Il terzo tempo - Lo scontro scudetto tra assurde polemiche e dubbi tattici. Mister, non bruciare Rugani e conta sul talismano Marchisio

E' la sfida più importante dell'anno in campionato. I troppi veleni ed i cambi di arbitraggio non aiutano. Una vittoria sul campo per zittire malpensanti e santoni da "bar dello sport".
11.02.2016 14:00 di Luigi Risucci   vedi letture
Il terzo tempo - Lo scontro scudetto tra assurde polemiche e dubbi tattici. Mister, non bruciare Rugani e conta sul talismano Marchisio
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Mancano due giorni allo scontro scudetto che, allo Stadium, vedrà i campioni d'Italia in carica sfidare la capolista Napoli. Avremmo voluto commentare un avvicinamento al match sereno, ricco sul piano sportivo, ma abbiamo assistito ad una settimana velenifera, a tratti imbarazzante, in cui si sono rievocate partite di quasi 20 anni fa e presunti, e preventivi, favoritismi arbitrali nei confronti dei bianconeri. Direttori di importanti Tg, addetti ai lavori, ex allenatori e calciatori, nessuno ha fatto mancare (ma ne avremmo fatto volentieri a meno) la sua opinione in merito, con uscite che definire “infelici” è solo un eufemismo giornalistico. Notizia di oggi anche il forfait per “infortunio” di Rizzoli, informalmente designato per il match prima delle assurde e nemmeno tanto velate accuse, di gran lunga il miglior arbitro italiano e tra i migliori al mondo, che candida Orsato a dirigere una partita dove a pesare, più della palla, sarà il fischietto. Clima avvelenato dunque, per una partita che ha il sapore di un vero e proprio scontro diretto, che non si vedeva dal primo anno di Conte, dove il duello con il Milan si protrasse fino alla penultima giornata. Probabilmente l'esito dello scontro non sarà decisivo per le sorti del campionato, visto che mancheranno ancora 13 partite, ma certamente potrà indirizzarlo in un senso o nell'altro. Per Allegri, gli infortuni continuano ad essere l'autentica piaga stagionale, con Khedira e Mandzukic che non hanno mai avuto continuità, i lungodegenti Caceres, Lemina e Pereyra quasi sempre fuori e, da ultimo, la pessima notizia dell'infortunio a Chiellini, un perno fondamentale della retroguardia bianconera. Ora è tempo di scelte, visto che a disposizione ci sono solo 3 centrali difensivi e, a quanto pare, Rugani non dà ancora le garanzie tecniche pretese da Allegri. A Frosinone il mister ha preferito (a mio parere, sbagliando) rischiare Chiellini, anziché affidarsi al centrale dell'Under-21, ed il polpaccio del numero 3 bianconero non ha retto. Soluzioni? E' possibile che sabato si torni alla difesa a quattro, con Lichtsteiner ed Evra in fascia e Barzagli e Bonucci centrali, con a centrocampo il trio Pogba-Marchisio-Sturaro ed il dubbio Cuadrado (in vantaggio)-Pereyra alle spalle della coppia Morata-Dybala. Allegri potrebbe dunque tornare al trequartista vista l'emergenza difensiva, una scelta non senza rischi, visto che il tridente dei partenopei è probabilmente il migliore del campionato.

Difficile spiegare come possa sentirsi Rugani, apprezzato da mezza Europa, leader della nazionale di categoria, e relegato in panchina anche in situazioni di emergenza. Per carità, il mister lo vede ogni giorno in allenamento e forse ha ragione a non addossare troppe responsabilità al giovane centrale, ma così si rischia di bruciare uno dei talenti più preziosi in rosa. Si è sempre detto che Daniele rende meglio come centrale nella difesa a 4 rispetto ad intermedio nella difesa a 3 e chissà che il cambio modulo non rappresenti la svolta anche per lui, verso la definitiva consacrazione all'ombra della Mole. Pogba e Dybala hanno i colpi da fuoriclasse che possono risolvere la partita, in particolare l'argentino ha le caratteristiche ideali per far male ai centrali di Sarri, organizzati si, ma lenti ed impacciati se puntati sullo stretto. Inutile ribadire che i pericoli maggiori arriveranno dai piedi di Higuain ed Insigne, 34 gol e 14 assist in due in questa Serie A, un rendimento eccezionale che può essere la variabile impazzita di questa sfida titanica tra miglior attacco e miglior difesa del torneo. La partita però, ne siamo certi, si deciderà a centrocampo dove i duelli individuali saranno fondamentali: Pogba-Marchisio-Sturaro contro Allan-Jorginho-Hamsik, uno scontro alla pari nel numero dei combattenti ma con valori tecnici e caratteristiche diversissime. Nella zona mediana dunque si tesseranno le ragnatele per rubare i palloni avversari e per ispirare le trame offensive, il vero match si giocherà nel fulcro dei rispettivi giochi. Ci auguriamo che a trionfare sia lo sport, che si veda una partita ricca di bel calcio, tra le migliori due squadre del nostro campionato, per una Napoli che sogna lo scudetto dopo 27 anni c'è una Juventus che ha una voglia matta di confermarsi e scrivere la storia con il quinto scudetto di fila. Sabato si fa la storia, e si spera che il campo possa mettere da parte inutili e sterili polemiche da “bar dello sport” che, innescate da certi personaggi, rivestono più i contorni del dramma che della commedia. Una nota scaramantica e benaugurante: con Marchisio in campo, in questa stagione, la Juventus non ha mai perso (14 vittorie e 2 pareggi). Il Napoli è avvisato.