CIRO COME TOTO'!

Cesare Prandelli sfoglia la margherita con il dubbio delle punte: Osvaldo si, Osvaldo no, Destro si, Destro no, Rossi si, Rossi no, ma anche Immobile si, Immobile no. Il talento campano, scuola Juve ma oggi maglia Toro è chiaramente la sorpresa positiva di stagione. Non sappiamo se la Juventus lo porterà a casa (lo auspichiamo...), lo manterrà in prestito (potrebbe andare bene...) o lo cederà (soluzione rischiosa ma forse necessaria se si vuole un campione già pronto in avanti...). 

Fossimo in Prandelli e credendo al passato non dubiteremmo un secondo e porteremmo subito Ciro Immobile ai Mondiali. 

Motivo? Uno solo, ci ricorda Totò Schillaci, uno che fatto la storia del Mondiali anni 90. 

Schillaci e Immobile hanno una storia molto simile. Il siciliano si afferma sotto la guida di Zdeněk Zeman, diventando capocanniere della serie cadetta con 23 gol nella stagione 1988-1989. Nel 1989 viene ingaggiato dalla Juventus per 6 miliardi di lire e in bianconero al primo anno fa boom: 15 gol in 30 partite con Coppa Italia e Coppa Uefa annessa. 

Ciro Immobile ha un percorso simile. Capocannoniere in serie B con il Pescara, non compie subito il gran salto bianconero, ma al Genoa, dove la sfortuna non lo premia. Ora al Torino sta vivendo la sua consacrazione, anche meglio di Schillaci con 19 gol. Chissà che Prandelli non faccia come Azeglio Vicini nel 1990, fossimo in lui vedendo i ricorsi storici ci penseremmo, del resto dopo Totò anche Ciro può regalare delle "Notti Magiche".

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