CONFERENZA LIVE - ALLEGRI: "A Genova gara molto difficile. Tevez merita Nazionale. Pogba ai livelli di un top player. Le 500 di Buffon? Traguardo per pochi"

28.10.2014 11:45 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
CONFERENZA LIVE - ALLEGRI: "A Genova gara molto difficile. Tevez merita Nazionale. Pogba ai livelli di un top player. Le 500 di Buffon? Traguardo per pochi"

Due giorni dopo la vittoria in campionato con il Palermo, Massimiliano Allegri si ripresenta davanti ai microfoni dei cronisti per introdurre i temi della sfida di Marassi contro il Genoa, in programma domani sera alle 20:45. Dalle 12:00 Tuttojuve.com vi riporterà integralmente e in tempo reale le sue dichiarazioni dal Media Center di Vinovo:

Solo due giorni per preparare questa partita con il Genoa. Una squadra che in casa spesso si trasforma. Che tipo di partita crede di dover affrontare? Affrontate squadra che punta molto sulla corsa, che ha un centrocampo molto muscolare: c'è bisogno di un centrocampo diverso?
"Innanzitutto il Genoa nelle ultime sette partite ha perso solo una gara, ha perso il derby. E' una squadra che gioca molto bene, ha buoni movimenti offensivi; è una squadra che aggredisce e che in casa gioca un calcio totalmente diverso da quello che gioca in trasferta. Sarà una partita molto difficile. La cosa che mi preoccupa soprattutto, visto quello che è successo alla città di Genova, l'alluvione che c'è stata, è che il campo non è in buone condizioni e questo fa sì che sarà molto più difficile giocare una buona partita sotto l'aspetto tecnico, cosa che noi dovremo cercare di fare nel migliore dei modi. Sulla formazione, poi, oggi è l'ultimo allenamento che ho a disposizione per preparare la partita e deciderò spero al meglio per la partita di domani".

Considerata anche la gara di sabato a Empoli, l'idea è di far giocare ancora Tevez a Genova o  farlo riposare adesso?
"Tevez domenica ha fatto una buona partita. Ripeto, dovrò valutare oggi, dovrò vederli, se qualcuno accuserà un po' di stanchezza ci saranno gli altri pronti per giocare questa partita. Anche perchè gli altri stanno tutti bene: sia nel reparto avanzato che nel reparto di metà campo ho abbondanza di scelta. Nel reparto difensivo un pochino meno". 

Volevo chiederti come sta procedendo la trasformazione tecnica della squadra. Perchè c'è stato un calo di rendimento della squadra e subito si è detto - l'ha detto anche Lippi - che la Juve non ha la rabbia che aveva con Conte. Riuscirai a compensarla con questa evoluzione che stai programmando?
"Credo che Lippi abbia detto questo, ma credo abbia detto anche un'altra cosa: che la squadra rispecchia quello che è il carattere e il volere di un allenatore. Noi abbiamo fatto, i ragazzi hanno fatto per due mesi grande intensità, giocando anche un ottimo calcio. Ci può essere un periodo di rigetto, però i campionati non si vincono giocando benissimo o bene tutte le partite. C'è un momento del campionato in cui giochi meno bene. A parte che il meno bene nostro equivale fare 7-8 occasioni a partita, quindi credo che alla fine non è un meno bene. E' normale che rispetto al primo tempo col Palermo dobbiamo giocare meglio, tecnicamente. Per fare questo ci vuole predisposizione da parte di tutti nella gestione della palla e soprattutto sbagliare meno, cosa che è successa col Palermo ed è successa anche in Grecia. Paradossalmente in Grecia abbiamo fatto meglio nonostante siamo stati attaccati da tutti, perchè poi alla fine il risultato come sempre e giustamente condiziona il giudizio sulla prestazione".

Un commento sul ritorno di Tevez in Nazionale e Pogba tra i 23 del Pallone d'Oro.
"Innanzitutto per Carlos credo sia un obiettivo molto importante che ha raggiunto, sono molto contento per lui perchè oltre ad essere un ottimo giocatore è un ragazzo molto generoso, è un ragazzo ambizioso, un ragazzo che tiene molto alla sua Nazionale ed è giusto che sia così. Sono molto contento che vada in Nazionale perchè se lo merita. Per quanto riguarda Pogba, credo che sia un buon risultato per lui. Già l'allungamento di contratto e l'adeguamento che gli è stato fatto da parte della Juventus, siano un segno di grande stima nei confronti di un giocatore che è stato portato a livelli di un top player, quindi ora sta a lui di essere e di diventare uno tra i tre centrocampisti più forti al mondo".

C'è qualche giocatore che torna tra i convocati di quelli che non ci son stati finora?  In difesa rivedremo Ogbonna in mezzo?
"Per quanto riguarda gli infortunati, rientrerà Marrone tra i convocati. Poi Romulo è già rientrato nella partita col Palermo. Abbiamo fuori Caceres che speriamo di recuperare per la partita con l'Olympiacos. Barzagli è ancora fuori per questa operazione che ha subito tre mesi fa, quattro mesi fa. Per quanto riguarda Ogbonna e Bonucci è stata una situazione di partita, dove trovavamo un po' di difficoltà nello sviluppo del gioco offensivo. E' normale che un sinistro a destra faccia un po' più di fatica. E' vero che che ci sono dele partite e delle situazioni dove è meglio avere a volte un sinistro a destra, come ha giocato spesso Ogbonna. Vedrò domani durante la partita".

Pepe?
"Pepe ha avuto un risentimento all'adduttore, però nel giro di due-tre giorni è di nuovo al rientro con la squadra".

Tu non hai mai voluto parlare di turnover, ma in questi casi, dove hai  quattro partite in undici giorni, ci pensi alla successione delle partite e al dosare le forze dei giocatori? Poi avete tre partite contro squadre che sono più sotto in classifica. Ti chiedo se alla fine di questo mini-ciclo credi o speri di avere qualche punto in più su chi ti viene dietro...
"Per quanto quelle che sono sotto in classifica, per forza, sono tutte sotto di noi in classifica (sorride, ndr). Però innanzitutto il Genoa è una buona squadra, è un'ottima squadra. La dimostrazione è che a Sassuolo abbiamo lasciato due punti, quindi le partite non sono assolutamente semplici. Io credo che la Roma lasci pochi punti per strada, quindi bisognerà essere molto bravi a fare altrettanto. E domani per noi è una partita difficile e importante per il campionato. Per quanto riguarda il turnover, credo che nelle ultime tre partite è rimasto due volte fuori Marchisio. L'ultima con il Palermo è rimasto fuori Pogba. Nelle partite precedenti è rimasto fuori Vidal, quindi a metà campo fino a questo momento li ho ruotati un po' tutti. Davanti ha giocato Morata in Grecia, Giovinco ha giocato una partita e un po' di spezzoni, ma ci sarà spazio per tutti. Basta vedere i numeri, ultimamente a metà campo e davanti hanno giocato un po' tutti. Dietro non posso fare turnover, altrimenti devo giocare con un uomo in meno". 

Cosa si deve leggere in quell'abbraccio con Pirlo al momento della sostituzione? C'è stato un prologo, una chiaccherata su quello che sarà il suo impiego da domani in poi?
"Abbraccio.... io credo che quando i giocatori escono dal campo di solito, c'è sempre un saluto, che sia un abbraccio... Andrea è uscito dal campo dopo aver fatto 65 minuti meglio rispetto a quelli che sono stati quelli di Atene e quelli di Sassuolo. C'è stata un'ovazione da parte di tutto lo stadio, a riconoscimento di un giocatore che veramente è straordinario quando gioca a calcio. Era normale, prevedibile, dopo 40 giorni di sosta per infortunio, 40-45, quelli che sono stati, ha giocato una partita importante come quella con la Roma, facendo una buona partita a buon ritmo. Poi è andato in Nazionale facendo un'altra partita e di solito quando stai fermo per un po' di tempo, la prima la fai sempre bene, poi hai una serie di partite dove hai più difficoltà. Ma questa è la prassi di uno che rientra sempre dall'infortunio. Non è solo il caso di Pirlo, ma anche di altri giocatori. Quindi sono contento di quello che ha fatto col Palermo e sono contento che si stia recuperando e di cui la Juventus ha bisogno". 

Per Morata, dopo la prima da titolare in Champions, può essere arrivato anche il momento della prima da titolare in campionato?
"Devo ancora decidere e valutare, può darsi che domani giochi ancora Llorente, ma devo ancora decidere e valutare. Devo pensare come può andare la partita e decidere se ho bisogno più di uno in panchina e di uno subito in campo o viceversa. Però Llorente è tornato al gol, facendo tra l'altro una buona partita, ma non ai livelli delle prime partite, dove secondo me aveva giocato molto meglio non trovando il gol. Il calcio è bello anche per questo".

Tornando al Pallone d'Oro, ti ha sorpreso il fatto che non ci siano giocatori italiani tra le nominations?
"Ma il Pallone d'Oro è un premio che viene assegnato in base a quello che uno fa durante la stagione, le squadre italiane a livello europeo hanno fatto poco e niente, la Nazionale purtroppo non è andata bene al Mondiale, di conseguenza è normale che sia così".

Un giudizio sulle 500 presenze di Buffon in bianconero...
"500 è domani, bisogna vedere se lo faccio giocare... (ride, ndr). No, credo che sia veramente un traguardo per pochi e Gigi credo che abbia meritato e credo abbia ancora molto da dare e da fare perchè ha un entusiasmo di un ragazzino con la tranquillità e la serenità di un vecchietto. E la saggezza di un vecchietto, perchè dopo alla fine all'età di Gigi siamo ancora giovani per la vita, ma al limite o verso la fine della carriera. Questa credo sia una cosa normale. quindi questa è la forza che ha lui e credo che la trasmetta a tutta la squadra. E soprattutto un valore aggiunto per la squadra sotto l'aspetto tecnico, perchè avere un portiere come Gigi è una fortuna. Soprattutto verso i ragazzi giovani, come esempio di professionalità e serietà, credo che avere dentro lo spogliatoio gente come Buffon, Barzagli, Chiellini, Marchisio, Pirlo e altri, per i ragazzi giovani che si affacciano alla Juventus per il primo anno, capiscono e devono imparare a comportarsi all'interno di una società importante come la Juventus per cercare di migliorare e arrivare agli obiettivi sia singoli che di squadra".

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