Fra analogie e certezze, dopo 81 anni si cerca il quinto titolo consecutivo

Statistiche e curiosità fanno pensare alla storica cinquina
04.07.2015 21:15 di  Francesco Carini  Twitter:    vedi letture
Fra analogie e certezze, dopo 81 anni si cerca il quinto titolo consecutivo
TuttoJuve.com
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Correva il 1934 e la Juventus si apprestava ad affrontare la stagione da Campione d’Italia per la quarta volta consecutiva. Mister Carlo Carcano sedette in panchina fino a dicembre (allontanato accuse di pederastia e sostituito dal duo Bigatto-Gola), mentre in rosa c’erano: Rosetta, Caligaris, Luigi Bertolini, Felice Borel II, Mario Varglien I, Luisito Monti, Raimundo Orsi e Giovanni Ferrari, tutti laureatisi campioni del mondo qualche mese prima. All’appello mancava qualcuno, proprio colui il quale costituiva il perno del miglior trio difensivo italiano di ogni tempo: Giampiero Combi. Il portiere fu sostituito dal giovane Valinasso, mentre Alfredo Foni, laureatosi poi campione del mondo nel 1938, prese il posto di un Caligaris non più al top della forma; inoltre, il grande attaccante Raimundo Orsi, primo vero campione argentino della storia bianconera, se ne tornò in patria nella primavera del 1935 per l’inizio della guerra in Etiopia, complice anche la malattia della madre.

Nonostante le defezioni, la Juve riuscì a conquistare l’ennesimo campionato, anche se più difficilmente rispetto alle previsioni e all’ultima giornata, grazie alla débacle per 4 a 2 dell’Inter contro la Lazio, all’ultima giornata, risultato che si ripetette 67 anni dopo con risvolti drammatici per i meneghini.

Che dire? 81 anni dopo, Madama dovrà fare a meno di Carlos Tevez, suo vero Top Player ed Andrea Pirlo, che per 4 anni ha diretto la mediana juventina, così come “petardo” Combi dava le giuste indicazioni alla sua linea difensiva. Non solo, allora c’è stato l’inserimento in rosa di un asso come Alfredo Foni, che tanto potrebbe far pensare all’innesto di un futuro giovane campione del calibro di Daniele Rugani.

Sicuramente sarà quasi impossibile ripetere l’impresa della stagione scorsa, dato il miglioramento del livello delle avversarie e l’addio di autentici perni del club, ma le analogie con il passato e la qualità degli acquisti fatti da Marotta e Paratici fanno ben sperare. Historia docet!

© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport