BORDOCAMPO - La Juve cerca la perfezione, con un Khedira in più e un Hernanes in meno

26.08.2016 09:00 di Giovanni Albanese Twitter:    vedi letture
BORDOCAMPO - La Juve cerca la perfezione, con un Khedira in più e un Hernanes in meno

La questione è semplice, forse banale. La Juventus è la squadra da battere anche quest’anno in Italia. Ma forse il segnale lanciato nella prima giornata di Serie A è più chiaro di quanto si potesse ipotizzare: la squadra di Allegri è due forse tre spanne avanti rispetto alle altre.

In tema di gioco, qualità e mentalità. Già, mentalità, quella che forse la scorsa stagione era venuta meno alle attese di inizio stagione e che il tecnico bianconero ha cercato di imprimere quest’anno sin da subito durante le settimane di ritiro. Nessuno, infatti, nasconde la consapevolezza di essere la squadra più forte d’Italia, ma tutto passa dalla prova del campo.

I numeri usciti sulla ruota di Torino, sabato scorso contro la Fiorentina, sono alquanto straordinari:

2 – come gli inserimenti senza palla devastanti di Khedira, autore di una rete e mezza considerato il suo contributo nel secondo gol;

8 - come i minuti che sono bastati a Higuain per mettere il suo primo sigillo in campionato con la maglia della Juve e poco importa se lo stesso numero rappresentava probabilmente anche i chili di troppo con i quali l’attaccante si è presentato in ritiro qualche settimana fa;

22 – come il numero di maglia di Asamoah, ritrovato e adesso pronto a recitare un ruolo importante nel reparto di centrocampo della Juventus;

66 – come i minuti concessi da Allegri a Mandzukic, che tra i bianconeri è stato quello che ha dato di più in pressione nel primo tempo, mettendo paura ai viola. Alla faccia di chi lo immaginava fuori dai piani tecnici;

88 – come il minuto d’ingresso in campo di Hernanes, giusto il tempo per beccarsi un giallo evitabile e probabilmente chiudere la sua esperienza in bianconero.

Numeri a parte, la perfezione è ancora lontana. Ma basta educare al calcio italiano la progressione di Dani Alves (pur non snaturandolo nella fase offensiva), dare maggiore equilibrio all’atteggiamento tattico di Alex Sandro (grave il suo doppio errore nella rete subita) e trovare la condizione atletica per tutti i novanta minuti (normale che ci sia stato un calo sul finale) e questa squadra formato carrarmato è davvero pronta a tutto.

Con Pjanic e Pjaca, ancora attesi all’esordio, e qualche altro campione in mezzo al campo, perché nel frattempo nulla si lascia al caso e la sensazione è che la sessione estiva del mercato si possa chiudere col botto.

Intanto aspettiamo con ansia i sorteggi per la composizione dei gironi di Champions League, anche se non è la Juve che deve temere gli avversari, semmai il contrario.