BICCHIERE MEZZO PIENO

24.04.2014 23:30 di  Mario Cicerone   vedi letture
BICCHIERE MEZZO PIENO
TuttoJuve.com
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

La Juventus esce sconfitta da Lisbona. Vince, il Benfica, l’andata della semifinale di Europa League. Una partita bifronte: primo tempo avvelenato dal gol lampo dei padroni di casa, seconda frazione dominata dalla Signora. La lotteria delle occasioni trasformate arride al Benfica, certo, ma il gol di Tevez potrebbe valere tanto. Ah, l’Apache: torna a segnare in Europa dopo 1843 giorni, da una squadra portoghese (il Porto) ad un’altra portoghese. Capricci del destino. Al tribunale dello Stadium, tra sette giorni, la verità: si può, si deve, vincere.

Il Benfica colpisce dopo 2’: Garay beffa Bonucci e incorna un cross da corner, si tuffa Buffon, spizzica la palla con i guantoni ma non riesce ad evitare il gol. La Juventus tenta la reazione. Il Benfica chiude i battenti della propria difesa e morde in contropiede. Sono letali, le aquile, quando conquistano palla e valicano il centrocampo. Corre Markovic all’11, smista su Sulejmani in posizione propizia, ma il suo mancino è impreciso. Si rincorrono le azioni. Pogba sradica un pallone ad André Gomes al 15’ e si avventa verso l’area avversaria, ma il suo filtrante per Vucinic pecca di timidezza. I cambi di fronte sono frequenti. Agita il ritmo in contropiede, il Benfica. Pressa la Juve, costrettavi dalla contabilità. Tevez slalomeggia tra un nugolo di avversari al 30’, ma l’uso ostinato del dribbling lo priva delle energie necessarie per concludere a rete la sua maratona palla al piede.

La Juventus ricomincia in attacco: arabescano, gli ospiti, trame che liberano Lichtsteiner al cross, invano. Si destreggia Vucinic al 54’ e filtra per la corsa di Marchisio, cross in giravolta da posizione defilata e testata di Pogba che Artur devia in tuffo. Primi cambi per il Benfica: fuori Sulejmani e Cardozo tra il 59’ e il 62’, dentro Almeida e Lima. Risponde la Juventus al 65’: dentro Giovinco, fuori Vucinic. Al 67’, Pirlo raffina con l’esterno un pallone a centrocampo, Pogba lo cattura e fa filtrare per Lichtsteiner, cross rasoterra per Marchisio, anticipato in scivolata da Maxi Pereira. Non desiste, la Juve. Marchisio smista su Asamoah al 71’, assist arretrato per Tevez che elude la scivolata di Luisao, elide la propria maledizione europea e conclude con il piattone: pareggio. Altra sostituzione per il Benfica: all’81’ dentro Cavaleiro, fuori Gomes. Conte cambia Tevez con Osvaldo. Ritmi da camomilla, per le due squadre. E invece il Benfica risveglia gli animi domiciliari con un affondo che sorprende tutti, Juventus inclusa: possesso palla insistente sulla trequarti avversaria, velo di Cavaleiro e conclusione ciclopica di Lima che scova la rete. Gli ultimi minuti sono frenetici. Markovic sfiora il tris; Marchisio sfrutta un errore di Pereira ma si lascia ipnotizzare da Artur; Chiellini sciupa da posizione favorevole in pieno recupero; sul successivo cambio di fronte, Lima sfugge alla marcatura di Marchisio e crossa per Cavaleiro, murato da Caceres. Il triplice fischio pone fine alle ostilità. Non è finita, sia chiaro: tra una settimana sapremo chi avrà conquistato la finale.