BUFFON: "Morata pericolo numero uno". CONTE: "Rispetto per la Spagna, ma ci siamo preparati. I ragazzi non vogliono tornare a casa"

26.06.2016 20:29 di Redazione TuttoJuve Twitter:    vedi letture
BUFFON: "Morata pericolo numero uno". CONTE: "Rispetto per la Spagna, ma ci siamo preparati. I ragazzi non vogliono tornare a casa"
© foto di Andrea Losapio

Antonio Conte e Gigi Buffon incontrano i  giornalisti alla vigilia della sfida con la Spagna. Ecco le loro dichiarazioni raccolte dall'inviato di Tmw in Francia Andrea Losapio:

CONTE: "Noi abbiamo grandissimo rispetto della Spagna, sappiamo di affrontare una delle squadre più forti al mondo, una delle favorite. Detto questo abbiamo lavorato, ci siamo preparati, per una delle due non c'è un domani".

BUFFON su Morata "Sì, avevo detto che ha difficoltà psicologiche con il sorriso sulle labbra, è ancora un ragazzo ma non sa quanto è forte. C'è una dote dei grandi calciatori, di solito è sempre protagonista nelle partite importanti e spesso fa gol. Non è solo Morata, però è il terminale offensivo, per quello che sta facendo è il pericolo numero uno".

BUFFON sui consigli a Morata. "Era a inizio stagione, i ragazzi quando non attraversano momenti felici trovano alibi o si piangono addosso. Gli dissi che quando avrebbe smesso sarebbe poi tornato a fare la differenza. È giovane ma ascolta, si mette in discussione. La fine della stagione e l'Europeo è la conferma":

CONTE su ciò che deve accadere. "Quello che dico sin dall'inizio, niente recriminazioni. Se poi l'avversario si dimostra più forte saremo i primi ad applaudire. Altrimenti voglio vincere".

CONTE sui giovani. "Io non capisco cosa si dovrebbe tentare o non tentare... non puoi aspettare una partita del genere per provare qualcosa di mai fatto prima. Partita da vincere tutti insieme, nella fase offensiva. Facciamo che pure la Spagna deve stare attenta, possiamo fare male a chiunque il qualsiasi momento, nella fase difensiva c'è organizzazione ma anche in attacco".

CONTE sulla Spagna dopo la gara con la Croazia. "Penso che le sconfitte portino qualcosa di più, livello di rabbia e attenzione. Avrei preferito una Spagna più morbida, che veniva da una serie di vittorie. Partita molto particolare, nel primo tempo la Spagna poteva ammazzare la partita. Domani se usiamo la ragione perdiamo, l'ordinario non basta. Sono molto convinto che i miei ragazzi siano in grado di farlo".

BUFFON sul continuare a giocare. "Quando sei a questi livelli non sei tu a decidere, ma sono le prestazioni e le scelte a cambiare le carte in tavola. Nella mia testa penso che proseguirò altri due anni, ai vertici, come ora. Se poi piaceranno anche al nuovo mister sarò contento di far parte della nazionale. Portieri in questo Europeo molti, alcuni mi hanno sorpreso positivamente, lasciando stare Neuer. Ieri mi è piaciuto molto Fabianski, poi ci sono altri portieri condizionati dalla propria squadra che, alla fine, non è andata avanti".

BUFFON sulla competizione dei portieri: "Quando si rappresenta nazionali così importanti credo che ogni ruolo non ci sia certezza di titolarità. Credo in una specie di competizione e competitività che non dà a nessuno il pensarsi titolare. Penso sia normale nello sport. A questi livelli appena perdi un po' hai qualcuno che ti può prendere il posto".

CONTE sulla vigilia: "Sicuramente importante, così come è stata fin dall'inizio, sia qualificazioni che la prima partita con il Belgio. Parteciparci da ct e calciatore è fantastico, straordinario. Sai che c'è un popolo dietro di te che è pronto a soffiare. Sicuramente è una bella vigilia, di grande emozione e responsabilità. I ragazzi stanno bene, ho grande fiducia in loro.

CONTE sul Belgio: "Era stata una partita intensa, ma il nostro calcio è fatto di questo, con la possibilità di dare ritmo anche nella fase di possesso. Dobbiamo correre, a prescindere".

CONTE sull'impresa. "Niente è impossibile, altrimenti sarebbe tutto troppo semplice. Si toglierebbe il sale della vita, l'incertezza, lavorare per battere il più forte. Noi non siamo la vittima sacrificale, i ragazzi non vogliono tornare a casa".

CONTE sulle emozioni. "Quando sono diventato ct della nazionale italiana conoscevo i pro e i contro, sapevo che non era una situazione facilissima. Ma mi intriga, mi esalta, mi fa dare il meglio. Ho colto l'occasione al volo, i ragazzi hanno dato tutto".

BUFFON: "C'è sempre molta emozione, il dopo gara importante è spesso condizionato dalla febbre. Non viene mai per niente, ma per come vivo determinate sfide. Ora ho una conoscenza maggiore, ma credo che la bellezza dello sport, anche a 38 anni, è quella di sentire e vivere per queste gare".

CONTE sulle sconfitte della Spagna ai Mondiali. "Credo che i sistemi rimangano fermi nei numeri, ma poi un allenatore lo modella alle caratteristiche dei calciatori. Penso che sia importante studiare le squadre, capendo punti deboli e forti, utilizzando armi per fare male all'avversario. La formazione? Non lo so, hanno giocato sempre gli stessi. Leggi la formazione e hai grande rispetto".

BUFFON sulla voglia di vincere. "Diciamo che nelle ultime quattro gare, valevoli per qualcosa di ufficiale, ci sono stato sempre. La sconfitta netta dell'Europeo 2012 arrivammo strapazzati fisicamente dopo la partita con la Germania. Nelle altre ci sono stati due pareggi fino al centoventesimo e uno fino al novantesimo. CI siamo fatti valere e abbiamo creato grattacapi alla squadra più forte del mondo".