IL TERZO TEMPO - L'esordio regala un "nuovo" rinforzo al centrocampo. Settimana di passione in entrata e in uscita sul fronte mercato.

Buona la prima. La Juventus incastona la prima gemma stagionale e batte la Fiorentina, non senza qualche patema d'animo. I viola si dimostrano avversario ostico, sempre insidioso quando si trovano di fronte i bianconeri, rivali di sempre. I campioni d'Italia dalla loro hanno la consapevolezza di avere un organico di primissimo livello, capace di far fronte agevolmente alle assenze di Pjanic e Marchisio, e di aver trovato un bomber di livello assoluto, che latitava a queste latitudini dai tempi di un certo David Trezeguet. E' un altro franco-argentino a scaldare il cuore dello Stadium, capace di regalargli un'ovazione all'inizio del riscaldamento e di esplodere al gol partita, arrivato dopo una manciata di minuti dall'ingresso in campo. Gonzalo Higuain è la punta capace di segnare alla prima occasione, quel quid pluris che è mancato sempre negli ultimi anni alla squadra. Dietro di lui prove di grande livello di Khedira, autore del primo gol con una zuccata da campione e propiziatore della seconda rete, e di Asamoah, tornato dopo il calvario delle ginocchia ad esprimersi a grandissimi livelli. Il ghanese è a tutti gli effetti un nuovo acquisto, nel suo vecchio ruolo di mezzala sinistra è capace di offrire inserimenti, tecnica e grande sostanza al centrocampo di Allegri. Se l'integrità fisica dell'ex Udinese dovesse tornare a pieno regime, l'allenatore toscano avrebbe nella sua faretra una freccia velenosissima, utilissima nel corso della stagione per far rifiatare i titolarissimi e permettere a Marchisio un recupero completo e tranquillo. In difesa solita prova di sicurezza da parte dell'ormai collaudatissimo trio della BBC, un reparto che può contare su due ricambi di livello altissimo come Rugani e del neo bianconero Benatia. Sottotono il solo Alex Sandro, mentre sull'altro lato del campo sale in cattedra Dani Alves, unico nuovo acquisto schierato titolare, e capace di offrire varianti interessanti su quel settore, come i ripetuti (e splendidi da vedere) scambi di fino con Dybala, un altro in grado di parlare in campo la lingua dei grandi campioni. La Joya, chiamato alla conferma definitiva a grandissimi livelli, è più che mai l'uomo squadra dei bianconeri, gioca a tutto campo partendo dalla mediana, con uno stile ed una personalità che ricordano un altro argentino mancino, che siede da anni nell'olimpo del calcio mondiale. Sul fronte mercato sarà una settimana caldissima.

Salutato Pereyra, approdato alla corte di Mazzarri, Marotta dovrà piazzare almeno due colpi in uscita per incrementare il tesoretto ed altrettanti in entrata. Zaza è da tempo sulla lista dei partenti e sia il direttore che il padre-agente dell'attaccante lucano hanno confermato la comune volontà di cambiare aria. Hernanes pare l'altro elemento in esubero, con un buon mercato soprattutto all'estero. Sistemate le due uscite, Marotta e Paratici stanno lavorando per garantire ad Allegri almeno un altro centrocampista. Matuidi è graditissimo, ma la volontà del PSG di trattenerlo, si traduce nell'assurda richiesta di 40 milioni per il cartellino di un ventinovenne, per altro con il contratto in scadenza nel 2018, e chiuso dalla grossa concorrenza nel team campione di Francia. Witsel resterà un altro anno in Russia, con possibilità di prenderlo gratis il prossimo giugno mentre Schweinsteiger per ora resta una suggestione. Più vicino, per stessa ammissione di Marotta è il possibile ritorno di Cuadrado, con un nuovo prestito oneroso. Conte l'ha lasciato nuovamente in tribuna nel match vinto contro il Watford. Un vero e proprio dilemma, visto che il mancato approdo dell'ex viola fu uno dei motivi della rottura tra il tecnico salentino ed i bianconeri, ormai tre anni fa. Il colombiano può essere alternativo a Lichtsteiner e Dani Alves nel 3-5-2 ma anche un prezioso elemento in un 4-3-3 modulo praticabile con l'impiego di Pjaca. A proposito del giovane croato, Allegri ha candidamente ammesso di essere calcisticamente innamorato del trequartista classe '95, un profilo duttile, da limare ed in attesa di collocazione nell'attuale modulo. Sabato arriva la Lazio ma siamo sicuri che sarà una settimana calda, caldissima per un mercato che fino ad ora ha regalato botti e sorprese ma che non ha ancora completato la rosa a disposizione di Allegri.