IL TERZO TEMPO - La leggenda in archivio e la storia ad un passo. La Champions non è più un sogno

Dallo scudetto dei record al pensiero di Cardiff. Saranno 10 giorni di passione, all'inseguimento di un sogno
25.05.2017 15:30 di Luigi Risucci   vedi letture
IL TERZO TEMPO - La leggenda in archivio e la storia ad un passo. La Champions non è più un sogno
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Archiviato il secondo obiettivo stagionale, dopo due giorni di meritato riposo concessi da Allegri per ricaricare energie fisiche e mentali, la Juventus torna a fissare l'obiettivo della Champions, il più ambito e bramato in casa bianconera. Sabato ci sarà l'impegno contro il Bologna, l'ultima giornata del campionato che ha consegnato alla squadra di Allegri le stimmate della leggenda, perchè mai nessuno prima aveva vinto sei titoli di fila. Un risultato che, forse, oggi non ha ancora assunto le proporzioni della sua grandezza storica e statistica. La società ha opportunamente evitato di fare sfilate e cortei in piazza, lasciando da parte il pullman scoperto per concentrare le energie per l'ultimo, importantissimo, traguardo da raggiungere per tatuare a caratteri cubitali il 2017 nella storia dei colori bianconeri. I numeri e la loro freddezza immortalano un ruolino di marcia impressionante per costanza e cattiveria agonistica: 6 scudetti consecutivi, per sei volte miglior difesa del torneo, 33 vittorie consecutive allo Stadium (interrotte nel derby contro il Torino), 100 punti conquistati nell'anno solare 2016, i 973' di imbattibilità di Buffon, i 102 punti dell'ultima Juve di Conte e l'imbattibilità della prima, il record di 33 vittorie su 38 della prima Juve di Allegri. La continuità degli ultimi sei anni è un qualcosa di irripetibile, perchè sono cambiati allenatori ed interpreti in campo senza perdere mai la voglia di vincere e padroneggiare. Gli unici a compiere l'intero percorso sono stati il capitano Gigi Buffon, Bonucci, Barzagli, Chiellini, Lichtsteiner e Marchisio, insomma il blocco italiano con l'aggiunta dello svizzero, primo a segnare nel nuovo stadio. Inutile crogiolarsi sugli allori delle vittorie e degli obiettivi raggiunti, ora c'è da pensare al Real Madrid, campione d'Europa in carica e guidato da Zinedine Zidane, per il quale sarà sicuramente una sfida speciale. Ancora dieci giorni di passione, per continuare ad allenarsi, a studiare l'avversario, e di attesa spasmodica per i tifosi bianconeri, impazienti di invadere Cardiff e di tornare ad una gioia europea che manca da troppi anni.

Allegri ed i giocatori hanno parlato di una consapevolezza diversa, rispetto alla finale di Champions persa due anni fa a Berlino contro il Barcellona. Oggi in rosa ci sono Dani Alves, che vinse quella coppa con i blaugrana, Khedira, il grande ex, che con le merengues vinse il trofeo nel 2014, insieme a tanti altri campioni (Buffon su tutti) che hanno grande fame di successi europei. Il grande nemico, manco a dirlo, è Cristiano Ronaldo, il pericolo numero uno che ha già trafitto Buffon più volte in carriera. Di fronte avrà la difesa più forte del mondo, quella che, per dirne una, ha annientato Messi-Suarez-Neymar e che ha subito appena tre gol in undici partite di questa Champions. Higuain dovrà dimostrare che anche nelle finali può essere decisivo, di non essere l'eterno secondo come in molti in Argentina lo hanno apostrofato. Dybala dovrà mostrare ancora una volta le stimmate del campione, quelle intraviste lo scorso anno e diventate realtà in questa stagione, dove la sua tecnica sopraffina ha dato il “la” ad ogni azione d'attacco dei bianconeri. Ci vorranno concentrazione, tecnica e fame, quella fame che si è alimentata in ciascuno di questi 21 anni senza la coppa dalle grandi orecchie. Quella coppa che non è più un sogno o un'ossessione ma che è presente e dista appena novanta minuti.

Db Monaco (Francia) 03/05/017 - Champions League / Monaco-Juventus / foto Daniele Buffa/Image Sport
nella foto: coppa
© foto di Daniele Buffa/Image Sport