'è la fila dalla Premier League. Il Watford pare intenzionato a staccare un assegno di 15 milioni, cifra che convincerebbe Marotta alla cessione in un batter d'occhi. La duttilità acquisita con l'acquisto di Pjanic, capace di ricoprire i ruoli di mediano, mezz'ala e persino trequartista, può giustificare il sacrificio del Tucumano, che perderebbe ancora più spazio nella prossima stagione. Con le conferme di Sturaro e di Asamoah, Marchisio potrebbe recuperare dall'infortunio con tutta calma ed il reparto centrale del centrocampo sarebbe al completo, con un tasso qualitativo alzato sensibilmente rispetto allo scorso anno.
A questo punto i nodi resterebbero due: il difensore centrale adatto a sostituire Caceres (vicino alla Fiorentina), ed il rebus attacco. Il reparto arretrato sarà puntellato per ultimo, la priorità sarà risolvere la questione Morata. L'addio in questa stagione del “canterano” madridista non è più così scontato. Pare che il Real voglia riacquistarlo solo per rivenderlo ed iscrivere a bilancio una corposa plusvalenza, ma per far ciò le prestazioni ad Euro 2016 di Alvaro dovranno alzarsi considerevolmente di livello. I Blancos vorrebbero che l'affare fruttasse una cifra tra i 50 ed i 60 milioni ma , allo stato delle cose, pare difficile trovare acquirenti disposti a spendere una simile fortuna. Ed ecco che Marotta anche in questo caso ha studiato la strategia. Il direttore generale bianconero ha proposto 20 milioni a Perez per annullare la famigerata recompra e tenersi stretto la punta delle furie rosse. Il presidente blancos riflette e starebbe pensando seriamente alla proposta sabauda, magari inserendo un'opzione di un anno per l'acquisto, futuribile, di Paul Pogba, pallino di Zidane. Non dimentichiamo che, senza ulteriori accordi, la clausola di recompra di Morata è attivabile dai blancos anche la prossima stagione per 35 milioni di euro e a Torino si sta facendo il possibile per togliersi da sopra la testa questa pesantissima spada di Damocle. Il sogno di inizio estate per l'attacco si chiamava Edinson Cavani ma ora l'uruguagio (nonostante le nostalgiche dichiarazioni verso il nostro campionato) appare lontanissimo, per cifre di ingaggio e cartellino. Resta da vedere cosa potrà accadere in caso di addio di Morata: Berardi ha confermato i “timori” di vestire bianconero, forse temendo un minutaggio “alla Zaza” e probabilmente restarà a Sassuolo per un altro anno, per godersi l'Europa League con il suo mentore Di Francesco. L'opzione fissata a 25 milioni si rinnoverà per un altro anno, visti gli ottimi rapporti con Squinzi e tutta la dirigenza degli emiliani. A quel punto si aprirebbe un vero rebus-attaccante, con i tanti nomi accostati in passato ai bianconeri che tornerebbero a far rumore: da Lukaku alla promessa brasiliana Gabriel Jesus. Il mercato è in divenire e, sicuramente, molto dipenderà dai verdetti del campionato europeo in corso in Francia, A proposito, con la vittoria di ieri dei blues, si conferma il trend positivo dei vari bianconeri impiegati nelle rispettive nazionali: sei vittorie (2 Francia, Croazia, Svizzera, Germania e Italia) e due pareggi (la stessa Svizzera e l'Islanda, sorprendente, di Magnusson), giusto per non perdere l'abitudine ai risultati positivi, e prepararsi ad un'altra stagione di successi.