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Zoran Mirkovic: "Il problema della Juve è il primo posto, la difesa sta pagando l'Europeo giocato. In Italia rimaniamo i più forti, mentre in Europa..."

30.11.2016 09:00 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Zoran Mirkovic: "Il problema della Juve è il primo posto, la difesa sta pagando l'Europeo giocato. In Italia rimaniamo i più forti, mentre in Europa..."
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

La Redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex difensore di Juventus ed Atalanta, Zoran Mirkovic, che ci ha introdotto la sfida di sabato sera e non solo:

Buongiorno Zoran, che sfida ti aspetti tra Juve ed Atalanta?

"Mi aspetto una bella partita tra le due formazioni. L'Atalanta viene da una serie di risultati utili consecutivi e vive un momento bellissimo, mentre noi siamo un po' in un momento di crisi nei risultati e nel gioco. Abbiamo un sacco di problemi derivanti dai calciatori infortunati, gli ultimi sono stati Bonucci e Dani Alves che si sono andati ad aggiungere a Barzagli e Dybala che sono giocatori importantissimi. Quando la Juve gioca a Torino è sempre favorita per la vittoria".

Qui in Italia, si dice che la Juve sia in crisi di gioco e non di risultati in quanto, comunque, la squadra è in testa sia in campionato che in Champions. La crisi del gioco è momentanea oppure durerà per tutta la stagione?

"Non esiste la squadra che gioca a livello altissimo tutto in campionato. Ricordiamoci che la Juve, lo scorso anno, incominciò malissimo e poi fece una serie di risultati splendidi che la portò a vincere il titolo. Abbiamo iniziato bene, ora è arrivato un momento di crisi. I giocatori, specialmente la difesa, stanno pagando l'Europeo estivo giocato ad altissima intensità e il corpo umano non è una macchina. Il problema è la classifica, perchè il primo posto porta a rilassarti mentre nello scorso campionato c'è sempre stata la giusta pressione perchè stavi rincorrendo. I bianconeri dovranno uscire da questo momento delicato al più presto, è una squadra che ha un bel gruppo".

Chi sono le antagoniste della Juve in campionato?

"Indico nella Roma, nel Napoli anche se l'altra sera ha fatto un passo falso e nel Milan le maggiori antagoniste, ma la Juve rimane la più forte di tutte nel campionato italiano. Europa? Dobbiamo crescere ancora per arrivare ai massimi livelli. Per vincere la Champions bisogna essere più forti".

Questa squadra è nata per vincere la Champions. Secondo te manca qualche giocatore a centrocampo?

"Se vuoi vincere tutto, devi avere tanti giocatori bravi. Gli infortuni stanno condizionando la stagione, non si può negare che siamo stati parecchio sfortunati. Quando tutti torneranno a disposizione del mister si suonerà sicuramente uno spartito migliore".

Ti risulta che la Juve stia seguendo dei giocatori serbi?

"Mi risulta, ci sono molti giocatori interessati qui in Serbia. In Italia gioca un giocatore molto bravo come Milinkovic-Savic che la Juve seguiva un paio di anni fa, si parlava anche di Maksimovic dell'Astana che è stato campione del Mondo con la sua nazionale. Le nostre giovani promesse che abbiamo devono ancora maturare e non sono ancora pronti per giocare nelle grandi squadre, altrimenti puoi creare delle sinergie per farli crescere".

Che idea ti sei fatto di Marko Pjaca?

"L'ho visto molto poco in campo, per cui non posso molto giudicarlo. Se non erro viene da una famiglia di sportivi, forse il papà o il cugino. Per quel che ho visto, è molto forte. Una bestia".

Infine chiudo chiedendoti come è andato il tour con le leggende bianconere...

"Siamo andati a Maebashi per disputare un amichevole contro le vecchie glorie giapponesi e abbiamo presentato la Juventus come club. Abbiamo svolto il ruolo di ambasciatori per il calcio. Il gruppo che ha partecipato, che vedeva la partecipazioni di ex campioni come Amoruso, Iuliano, Ravanelli, Ferrara, Tacconi, Torricelli e tanti altri, ha lasciato un segno indelebile nella storia del calcio".

Si ringrazia da Belgrado Zoran Mirkovic perla gentilezza e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.