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Stefano Beltrame: "In Olanda c'è più pazienza coi giovani, polemiche brutto biglietto da visita all'estero. Juve? Squadra fastidiosa. Su Ruga e Spinazzola..."

per la rubrica "giovani in prestito"
24.03.2017 09:10 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Stefano Beltrame: "In Olanda c'è più pazienza coi giovani, polemiche brutto biglietto da visita all'estero. Juve? Squadra fastidiosa. Su Ruga e Spinazzola..."
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Ventitre anni, la voglia e la convinzione di emigrare all'estero per cercare di giocarsi un'opportunità in un campionato nuovo e allo stesso tempo affascinante come quello olandese. Stefano Beltrame è un biellese doc che dopo aver convinto i bianconeri a strapparlo al Novara, ha già fatto esperienze importanti a Bari, Modena, Pro Vercelli e Pordenone prima di approdare al Den Bosch, in Eerste Divisie (la nostra Serie B). Ma c'è un giorno che l'attuale numero 19 ha scolpito nel suo cuore, quel 26 gennaio 2013 in cui trovò l'esordio allo Juventus Stadium con quella maglia che un giorno vorrà indossare nuovamente. La nostra redazione lo ha contattato telefonicamente, in esclusiva, per avere un suo responso da 's-Hertogenbosch e non solo:

Buongiorno Stefano, come sta andando in Olanda?

"Da quando sono qui, ho giocato quasi tutte le partite e sto trovando quella continuità che mi mancava da tre anni a questa parte. Ne avevo proprio bisogno. Sta andando molto bene e spero di concludere al meglio la stagione".

C'è un po' la tendenza, ultimamente, di vedere calciatori italiani farsi le ossa in Olanda. Tu cosa ne pensi di questo?

"In Olanda hai la possibilità di sbagliare, c'è più pazienza rispetto che al nostro paese. In Italia quando sbagli più di due partite fai fatica a riconquistar la fiducia, qui gioco con ragazzi giovanissimi che se sbagliano hanno la possibilità di rimediare. Ti danno molto più margine di errore, la pressione è minore e c'è minor aggressione verbale".

Non so se sei informato, ma qui ultimamente stiamo eccedendo nelle polemiche. In Italia forse viviamo troppo di calcio, li in Olanda come è la situazione? I tifosi come si comportano rispetto a quelli nostrani?

"I tifosi sono tifosi, lo sappiamo. Qui vivono il calcio in un altro modo, per loro è uno sport e se la squadra si impegna, anche se perdi loro sono contenti ed esci tra gli applausi. E' il bello dell'Olanda, perchè vivi il calcio come uno sport. Secondo me in Italia abbiamo visto un po' troppi episodi negativi tra le varie tifoserie, le varie contestazioni presenti nel belpaese qui non ne ho mai viste. E' un brutto biglietto da visita che esportiamo all'estero".

Un calcio inferiore al nostro, ma forse più maturo dal punto di vista umano...

"Il livello qui non è tecnicamente alto come lo può essere una Serie B italiana, c'è più fisicità e c'è l'intensità a correre tutti e novanta i minuti di gioco. Tatticamente e difensivamente non ci sono i maestri che abbiamo avuto in Italia, l'Olanda premia più l'uno contro uno e punta più sull'attacco che la difesa".

Passiamo alla Juventus, cosa mi puoi raccontare delle tue emozioni vissute in bianconero?

"Sono stati due anni fantastici, sia a livello personale che a livello collettivo. Quando sei alla Juve è tutto spettacolare, sei in uno dei club più importanti al mondo e ho avuto la fortuna di poter vincere qualche trofeo. Ho trovato un padre mister, Baroni, che mi ha insegnato molto a livello calcistico e mi ha fatto tirare fuori la personalità. Gli devo tanto, lo ringrazierò sempre".

In Primavera hai avuto il piacere di poter giocare con Rugani. Cosa mi puoi dire di lui?

"Ruga è un ragazzo che vive per quello, già in Primavera vedevi che aveva una mentalità superiore alla media. Si fermava oltre l'orario d'allenamento a far tecnica e a far palestra. Secondo me, è destinato a diventare uno dei difensori più forti d'Italia perchè è intelligente, sa sempre leggere la giocata in anticipo e ha ventitrè anni quest'anno, ovvero ha ampi margini di miglioramento"

Oltre Rugani, hai giocato anche con altri calciatori bianconeri...

"Sì, Mattiello. O come lo chiamo io, Mattie (ride ndr). Un altro che sta facendo molto bene è Spinazzola, un mio ex compagno che con me giocava trequartista. Che bella metamorfosi (ride ndr). Ha un passo molto importante, è bravo tecnicamente, ha molta gamba e ha imparato anche a difendere. Potrà essere un altro giocatore molto importante per la Juve".

Hai fatto qualche allenamento con la Juventus di Conte...

"Sì, ho avuto la fortuna di allenarmi con loro. Ho trascorso due mesi fissi con loro nel mio secondo anno di Primavera (ride ndr). C'erano Matri, Giovinco, Quagliarella e anche Vucinic, ho cercato di studiarli e di apprendere il più possibile da loro. E' stato spettacolare. Ho voglia di tornare alla Juve, sto facendo di tutto e spero di ritornare a Torino".

Che opinione hai della prima squadra?

"In Italia domina, in Europa se la può giocare con tutte e lo vedremo con questo quarto di finale molto affascinante. A me fa impazzire Dybala, Higuain sappiamo tutti che giocatore è ed Allegri ha trovato il modo di farli giocare bene tutti assieme. E' molto importante questo. Dani Alves è ancora uno dei terzini più forti del mondo, Alex Sandro cresce sempre ogni giorno di più e la difesa non c'è nemmeno da nominarla. E' una squadra molto fastidiosa, speriamo in bene".

Si ringraziano Stefano Beltrame e l'addetto stampa del Den Bosch, Hein De Lange, per il permesso accordato in occasione di questa intervista.