ECCO IL PIANO, FACCIAMO CINQUE ZERO E BATTIAMO LA SALERNITANA! LA TRISTEZZA DEL “PIANO MAGINOT”

15.04.2024 00:05 di  Massimo Pavan  Twitter:    vedi letture
ECCO IL PIANO, FACCIAMO CINQUE ZERO E  BATTIAMO LA SALERNITANA! LA TRISTEZZA DEL “PIANO MAGINOT”
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Andamento lento cantava Tullio De Piscopo, un punto per la Juventus con il Torino, rappresenta al meglio questa immagine, confermata dal secondo tempo contro il Torino, molto simile al secondo tempo con Fiorentina, Lazio a Roma. I progressi mostrati nelle partite con Lazio e Fiorentina sono rimaste speranze un po' disattese ma confermano un fattore che ormai è chiaro: questa Juventus segna poco, prende pochi gol e al massimo fa un gol, se ne sbaglia due o tre non vince, ormai una prerogativa, era successo a Napoli, successo in parte a Roma e abbiamo visto lo stesso copione nel derby.

Mancano sei partite alla fine del campionato, servono sette punti, la Juventus con questo andamento può portare a casa otto, come? Mantenendo la linea maginot a Cagliari, Roma, Bologna ed in casa con il Milan e vincendo con la Salernitana e poi con il Monza tornando al piano Maginot senza prendere reti. Questo potrebbero essere il reale piano per arrivare in Champions, non in carrozza ma con 71 punti, addirittura uno in più rispetto alla tabella da 70 ipotizzata da Massimiliano Allegri. 

Un piano, Maginot che però non è da Juventus, o meglio non è da Juventus che vogliono i tifosi, vale a dire una squadra che deve lottare fino alla fine per vincere, e proprio su questo punto prima o più servirà un chiarimento. La Juventus vuole puntare a ritornare a vincere o la Juventus vuole accontentarsi di rimanere un cavallo piazzato? Le parole post derby non ci sono piaciute, giusto prendere un pari ma la Juventus più che guardare dietro dovrebbe sempre guardare chi sta avanti, ovvero il Milan e provare a prendere il secondo posto più che consolidare il terzo. 

Evidentemente, oggi, come oggi, le ambizioni sono diverse dal passato, il livello della squadra non è quello di una volta e lo vediamo nei singoli giocatori, nei cambi e nella qualità generale. Per tornare dove le compete c'è molto da fare, il gap di oltre venti punti dalla prima e' evidente. Per chi vuole oggi si accontenti del "piano Maginot", ma per quanto può andare bene? La risposta non lo sappiamo, ma è triste vedere e sperare negli stop di Bologna, Atalanta e Roma, piuttosto che lottare con Milan ed Inter.

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