Marcelo Estigarribia: "Juve può vincere lo scudetto, con il recupero degli infortunati ci sarà da divertirsi. Agnelli? Spero che i nuovi dirigenti siano ancora più vincenti"

"Nonostante il campionato inizierà a fine gennaio, mi sto allenando bene e sto trascorrendo del tempo con la mia famiglia. Non vedo l'ora di ritornare in campo". Pensieri e parole di Marcelo Estigarribia, ex terzino della Juve degli invincibili del 2011/20212, che in esclusiva ai microfoni di TuttoJuve.com ha parlato approfonditamente degli ultimi avvicendamenti in casa bianconera e non solo:

Sembra ieri, ma sono passati dieci anni dalla tua esperienza bianconera. Quale sarà il tuo futuro?

"Non è ancora arrivato il momento per appendere gli scarpini al chiodo (sorride ndr). Voglio ancora giocare, vivere questa emozione, ho 35 anni e non mi sento ancora arrivato. Deciderò anno per anno, senza precludermi nulla".

Non è che vuoi raggiungere Gigi?

"Lui è inarrivabile (ride ndr), si diverte ancora come un ragazzino. Sono molto felice per Gigi, gli auguro davvero il meglio per il suo futuro. Ma la verità è che i giocatori di movimento, a differenza dei portieri, non possono proseguire all'infinito".

In occasione dell'assemblea dei soci dell'altro ieri, è terminata ufficialmente l'era Andrea Agnelli come presidente della Juventus. Che ricordo hai di lui?

"E' stato un ottimo presidente, non posso che avere un ricordo positivo del suo operato. Non faceva mai mancare la sua vicinanza alla squadra, era quasi sempre presente all'allenamento e spesso mi chiedeva come stavo. Il suo addio mi è dispiaciuto moltissimo, è stato uno dei presidenti più vincenti della storia bianconera. Ma la Juve è un club molto grande, la speranza è che i nuovi dirigenti saranno ancora più vincenti dei precedenti".

Ti sei fatto un'idea su quanto è accaduto fuori dal campo?

"Personalmente no, le notizie qui in Paraguay non sono arrivate in maniera nitida. Preferisco non commentarle".

Provo, però, a fartene commentare una: come vedresti Alessandro Del Piero come dirigente della Juventus? Il suo nome non è stato inserito all'interno del CdA, ma i rumors non accennano a diminuire.

"Non penso occorrano molte presentazioni per chi è stato il capitano e bandiera di questo club. Alessandro è stato una leggenda come calciatore, ha sempre fatto il bene di questa società. Lo vedrei bene, sarei davvero molto felice se decidesse di diventare un dirigente bianconero".

Che ne pensi della Juventus? Quali obiettivi riuscirà a raggiungere da gennaio in avanti?

"L'eliminazione dalla Champions è stata una nota dolente, ma la squadra dopo un periodo negativo è stata brava a ricompattarsi e a guadagnare terreno in campionato. L'Europa League è un trofeo importante, la Juve è da considerarsi una delle favorite per la vittoria in finale".

Parlando del campionato, la Juve può sognare di vincere lo scudetto?

"Certo, perché non dovrebbe sognare? La Juve può vincere lo scudetto! C'è sicuramente uno svantaggio importante da recuperare, ma non è finito nemmeno il girone di andata e c'è tempo per recuperare. La sfida contro il Napoli sarà un appuntamento da non fallire. Ricordiamoci che la Juventus è stata falcidiata da molti infortuni nella prima parte di stagione, e la musica sarà diversa una volta che recupererà tutti i suoi giocatori più importanti".

Da quale giocatore ti aspetti di più in questa seconda parte di stagione?

"Scommetto su Pogba, lo vorrei vedere al top della forma. E' un campione, ancora in grado di fare la differenza. Ho letto che non sarà subito in campo con i compagni nell'impegno di Cremona, ma va aspettato e recuperato al 100%. Senza dimenticarci di Chiesa e Di Maria, per me ci sarà da divertirsi".

Cuadrado, Rabiot e Alex Sandro hanno in comune la scadenza del proprio contratto. Chi vorresti rinnovare dei tre?

"Sono tre giocatori di livello mondiale, questi ultimi due sono stati tra i protagonisti dell'ultima Coppa del Mondo. La Juve ha bisogno di giocatori di classe, esperienza e tecnica, per questo li rinnoverei tutti e tre".

Si ringrazia Marcelo Estigarribia per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.