DYBALA a Repubblica: "Non voglio essere Messi ma batterlo con la Juve"

10.04.2017 09:25 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
DYBALA a Repubblica: "Non voglio essere Messi ma batterlo con la Juve"
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Paulo Dybala ha rilasciato una lunga intervista a Emanuele Gamba, su La Repubblica: "Leo o Cristiano? Prossima domanda?", risponde l'argentino. 

La Joya si esprime così sulla sfida con il suo connazionale: "Come sarà la mia prima sfida con Messi? Lo ammiro tantissimo, lo rispetto. Lui ha vinto tante Champions, io nessuna e sogno la prima: gioco per la Juve e voglio vincere io. Dentro il campo siamo uguali e farò di tutto per batterlo. Se in Argentina abbiamo parlato del nostro primo incontro? Gli ho solo detto che se non fosse venuto a Torino non mi sarei arrabbiato. Ma il Barcellona non è soltanto Messi: Neymar è al top".

Sula paragone Dybala-Messi: "La gente deve sapere che io sono Dybala e voglio continuare a esserlo. Capisco i raffronti e le aspettative degli argentini su di me, ma io non voglio essere il nuovo Messi o il Messi del futuro. Di Messi ce n’è uno, come Maradona. Se mi ha mai detto che sarò il suo erede? No, mai. Ma lui non parla tanto, sta per conto suo, non abbiamo avuto grandi rapporti".

Sui blaugrana: "Se il Barcellona mi fa paura? Non dobbiamo averne per niente, perché i grandi campioni li abbiamo anche noi. Stiamo bene, è il miglior momento per affrontare il Barcellona. Il Psg ha preso sei gol Camp Nou perché non ha avuto l’atteggiamento giusto, e noi da quella partita qualcosa abbiamo imparato".

Su Allegri: "A volte mi dice addirittura di avvicinarmi a Buffon per cominciare l’azione ma mi trovo bene, mi ha dato la libertà, posso andare a sinistra o a destra: è quello che facevo da ragazzino, è quello che più amo fare. È dura stare lontano dalla porta perché segnare mi piace, ma amo anche condurre la squadra, farla girare, tenere la palla a terra. Adesso che giochiamo con quattro attaccanti, poi, i difensori non sanno mai cosa fare, chi marcare. E per noi è meglio".

Dybala indica pregi e difetti del Barça: "Qual è il bello del Barcellona? Come gioca la palla. Ha un portiere così bravo coi piedi che potrebbe fare il centrocampista. Il punto debole? Quando la palla non ce l’ha. Dovremo approfittarne, “prenderli” molto alti, partire in contropiede. Se invece li aspettiamo in difesa ci stanchiamo noi, non loro".

Quindi si parla dell'intesa con Higuain: "Higuain-Dybala è una coppia da Champions? In Italia non è facile fare gol, le squadre si difendono anche sul 2-0, Con Gonzalo è come se giocassimo insieme da cinque anni. A ogni allenamento cerchiamo di conoscerci meglio, in più andiamo a cena assieme e questa intesa la porti anche in campo. Ma a uno come lui è facile fare assist, con i movimenti che fa".

Sulle voci di mercato: "Real e Barça mi vogliono? Devo ancora crescere, i grandi campioni sono altri. Tanti alla mia età avevano già vinto cose importanti, io cerco ancora di migliorarmi. Non bastano le voci per farmi sentire un top player. Se ho mai pensato che un giorno avrei potuto giocare al Camp Nou? Sì, l’idea mi passò per la testa. E la realizzerò il 19 aprile. Se ho pensato di indossare un giorno la maglia di Barcellona o Real? Del futuro non so, possono accadere tante cose. Sono felice, mi vogliono bene i compagni, i tifosi, la società: in questo momento sto bene qui".

Dybala spera di fare gol anche in Champions: "Se segnassi al Barcellona tutto il mondo ne parlerebbe. Ma se mi diverto come è successo con il Chievo, sono contento lo stesso. I gol ti danno fiducia, ma anche dopo l’assist a Higuain ho giocato con più tranquillità, con più serenità ed è questo che voglio fare: generare il gioco, far girare la squadra. In quanto a domani, prima di tutto spero che la Juve non prenda gol".

Sui suggerimenti di Dani Alves: "Con lui ho parlato tanto, soprattutto su come muoverci in funzione uno dell’altro, perché lui è un giocatore con piedi molto buoni e mi può aiutare molto, come capitava al Barcellona con Messi".