esclusiva tj

Emanuela Iaquinta: "Porto un po’ di juventinità negli studi Rai. Dybala? Ha già superato Tevez. E su Vidal vi svelo un retroscena curioso…"

06.02.2016 16:00 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Emanuela Iaquinta: "Porto un po’ di juventinità negli studi Rai. Dybala? Ha già superato Tevez. E su Vidal vi svelo un retroscena curioso…"
TuttoJuve.com

La Redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, la nostra "Miss Pronostico", Emanuela Iaquinta, per parlare di questo periodo e non solo:

Buongiorno Emanuela, raccontaci della tua nuova esperienza in Rai

"Faccio l’opinionista su Rai Sport 1 nell’anteprima del “Processo del lunedì”, ovvero la trasmissione “L’Istruttoria” che è condotta da Enrico Varriale. Siamo quattro ospiti in studio e sono in trasmissione almeno due volte al mese come opinionista Juve, ma parlo anche delle altre squadre. E’ un programma molto tecnico e sono molto contenta perché, oltre al bel faccino, faccio vedere che sono molto competente. Questo non guasta al giorno d’oggi. A parte questo, continuo sempre con Fulvio Collovati su Canale Italia dove co-conduco insieme a Carlo Tagliagambe".

Porti un po’ di juventinità a Roma

"Infatti son tutti romanisti li, mannaggia. Il conduttore è partenopeo ma molto equilibrato, non si sbilancia. Io invece dimostro la mia juventinità e parlo sempre bene della squadra per cui tifo, ma poi ho sempre avuto fiducia anche nel momento in cui non andavano bene le cose. Posso dirti che, prima di contattarmi, loro mi hanno vista come conduttrice televisiva - a tutti gli effetti -. E se ti chiama la Rai, significa che sei brava".

La Juve ha fatto tredici di recente nella vittoria contro il Genoa. Sullo Scudetto che idea ti sei fatta?

"Io ho sempre detto, come confermerà sicuramente anche Dalai, che lo Scudetto sarebbe stata una battaglia tra Juventus e Napoli. I partenopei vengono dalla doppietta di Roma e non stanno perdendo una partita, ha Gonzalo Higuain che ha fatto 23 gol in 23 partite. E’ un record. Diciamo che è la stagione dei record, perché non dimentichiamoci che la Juve con la vittoria sul Genoa ha superato il traguardo delle dodici vittorie consecutive ottenute con mister Conte. E’ un bene perché dimostra l’equilibrio del nostro campionato, più intrigante rispetto alla passata stagione quando si capiva già a chi sarebbe andato il titolo".

Chi incarna, secondo te, la juventinità nei calciatori bianconeri?

"Il nostro Capitano, Gianluigi Buffon. E’ uno dei pochi senatori rimasti che dà la carica al gruppo e infonde fiducia soprattutto nei più giovani, come Dybala. E’ una cosa bellissima. Dybala? Sì mi ha stupita. Io l’ho conosciuto un paio d’anni fa a Palermo e si intravedevano già le sue doti. Si sta affinando a livello tecnico, mentre fisicamente è stata brava la società a renderlo al meglio per competere contro i più forti avversari a livello fisico. Di lui posso parlare, in maniera sincera, davvero bene: è un bravo ragazzo dedito al calcio, non è affatto una testa calda. Avevo l’idea che potesse divenire un campione e lo sta dimostrando, senza scomodare il paragone con Carlitos Tevez. Sono due giocatori completamente diversi, anzi ti dirò che in un qualcosa lo ha già superato".

Con il Bayern come la vedi?

"Ricordiamoci che lo scorso anno siamo arrivati in finale, va bene che abbiam perso ma il nostro avversario era il Barcellona e non una squadra qualunque. Troppa aria negativa attorno alla Juve? Sì, certo ma i nostri calciatori sono molto pronti per questa sfida. Il rendimento di Pogba, ad esempio, è molto altalenante. Va ad intermittenza e non si può rischiare che la lampadina non si accenda contro i tedeschi".

Anche loro, a livello di spogliatoio, non arrivano proprio felici e contenti

“Ho sentito di Vidal che ha avuto dei problemi. E’ sempre stato una testa calda, la Juve lo teneva più a bada con delle regole ferree ma sai, lui è il “guerriero” e bisogna prenderlo così come è".

Chiudo con una massima sui pronostici: ti stai preparando per i fuochi d’artificio finali?

"Si spera (ride ndr). Rimane pur sempre un gioco il sexy pronostico: è carino, divertente. Mi sorprende sempre di più della nostra Juventus, perché mercoledì avevo predetto il 2-1 visto che non subiamo gol da una vita. Poteva starci un gol subito, e invece niente. Nemmeno un tiro in porta avversario! Notorietà? Sì, fai conto che ‘Sport Mediaset’ mi ha nominata la ‘Dea della Juventus’. Che bella sensazione! Ma lasciami raccontare un aneddoto…".

Prego.

“Qualche domenica fa ero all’Hollywood per festeggiare quel servizio fotografico realizzato per ‘Men’s Health’. Alla fine della serata ho incontrato Arturo Vidal, che non conoscevo personalmente, e mi ha chiamata ‘Dea della Juventus’. Ma come? Vidal che da Monaco di Baviera arriva a Milano per far serata e mi definisce così? Non ci credo (ride ndr)”.