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LA FORMICA ATOMICA TRA PRESENTE, PASSATO E FUTURO

16.04.2014 08:55 di Massimo Pavan Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - LA FORMICA ATOMICA TRA PRESENTE, PASSATO E FUTURO
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Sebastian Giovinco è l’uomo del momento. Dopo la prestazione di Udine il popolo bianconero si divide tra chi crede che Giovinco sia ancora una pedina utile per il domani Juventino e chi invece crede che il futuro sia segnato e che il gol di lunedì sia solo un tenue fuoco di paglia e che Giovinco non riuscirà ad incidere.

PRESENTE – il presente ci dice che Giovinco quest’anno ha giocato 26 volte di cui solo 8 volte da titolare e per 18 volte è entrato a gara in corso. Ha segnato 3 gol e fornito sei assist. 839 minuti per un gol ogni 280 minuti. Non sono numeri incredibili che testimoniano una stagione tormentata come confermato dallo stesso procuratore ieri.

PASSATO – se il presente è un alternarsi di alti e bassi, il passato, almeno l’ultima stagione a Torino è stata molto positiva, soprattutto ad inizio anno quando sembrava che per Giovinco arrivasse la consacrazione. Alla fine il talento di Beinasco collezionò 42 gare di cui ben 29 da titolare, 13 volte come subentrante con 7 assist, 11 gol, 2696 minuti ed un gol ogni 245 minuti.

FUTURO – il futuro è un insieme di considerazioni. Conte ritiene Giovinco un giocatore importante all’interno del suo progetto. Anche per problemi causati dalle condizioni fisiche imperfette di Sebastian, quest’anno non l’ha utilizzato come in passato, visto il rendimento mostruoso di Tevez e di Llorente. Il contratto di Giovinco scade nel 2015 e la trattativa prevede un possibile rinnovo. La permanenza a Torino, però, non è sicura. Da un lato Giovinco vorrebbe rimanere, ma sa benissimo che un altro anno come quello di quest’anno potrebbe essere negativo e non vivibile. Su di lui ci sono tante squadre in Italia (Lazio, Parma, Torino) ed in Europa. La sensazione è che alla fine sarà Conte a decidere e che il divorzio (ad oggi non previsto) dal bianconero potrebbe essere doloroso, tanto e quanto quello di Giaccherini. Ricordando le parole di allora di Conte ci verrebbe da dire che Giovinco rimarrà. Il numero dodici bianconero ha ancora otto partite (eventuale finale di Europa League compresa), per ritrovare il feeling con la continuità perduta. Se la prestazione di Udine diventasse regola ed non eccezione, un posto al sole nell’attacco del prossimo anno non sarebbe dubbio ma certezza.

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