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Alessandro Birindelli: "Una fortuna avere giocatori come Cuadrado. Preparazione dispendiosa, condivido il puntar sui giovani. Vrsaljko? Mi piace ma..."

09.10.2015 09:00 di Mirko Di Natale Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Alessandro Birindelli: "Una fortuna avere giocatori come Cuadrado. Preparazione dispendiosa, condivido il puntar sui giovani. Vrsaljko? Mi piace ma..."
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© foto di Federico De Luca

La Redazione di TuttoJuve.com ha intervistato telefonicamente, in esclusiva, l'ex bianconero, Alessandro Birindelli, per parlare del momento attuale e non solo:

Come giudichi il momento bianconero?

"Tolto il primo periodo giustificato dai tanti cambiamenti, l'assestamento e qualche infortunio di troppo sono le cause del ritardo in campionato della Juventus, ma ultimamente ho motivo di credere che questa squadra ritornerà competitiva e potrà comptere su tutte e tre le competizioni".

Rispetto alla scorsa stagione, oltre agli interpreti e ad alcuni risultati negativi, noti qualcosa di diverso?

"Noto che ci sono molti più giocatori duttili, ovvero che possono ricoprire più ruoli. Vediamo giocatori di centrocampo che si possono alternare ricoprendo più posizioni; tra gli attaccanti c'è Morata che pur essendo una prima punta svaria molto, Dybala che è molto atipico e potrebbe giocare anche sull'esterno. E' una squadra che può cambiar faccia sia in corso che durante l'anno".

Da ex difensore, secondo te come sta lavorando la difesa?

"Sta lavorando discretamente bene. Premetto che, secondo me, sia una questione puramente tattica ma se mentre con Antonio (Conte ndr) e anche l'anno scorso in tante occasioni vedevamo gli esterni bassi salire molto accompagnando l'azione e trovando poi la conclusione, quest'anno, invece, avendo in rosa giocatori con molta più qualità e più propensione offensiva si ha, di conseguenza, meno copertura. Ciò è dovuto dalla diversa qualità degli attaccanti e degli esterni offensivi e ritengo giusto concederequei 10-15 metri più avanti e non chiedere uno sforzo ulteriore in fase difensiva. Anche se bisogna sottolineare che Cuadrado in queste partite ha fatto il terzino, ha fatto il centrocampista, ha fatto l'attaccante. E' la fortuna degli allenatori avere questi tipi di giocatori che non si risparmiano. Poi permettimi di dire una cosa".

Prego.

"Possiamo stare a parlare di tattica, ma la verità è che le partite si vincono se si crea tanta superiorità. Quando hai questo tipo di giocatori sei più forte nell'uno contro uno e, di conseguenza, hai più possibilità di vincere le partite. Adesso a livello tattico gli equilibri, nei campionati europei e nelle partite della Champions, vengono spostati da un calcio di punizione e da un calcio da fermo. Giocatori mancanti nella Juve di Conte? In Europa non ha fatto brutte figure ma non riusciva a fare un gol più degli altri nonostante arrivasse bene al limite dell'area, ma risultava poco prolifica a livello realizzativo. Gli attaccanti di allora non hanno le stesse caratteristiche di quelli di adesso. Per le difese avversarie diventa problematico marcare Cuadrado e Dybala su gli esterni e Morata o Mandzukic al centro dell'attacco; per cui o marcano gli esterni lasciando spazio in zona centrale, oppure è sempre più difficile difendere contro una squadra molto qualitativa".

Prendere gol al primo tiro in porta è solo sintomo di sfortuna?

"La Juve degli ultimi anni faceva fatica a fare il primo gol, quindi ci metti più tempo a segnare oppure non riesce a concretizzare le tante palle gol. Come quest'anno con il Frosinone. I giocatori della Juve, non dimentichiamoci, che sono umani: tra i tanti impegni avuti un calo psicofisico ci può stare e lo si può concedere. L'inizio di campionato è stato affrontato con poche energie mentali e avevano bisogno di ricaricare un pochino di più le pile. E' vero che il marketing fa bene economicamente, ma squadre come Juventus e Chelsea non hanno svolto la normale preparazione per giocare partite dall'altra parte del mondo. E' stato dispendioso sia dal punto di vista mentale che dal punto di vista fisico, perchè non è lo stesso allenamento che affronti in quei venti giorni andando per gradi. Chiaramente un calo ci può stare"

Quindi la Juve aveva bisogno di una migliore preparazione estiva...

"Credo che allenarsi come ha fatto, per esempio, il Napoli di Sarri sia la miglior cosa. L'allenatore, che aveva bisogno di farsi conoscere, è andato per gradi e questo poi alla fine te lo trovi alla lunga. La maggior parte degli infortuni è dato dallo stress di viaggio, di fatiche, di non recupero. E' importante allenarsi, ma è altrettanto importante recuperare le energie".

In campionato vedi sempre la Juventus favorita?

"Nonostante i punti persi non cambio la mia idea iniziale. La Juventus rimane la squadra favorita, mentre Fiorentina e Napoli stanno facendo bene rispettando il mio pronostico iniziale. Sono contento perchè sono allenate da due grandi allenatori che sono professionisti seri, che fanno calcio e che fanno vedere dei grandi valori sotto tutti gli aspetti in queste prime giornate. Arriveranno in fondo? Ci vuole tanta fortuna. I giocatori importanti devono tenere per tutto il campionato, altrimenti se ti vengono a mancare non dispongono di un grande ricambio. Questo potrebbe essere un grosso handicap". 

Non mi hai citato nè Inter, nè Milan. Cosa pensi di loro?

"Nessuna delle due mi piacciono. L'Inter ha cambiato tanto diventando più fisica, ma la vedo priva di idee; il Milan pensavo riuscisse a cambiare con Mihajlovic. Anche se qualcosina si intravede, la vedo ancora lontana dalla vetta".

Ti faccio la stessa domanda fatta a Nedved qualche giorno fa: credi in una rimonta in campionato come nel 2002?

"Ha tutto per diventare la stessa squadra del 2002 perchè innanzitutto c'è una grande società alle spalle, c'è una grande programmazione, c'è una grande solidità del fulcro storico all'interno dello spogliatoio e i giovani forti acquistati permettono alla Juventus di restare serena per cinque o sei anni. Piuttosto che fare il grande colpo da cinquanta milioni che, diciamocelo, le società non te lo daranno mai e piuttosto di comprare tanto per spendere, hanno compiuto la scelta di acquistare dei giovani forti. Certo, bisogna aspettare ma per come si stanno mettendo le cose Allegri e la società hanno avuto ragione. Condivido questa scelta".

Il giocatore del Sassuolo, Sime Vrsaljko, è stato nuovamente accostato ai bianconeri. Ma è da Juventus secondo te?

"Quando si mettono in evidenza in piccole squadre c'è sempre questo tipo di attenzione, ma per giocare in grandi squadre come Juve, Milan ed Inter ci vuole un po' di tempo. Lo stiamo vedendo adesso con Rugani, che ha fatto bene ad Empoli ed è uno dei migliori giovani italiani, ma che viene impiegato poco. Giustamente. Perchè deve capire cosa vuol dire stare alla Juventus, deve capire cosa vuol dire difendere a uomo "singolarmente" perchè lui con Sarri era abituato a difendere per reparto e non nell'uno contro uno come spesso fanno i difensori bianconeri. Per far ciò devi esser preparato, devi avere un certo tipo di attenzione e di atteggiamento. Questo lo acquisisci con l'esperienza e stando vicini ai grandi giocatori. Vrsaljko a me piace, anche se vai ad incontro ad un mondo completamente diverso: dai media alla pressione di questa maglia. Se arriverà in bianconero anche questo ragazzo (Vrsaljko ndr) potrà fare il salto di qualità guardando da vicino i grandi terzini"

E Alex Sandro lo reputi un flop?

"Non è assolutamente un flop. E' un giovane che ha fatto benissimo e la Juventus crede tanto su di lui, ha puntato tantissimo sulle sue qualità. E' giusto inserirlo poco a poco e ci vuole tempo per questo. E chiaro che in Italia c'è la mentalità del 'tutto e subito, ma aspetterei a giudicarlo. E' un ottimo giocatore".

Un tuo giudizio su Inter-Juventus e quale ricordi hai di questa partita da giocatore?

"Credo sarà una bella partita. Innanzitutto c'è da porre un bel punto interrogativo sul come arriveranno i calciatori impegnati in Nazionale. Leggevo della distorsione a Pogba, questa è una nota non positiva per la squadra. Vedo una partita combattuta come è sempre stata con il risultato in bilico. Io, da parte mia, l'ho sempre vissuta in maniera serena e forse chi la viveva peggio era la parte di Milano dove sentivano di più il match. Ricordo la partita di Torino del '98, quella del famoso rigore negato a Ronaldo con Simoni che entrò in campo, una partita dibattuta con molti episodi che rimarranno indelebili. Ricordi delle partite a San Siro? Ricordo quella del 2003 (1-1 il finale ndr) con il gol di Toldo di testa e mezzo di mano in mischia. Ti cito questa perchè cambiò l'andamento del nostro campionato. Il 2-1 del 2008? Sì, è un'altra partita che fa capire come l'Inter soffre queste partite. Li noi avevamo voglia di rivalsa e volevamo confrontarci con una grande corazzata e dimostrargli che a volte valgono più i valori umani che quelli tecnici".

Di questa Italia cosa pensi nello specifico?

"La Nazionale soffrirà per un'altro pò perchè abbiamo i giovani poco integrati sia nel nostro campionato, sia in campionati esteri e questo comporta la poca disponibilità per il nostro ct Antonio di scelta. Sotto l'aspetto della voglia e della ricerca della vittoria, questa squadra non verrà mai meno perchè ha un grande condottiero al comando che non transige e chiunque vestirà questa maglia dimostrerà di esser da Nazionale. Spero che da qui a giugno arriverà qualche sorpresa in più, e arrivi insieme a questa sorpresa un po' di qualità in più che non guasta mai".

Si ringrazia Alessandro Birindelli per la cortesia e l'enorme disponibilità dimostrata.

@_Morik92_