DA ZERO A DIECI: DAGLI ZERO GOL AL DIECI DI QUESTA VITTORIA
La Juventus vince il suo scudetto numero 33 e lo fa nella maniera migliore, prima del doppio confronto con il Real Madrid, in modo da togliersi subito i cattivi pensieri e le distrazioni del campionato, con la Sampdoria una partita convincente che è il miglior viatico per la partita di martedì.
VOTO ZERO - zero come i gol subiti ieri e anche come gli zero rischi dell'insidiosa trasferta in terra doriana, si passa da tra a quattro dietro e la difesa regge bene l'urto della formazione di Mihajlovic.
VOTO UNO - come i gol realizzati, sufficienti per battere una squadra che in casa sua aveva fatto sempre bene e raccolto buoni risultati.
VOTO DUE - a coloro che continuano a sbagliare il conto degli scudetti e si ostinano a mantenere la loro contabilità
VOTO TRE - ripetuto due volte, come il numero degli scudetti della Juventus.
VOTO QUATTRO - alle polemiche delle concorrenti che avevano cercato di avvelenare una corsa scudetto che alla lunga ha mostrato ancora una volta la superiorità della Juventus, non solo a livello di squadra ma di gruppo, di uomini e societario.
VOTO CINQUE - agli attaccanti della Sampdoria, poca roba nella giornata di ieri.
VOTO SEI - alla prova dell'attacco bianconero, prova generosa ma non esaltante, corretto pensare a un leggero risparmio in vista della gara con il Real.
VOTO SETTE - al centrocampo bianconero. La cerniera formata da Sturaro, Marchisio, Vidal e Pereyra funziona bene e permette a Pirlo di vivere una giornata di importantissimo riposo.
VOTO OTTO - alla difesa. Altra prova ermetica della formazione di Allegri che si conferma ancora una volta la difesa migliore in assoluto pronta alla prova del nove contro i campioni di casa Real.
VOTO NOVE - a Vidal. E' in ottima forma e si vede. Corre per tre, si propone in avanti, gli manca ancora il tiro secco di una volta, ma fa nulla, questa volta ci mette la testa.
VOTO DIECI - ad Allegri ed al suo gruppo. Una vittoria di grandissimo spessore, inattesa in questi termini ad inizio stagione, la conferma che gli anni passano, le Juve cambiano, gli allenatori, i giocatori, ma resta il dna vincente degli uomini che si passano il testimone bianconero e che rappresentano il punto su cui partire per il domani.
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